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“I casi di positività ai controlli antidoping nelle discipline olimpiche sono sempre più rari. Nel 2011, il salto ostacoli non ha evidenziato neanche una sola situazione contraria alle norme: non possiamo non esserne soddisfatti”.
Adriano Sala, responsabile del dipartimento Veterinario della FISE, ha presentato così oggi, al consiglio federale riunito a Roma, i nuovi scenari della lotta a una piaga che, almeno nell’ambito degli sport equestri, pare finalmente combattuta (e contrastata) con notevole efficacia. Nessun caso di doping nei numerosi controlli effettuati nel corso del 2011 dalla FEI in competizioni internazionali su cavalli italiani, per quella che, ad esempio nel 2009, risultò la disciplina da monitorare con maggiore attenzione: il salto ostacoli, appunto, che in quella stagione fece registrare sei casi di positività.
“Proprio il confronto con i dati relativi agli anni precedenti – ha continuato Sala – conferma il successo della politica di informazione messa in atto dalla FISE attraverso i vari incontri promossi dal dipartimento Veterinario presso i Comitati regionali. L’informazione e la preziosa collaborazione in atto con tutti i tecnici e i responsabili di settore sono state alla base del risultato che premia la politica federale, imperniata ormai sulla completa adesione alle strategie del ‘Clean Sport’ promosse dalla FEI”.
Ora, ha spiegato ancora il medico, si tratta di allargare il flusso delle informazioni mirate a “settori meno facilmente raggiungibili sul territorio e con minore tradizione agonistica internazionale, arrivando a influenzare discipline all’interno delle quali tuttora permane qualche sacca di rischio”. Ma non c’è dubbio che, operando in questo contesto, l’obiettivo di cancellare la macchia del doping da tutte le attività sportive equestri sia veramente raggiungibile.