Attualità

(s.p.) Due manifestazioni di protesta in altrettanti giorni, a Roma, per cercare di salvare l’ippica. Oggi davanti alla sede dei Monopoli di Stato, in piazza Mastai, soprattutto domani di fronte a Montecitorio.
Scende in piazza il popolo dei cavalli che protesta contro il taglio di addirittura il 40 per cento del montepremi per il 2012, una decisione che sta letteralmente facendo saltare il banco di un intero settore. Siamo ormai al decimo giorno di serrata degli ippodromi, in un clima di tensione – oltre che oggettivamente di preoccupazione – che si taglia col coltello; mentre si fa fatica a tenere aggiornato l’elenco dei trottatori avviati a un malinconico esodo verso l’estero.
E’ attesa anche la diffusione di un documento unitario che indichi agli organismi preposti (Unire e ministero delle Politiche agricole) la strada da seguire per la riforma del comparto. Ma su questo ultimo punto non mancano le divisioni: ieri l’Agit, l’associazione dei driver di trotto, ha diffuso un comunicato nel quale si ribadisce la necessità di riforme strutturali lontane dai tagli orizzontali proposti dall’Unire. Un programma che era stato già condiviso da Assogaloppo, Allevatori galoppo e Fit, proprietari trotto.
Sempre domani, un’ora prima del raduno organizzato a Montecitorio (i manifestanti si sono dati appuntamento per le 13), a poca distanza dal Parlamento, in via del Corso, nei saloni dell’hotel Plaza, gli operatori dell’ippica terranno una conferenza stampa per illustrare ulteriormente le prospettive, e i rischi crescenti, di questa crisi.