Main
Official
RideUp
RideUp
Kadermin

Centinaia di lavoratori del mondo dell’ippica sono scesi in piazza. Ieri in Piazza Mastai, sotto la sede di Aams, oggi davanti a Montecitorio hanno iniziato da questa mattina una chiassosa protesta di fronte al palazzo della Camera manifestando contro il taglio ai montepremi che sta mettendo in crisi la categoria. Con le scommesse in caduta libera, per il 2012 è stato infatti eseguito questo taglio del 40% al montepremi per le corse ai contributi agli ippodromi, oltre che alle risorse per mandare avanti l’Assi (ex Unire). “L'ippica chiede certezza”, “Salviamo il cavallo italiano”: sono alcuni degli striscioni esposti dai manifestanti che indossano la pettorina "Salviamo l'ippica".
Le corse in Italia sono ferme dall’1 gennaio, quindi sono già 11 le giornate di serrata. Nell’autunno del 2008 furono 31, al momento non si sa bene se gli ippici resteranno compatti o se invece si tornerà in pista in tempi più o meno brevi. Intanto circolano voci sulle intenzioni, in tal senso, di questo o di quell’ippodromo: i più sentiti sono Pisa e Roma per il galoppo, Montegiorgio per il trotto.
"Non possiamo andare avanti così, non c'è futuro e non si vedono neanche spiragli", racconta Sabina Breccia, vicepresidente dell'Associazione italiana guidatori trotto e allenatrice. Nella sua scuderia ha circa 30 cavalli ed è preoccupata per il loro destino: "noi operatori non consegneremo mai un cavallo direttamente al macello. Ci sono dei commercianti che vengono, prendono il cavallo e lo portano via. E' vero che spesso e volentieri questi finiscono al macello".

Gli operatori del settore chiedono una ristrutturazione completa del sistema scommesse e del sistema ippico. Il ministro delle politiche agricole Mario Catania, in un'intervista al Tg1 delle 20.00 di martedì scorso si è impegnato a mettere in piedi soluzioni più concrete sia per quanto riguarda la ripartizione del ricavo scommesse tra i vari soggetti interessati, che per i sistemi di gestione di questo mondo e quindi le concessioni per l'esercizio delle scommesse. Il ministro ha poi rifiutato l'ipotesi di un intervento di tipo assistenziale o di una liberalizzazione e ha anche puntato il dito contro il settore ippico: "la categoria non ha curato sufficientemente la credibilità e l'appeal agonistico del prodotto e, oggi, l'ippica non interessa più l'opinione pubblica e gli scommettitori come prima".

Media Partner
Cavallo Magazine  Equestrian Time
Charity

 

artlogo ops ETS color rid

Supplier Logo Askoll Gold Span My Horse 40X40 LOGO ECOHORSE CON SCRITTA