Attualità

Lo CSIO di Roma segna la sua prima edizione nel 1926, durante il regime fascista. Ha assistito agli avvicendamenti che hanno condotto alla Seconda Guerra Mondiale, periodo in cui la manifestazione è stata interrotta. Rinata sulle note del Dopoguerra, Piazza di Siena ha assistito alla caduta del governo di Mussolini e, successivamente, alla nomina del generale Badoglio come primo ministro, per poi stringere la mano al Capo Provvisorio dello Stato, Enrico De Nicola, e assistere al voto a favore della Repubblica e alla prima elezione del suo Presidente, Luigi Einaudi, secondo il dettato della Costituzione. Ha conosciuto 11 presidenti della Repubblica, e vissuto 16 legislature e 7 pontificati. Ha visto succedersi 12 presidenti della Federazione Italiana Sport Equestri, nata contestualmente allo CSIO.
Nel corso dei decenni, il campo verde, divenuto in sabbia nel 2007, è stato calcato dai volti più significativi del salto ostacoli mondiale. Volti che hanno lasciato un’impronta indelebile, che continua a determinare in buona parte l’equitazione odierna. Per fare alcuni nomi: Hans Heinrich Brinckmann, Pierre Jonqueres D’Oriola, Nelson Pessoa, Pierre Bertran De Balanda, Jean Marc Nicola, Paul Schockemohle, Joe Fargis, Michel Robert. Ma, non di meno, ha messo nero su bianco i trionfi azzurri in Coppa delle Nazioni, 27 in tutto e ha assistito al fenomeno “D’Inzeo”, cognome protagonista dei successi di squadra e firma del Gran Premio Roma, 7 volte con il nome di Piero, e 4 volte con il nome Raimondo.
Piazza di Siena ha premiato, e successivamente commemorato, il colonnello Alessandro Bettoni Cazzago, ultimo comandante dei cavalleggeri in guerra. E’ stata colorata dai cappellini della nobiltà, è stata da sempre impreziosita dal Carosello dei Carabinieri, ed è stata ammirata dagli allora giovanissimi appassionati, divenuti oggi un punto di riferimento tecnico-sportivo. E’ stata raccontata dai giornalisti, seguendo di pari passo il progresso tecnologico dei mezzi d’informazione. Ha visto salire i cavalieri vincitori sulla prima Vespa brevettata, messa a disposizione dell’antico sponsor Piaggio, e ha esposto in campo la prima Fiat 1100.
Piazza di Siena ha seguito di pari passo il cambiamento di mode e costumi, assecondando l’evoluzione delle tecnologie, senza perdere il gusto della tradizione.

(Nella foto Piero e Raimondo D'Inzeo con Antonio Gutierrez)