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Categoria: Attualità
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22 Agosto 2012
La kermesse francese registra un calo delle vendite pari al 10% La crisi ha colpito anche in Francia, più precisamente a Deauville, dove nell’anno corrente si è segnalato un calo delle vendite per quanto riguarda le prestigiose aste di yearling. Segno evidente che la crisi sta agendo in tutti i settori. Il tradizionale e prestigioso appuntamento dell’ asta francese risale al 1887 dove gli appassionati di corse al galoppo sono disposti a pagare cifre iperboliche nella speranza di acquistare puledri di qualità che in futuro diventino campioni del turf. I soggetti messi in vendita quest’anno erano di grandissima qualità e molti occhi sono stati puntati sui primi prodotti di Sea the Star, uno dei puledri purosangue più acclamati di tutti tempi, vincitore delle corse più autorevoli. Ora il cavallo opera come stallone al tasso di monta di 85.000 euro. Dopo quattro giorni di offerte, le aste si sono concluse ieri con 440 soggetti presentati, ma hanno fatto segnare un calo del fatturato a 28,4 milioni, quasi il 10% in meno rispetto al 2011 e ben distante dagli oltre 40 milioni segnati nel 2009, anche se secondo gli organizzatori data la nuova formula non si possono fare paragoni con le edizioni precedenti. Come accade anche in altri sport, guardasi il calcio per esempio, i maggiori acquirenti, che tengono alte le quotazioni, sono gli arabi: il 'top price' è stato un puledro figlio di Sea the Stars venduto allo sceicco Joaan al-Thani del Qatar per 1,2 milioni di euro. Lo scorso anno però il prezzo più alto era stato di 1,7 milioni di euro.