Attualità

Una task force che dal centro raggiunge le periferie con un duplice scopo virtuoso: da un lato quello di informare i circoli affiliati ed aggregati sulle nuove normative fiscali e contabili e di quelle modifiche che la FISE è riuscita ad ottenere nei serrati confronti con l’Agenzia dell’Entrate, i Ministeri competenti e le autorità tributarie. Dall’altro quello di raccogliere le testimonianze di casi avvenuti nelle periferie per mettere a sistema un modello di risposta che possa essere comune e condiviso.
E’ questo il prezioso servizio che è stato organizzato dalla FISE, per consentire alle società sportive equestri del territorio di restare al passo con le nuove normative e per affrontare insieme questioni delicate riguardanti per esempio i contenziosi tributari e le problematiche relative al nuovo redditometro.
S’instaura quindi un filo diretto e bilaterale fra la federazione e i circoli passando dai comitati regionali, che hanno il compito di chiamare a raccolta tutti quelle associazioni sportive che necessitano di apprendere la materia.
Si è così dato vita ad un vero e proprio Giro d’Italia che ha già toccato 3 regioni: Campania, Lombardia e Friuli e che nelle prossime settimane farà tappa in Liguria, nel Lazio e in Sardegna, prima di raggiungere, in successione, Abruzzo, Umbria, Sicilia, Toscana, Calabria; Basilicata, Molise, Piemonte, e così via fino a presentare il programma in tutta Italia.
Le prime riunioni hanno raccolto una grande partecipazione e l’interesse, per le tematiche trattate, ha raggiunto picchi molto elevati. Tutti gli incontri sono stati aperti dal Presidente Andrea Paulgross che, dopo un introduzione generale, ha presentato i tecnici scelti dalla Fise per affrontare queste spinose questioni, coordinati dal ragioniere Perciballi da anni consulente fiscale della Federazione.
“Abbiamo capito – dichiara Perciballi – che il problema principale era la mancanza di una corretta impostazione amministrativa, fiscale e contabile delle Associazioni. A maggior ragione i circoli sportivi equestri che hanno peculiarità proprie del rapporto uomo- cavallo, il quale non era mai stato considerato prima come atleta, ma come fonte di ricchezza. La Fise ed in particolare il suo Presidente ha avuto parecchi incontri con l’agenzia dell’Entrate per sensibilizzare le Istituzioni su quest’aspetto esiziale. Abbiamo quindi predisposto una serie di dati contabili che facessero emergere, evidenziandola, l’attività sportiva e la vita associativa dei circoli che è del tutto dissimile dalle attività commerciali. Da questo lavoro è stato sviluppato un software (GSS-FISE), presentato all’Agenzia dell’Entrate e diventato già operativo che stiamo distribuendo ai circoli per aiutarli nella compilazione delle loro attività”, conclude il consulente fiscale della FISE.
Gli incontri con i circoli sono stati molto seguiti, con tante domande ed altrettante risposte che possiamo definire altamente utile ed innovativo nel senso che mai prima d’ora era stato messo in atto e che avvicina notevolmente il centro alle periferie.
Lo scopo, oltre a quello dichiarato di informare e ricevere informazioni in uno scambio alla pari tra FISE e Circoli, è quello di fare sentire loro la vicinanza della Federazione, come dichiara il Presidente Andrea Paulgross.
“E’ un passo importante, oltre che dovuto, che va nella direzione politica di una nuova Federazione che, nella mia idea, deve diventare un Centro Servizi per tutti i circoli del territorio. In questa fase di crisi globale, dobbiamo essere ancora più vicini alle nostre associazioni sportive che, nelle periferie, portano avanti, con dedizione, la missione di diffondere tra la gente i veri valori equestri”.