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A soli 20 anni, Dalma Rushdi Malhas, la prima amazzone saudita ai Giochi Olimpici della Gioventù (2010), è intervenuta tra i relatori della recente conferenza “Donne e sport”, indetta dal IOC a Los Angeles (USA). “Non posso ancora paragonarmi ai cavalieri della prima squadra del mio paese – ha dichiarato la giovane Dalma, medaglia di bronzo (salto ostacoli) a Singapore – ma sono determinata a dare il meglio di me stessa per dimostrare che tutte le donne del mondo possono avere pari opportunità anche nel campo dello sport”.
Dalma ha voluto rivolgere importanti parole nei confronti della madre, Arwa Mutabagani: “Mia madre è stata sempre, per me e per le donne arabe, una guida e una fonte d’ispirazione. Da lei ho ereditato la mia passione per il salto ostacoli”.
L’amazzone ha descritto le sue emozioni in occasione del podio 2010, con parole toccanti, degne di una donna matura, intelligente e di grande cuore. “In ogni girata che facevo, e nella grinta con la quale affrontavo il percorso, c’era la motivazione di vincere per me e per tutte le donne del mondo arabo. So che nel mio futuro dovrò impegnarmi duramente e a lungo, ma il tempo è irrilevante: quel che conta è l’obiettivo”.
"La Federazione Equestre Internazionale – ha dichiarato SAR, Principessa Haya - è molto orgogliosa di aver messo in campo la prima atleta femminile dell'Arabia Saudita ai Giochi Olimpici della Gioventù nel 2010. Siamo enormemente grati al CIO, all’Arabia Saudita e al suo Comitato Olimpico nazionale, per averci aiutato a scrivere questo importante capitolo nei libri di storia sportiva. Saremmo particolarmente lieti di poter assistere alla partecipazione di Dalma Rushdi Malhas sui campi di Londra, ma questa decisione spetta al CIO saudita, incaricato di selezionare il team”.
Nel frattempo, Dalma dimostra di avere le idee chiare e, vista la sua giovane età, avrà tempo per rendere tutto il mondo orgoglioso di lei.