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FISE e Pfizer insieme per combattere il virus West NileA Piazza di Siena, in occasione dell’apertura dell’80° CSIO, la presentazione ufficiale dell’accordo






FISE 
Pfizer Animal Health hanno stretto un rapporto di partnership con l’obiettivo di sostenere insieme la campagna di profilassi contro l’infezione da West Nile (Fight the bite), nell’interesse del benessere e della tutela della salute del cavallo. L’importante accordo è stato presentato ufficialmente a Casa FISE, all’interno dell’80° CSIO in corso di svolgimento a Piazza di Siena. Scopo della partnership è quello diffondere la conoscenza del virus West Nile in tutto il mondo equestre italiano e internazionale e di allertare sui danni che può provocare al cavallo. Inoltre, Pfizer AH e FISE si impegnano a promuovere ogni tipo di attività che vedano come obiettivo l’utilizzo del farmaco veterinario solo ed unicamente volto al benessere del cavallo in modo trasparente e sicuro. La campagna di comunicazione Fight the bite ideata da Pfizer Animal Health ha come obiettivo di informare che la prevenzione esiste ed è l’unico rimedio per salvaguardare la vita dei cavalli e per arginare le conseguenze devastanti che il virus può avere sulla popolazione equine. Come primo importante appuntamento per l’inizio di questo progetto si è scelta appunto la prestigiosa cornice del Concorso ippico internazionale, appuntamento che consentirà agli esperti di Pfizer e della FISE di fare il punto sull’intesa appena raggiunta. Ma che cos’è l’infezione da virus West Nile? Originato in Africa molti anni fa, il virus si è diffuso in tutto il mondo. Diagnosticato per la prima volta negli Stati Uniti nel 1999, negli anni successivi la malattia causata dal WNV (West Nile virus) divenne rapidamente epidemica diffondendosi e interessando decine di migliaia di cavalli, con un tasso di mortalità considerevole. Recentemente il WNV ha cominciato a riapparire in Europa con una nuova epidemia iniziata in Italia nel 2008, dove la malattia è tuttora considerata endemica. L’infezione viene trasmessa ai mammiferi attraverso il morso di zanzare (da qui il nome della campagna Fight the bite) che hanno raccolto il virus da uccelli portatori. E’ noto che ad essere colpiti in modo particolare da questo virus sono i cavalli e gli esseri umani. Il virus viaggia nel circolo sanguigno fino a raggiungere il sistema nervoso centrale, determinando un’infiammazione che può portare a sintomi neurologici molto gravi, anche fatali. Un nemico invisibile, dunque, ma temibilissimo. Anche in Italia: sembrava che nel nostro Paese non ci fossero che casi sporadici e isolati di questa infezione, ma l’imponente focolaio scoppiato lo scorso anno in Sardegna ha riproposto in tutta la sua drammaticità il pericolo e il danno (morale e materiale) che questa malattia costituisce. E’ auspicabile e possibile evitare la nefasta esperienza degli Stati Uniti, dove la malattia ha colpito duramente 15.000 cavalli. Alla presentazione dell’intesa FISE-Pfizer è intervenuto per la federazione il dottor Adriano Sala, responsabile del dipartimento Veterinaria, che ha sottolineato l’importanza di un’opera preventiva a 360° che integri le procedure già avviate dalla stessa FISE, da tempo in prima linea (al fianco della FEI) sul versate della tutela e del benessere del cavallo. E’ intervenuto anche Marco Di Paola, che a nome del nuovo Board Allevatori della FISE ha manifestato tutto il suo interesse per le strategie che scaturiranno dall’accordo con Pfizer Animal Health. (per ulteriori informazioni:www.pfizer-salute-animale.it)
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