Attualità

Ne abbiamo già parlato a più riprese, ma mai come in questo caso vale la pena tornarci su. Ai fini del redditometro – e verrebbe da aggiungere “finalmente”, anche se in materia di fisco nulla, o quasi, è veramente definitivo – c’è cavallo e cavallo.
Ne parla con attenzione ai dettagli il quotidiano Italia Oggi, nell’articolo che pubblichiamo in allegato, a firma di Andrea Bongi. Ne parla da mesi, anzi per le verità ormai da oltre un anno, la FISE guidata da Andrea Paulgross, schierato in prima linea a difesa dei più che legittimi interessi dei suoi tesserati, inevitabilmente sconvolti dall’ipotesi che chiunque possieda un cavallo, si tratti di Seldana o di un qualunque quadrupede da compagnia, debba finire nella lente del fisco come un più che probabile Paperon de’ Paperoni, con propensione all’evasione fiscale.
Una visione assolutamente fuori dalla realtà, che ha ispirato da subito una serie di azioni mirate da parte della FISE. Ricordiamo, in questo senso, i contatti immediatamente avviati con l’Agenzia delle Entrate; la conseguente creazione di un filo diretto (e, soprattutto, di un tavolo di lavoro) per la discussione e la corretta individuazione di nuovi e più logici parametri di accertamento; le modifiche allo Statuto federale (con la nascita della figura del cavallo-atleta, che ha importantissimi riflessi sul piano fiscale), prima elaborate con grande attenzione alla realtà del momento, quindi sottoposte al vaglio e al voto positivo dell’Assemblea, che le ha varate il 19 dicembre scorso; le ulteriori iniziative pratiche a favore dei circoli (il lancio del programma software per la gestione contabile e amministrativa), nel quadro di una serie di attività tutte tese a porsi costantemente dalla parte degli affiliati, potenziando e allargando la gamma dei servizi a loro disposizione, con un’attenzione costante alle concrete difficoltà economiche che il Paese, prima ancora del mondo dell’equitazione, si trova quotidianamente ad affrontare.
Temi sviluppati in prima battuta, con nettezza, con puntuali riferimenti a quanto è stato fatto e a quanto si dovrà ancora fare, in una serie di conferenze-confronti con le diverse realtà locali, regione per regione, come previsto dal fitto programma di approfondimenti (e di analisi dei singoli problemi e delle necessità reali) che lo stesso Paulgross sta portando avanti su tutto il territorio, con un tour che lo ha già visto incontrare le associazioni della Lombardia, della Campania, del Friuli e che lo vedrà, nelle prossime settimane, anche in Liguria e nel Lazio.

• Leggi qui l’articolo di Italia Oggi