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Un nuovo organismo consultivo, pronto ad affiancare il governo federale nell’ampio progetto di rilancio dell’attività che già caratterizza le strategie della FISE. E’ il Board dei Proprietari, cui ieri il presidente Andrea Paulgross ha spalancato le porte della casa madre: “La casa naturale di chi investe nel nostro mondo, la Federazione, che vuole al suo fianco la realtà dei proprietari, per porla al centro delle politiche sportive di oggi e soprattutto di domani, per garantirsi il sostegno (e lo stimolo costante) di una componente fondamentale della filiera equestre sui programmi concreti, sui progetti di sviluppo, sulle soluzioni di rilancio dell’attività di vertice che abbiamo già messo in campo e che costituiscono il terreno di impegno della nostra organizzazione”.
Il Board Proprietari si è così riunito a Roma, per la prima volta. Presidente il cavaliere Vittorio Orlandi, vice presidente Marco Di Paola. All’importante tavolo di lavoro, seduti ieri anche Stefano Cesaretto, Gianfranco Zucca, Diego Capponi, Karin Fischer. Assenti (giustificatissimi, tra scioperi e malattie di stagione) Fabrizio Masoni, Marco Boldrini, Maria Giovanna Mazzocchi, Daniela Giori. Al completo, i componenti del Board saranno al massimo dieci, presidente compreso: quattro provenienti dal salto ostacoli, due dal completo, due dal dressage, uno dai pony.
Il cavalier Orlandi ha introdotto i lavori, che hanno già prodotto delibere che verranno illustrate nei prossimi giorni nel dettaglio. Scopi chiari, iniziative nette. Il Board, in sostanza, si propone di creare un punto di riferimento stabile all’interno della FISE per tutti i proprietari che, nell’ambito della propria attività, necessitino un supporto tecnico, amministrativo, organizzativo e nei rapporti con i cavalieri e gli allevatori; di favorire lo sviluppo di interessi sinergici tra proprietari, FISE, cavalieri e allevatori; di inserire propri rappresentanti nelle varie commissioni per collaborare e difendere gli interessi degli stessi proprietari; di collaborare con la FISE per proporre idee e iniziative; di favorire l’adesione alla Scuderia Italia, l’iniziativa associativa – aperta ad allevatori, proprietari, cavalieri gestori e tecnici cavalieri gestori – che prevede il rischio di comproprietà sui cavalli (lo scopo è quello di acquistare quote di cavalli giovani, 3-6 anni, di varie specialità e di farli crescere sportivamente sino all’età di 8 anni, per affidarli a cavalieri children, junior, young rider, senior di interesse nazionale e selezionati dai tecnici).
E’ stata creata anche una categoria speciale, una sorta di club d’élite del settore: i Proprietari Gold. Vi avranno accesso i possessori di un cavallo che abbia vinto almeno un GP di CSI 3* o una Coppa in CSIO 3* (o gare analoghe nelle discipline olimpiche); quelli che abbiano un cavallo che abbia partecipato a Europei o Mondiali o Giochi Olimpici; quelli che posseggono un cavallo che abbia vinto, entro il biennio precedente all’attuale mandato, il campionato italiano in qualsiasi disciplina olimpica.
La strada sarà lunga e complessa, ma proprietari e FISE sono pronti ad affrontarla insieme.