Attualità

(s.p.) “Non occorre essere ‘trapper’ o novelli Jack London per godersi una cavalcata sulla neve. Anche se si è normali turisti in settimana bianca si può rinunciare per un giorno ai carver o agli sci da fondo per osservare da un altro punto di vista i panorami imbiancati della montagna d’inverno: salire in sella a un cavallo e lasciarlo avanzare nella neve, il rumore dei passi attutito dal fondo soffice, le narici che sbuffano vapore, la criniera che riluce di piccoli cristalli di ghiaccio”.
C’è molta poesia, e molta passione vissuta da cavaliere, nel bellissimo servizio che Luca Fraioli, giornalista innamorato dell’equitazione, firma oggi sulle pagine de “La Repubblica”. Fraioli traccia un quadro approfondito dell’attività equestre invernale in alta montagna, definita da alcuni testimoni di questa straordinaria esperienza una vera e propria “filosofia di vita”.
Accanto ai pareri degli esperti, una serie di utilissime indicazioni pratiche per quanti volessero cimentarsi in un’avventura “non da eroi”, ma certamente da amanti del cavallo pronti ad affrontare situazioni di una qualche difficoltà, e proprio per questo ancora più affascinanti. In particolare, vengono suggeriti (e illustrati) i percorsi più suggestivi tra quelli che è possibile affrontare, passando dalle Alpi agli Appennini, dal Trentino al Molise. E non manca qualche consiglio prezioso sull’abbigliamento, la sicurezza (quella propria e quella del cavallo), le regole che è opportuno rispettare.
Un servizio tutto da leggere, insomma.

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