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LA FISE RILANCIA L’EQUITAZIONE ITALIANASul quotidiano “Libero”, un interessante ragionamento a mente fredda sul peso che ha avuto e avrà, anche a livello progettuale, l’80° CSIO


(s.p.) E’ un’analisi assai importante, a mente fredda, delle quattro giornate di Piazza di Siena. Di quello che hanno mostrato, delle prospettive che apriranno, soprattutto di come molte delle cose viste nell’80° CSIO affondino le proprie radici in quanto la FISE ha oggettivamente fatto negli ultimi mesi. Sul piano progettuale e su quello pratico. L’analisi è stata pubblicata, nel weekend, da un quotidiano da sempre molto vicino al mondo dell’equitazione, “Libero”, a firma di Antonio Terraneo. La riportiamo volentieri nelle nostre pagine.

 

 

Spente le luci sullo splendido anfiteatro di Villa Borghese il bilancio dell’edizione 2012 di Piazza di Siena si chiude in maniera a dire poco esaltante. Il pubblico ha sfiorato le 20 mila presenze con un aumento in doppia cifra (+14%) rispetto all’anno precedente e ha ammirato oltre 400 cavalli provenienti da tutto il mondo.

Un successo questo sia organizzativo che sportivo il cui merito va iscritto alla Federazione Italiana Sport Equestri che in soli 30 giorni è riuscita ad organizzare,  l’evento in maniera impeccabile come testimonia Sergio Bernardini, Segretario Generale della Fise: “Lo sforzo organizzativo di tutte le nostre professionalità  è stato premiato dal vedere le tribune stracolme specialmente la domenica e la prova di efficienza della nostra struttura, chiamata ad operare in emergenza, ci consente di guardare con tranquillità alla prossima edizione”.

L’Italia in campo ha ottenuto risultati eccezionali con sei gare vinte, uno splendido quarto posto nella Coppa delle Nazioni (con un doppio netto da urlo di Francesca Capponi) e la presenza del “solito” Natale Chiaudani nel barrage del Gran Premio Roma vinto da Ludger Beerbaum. Nulla avviene per caso e questo rinnovato fuoco agonistico azzurro va sicuramente contestualizzato nelle iniziative volute dal Presidente Andrea Paulgross che hanno rivitalizzato un ambiente spento da anni. “Stiamo crescendo grazie alle ad una serie di innovazioni che abbiamo intrapreso dichiara il Presidente Paulgross:  il Progetto Scuderie teso a organizzare in maniera manageriale le risorse umane ed equine secondo programmi di lungo periodo concordati insieme; i due Board di proprietari ed allevatori che permettono a queste figure fondamentali di partecipare alle strategie federali; il Progetto Giovani cavalli per fare crescere i campioni del futuro; la razionalizzazione dei costi per i partecipanti e gli organizzatori dei concorsi; l’accordo con Class Horse Tv che garantisce un network a cinque stelle per tutti gli appassionati, e  la carta Fise, uno strumento utilissimo per tutti gli addetti ai lavori”.

Insomma una rivoluzione copernicana che sta dando i suoi frutti e che dimostra che finalmente dopo gestioni poco oculate questa federazione ha imboccato la strada giusta verso il rilancio.

 
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