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“Il cavallo non è una bicicletta usa e getta”. Così, Susanna Rinaldi, inizia a raccontare la sua storia riguardo ai nostri animali a quattro zampe. La donna si è messa a servizio di alcuni “cuccioli” di diversi quintali di cavalli salvandoli dal macello e da una morte certa anche grazie all’Anpana e Horse Angel. Ora i suoi splendidi animali vivono in una vallata verde alle porte di San Giovanni d’Asso, in provincia di Siena.
Giovanna d’Arco, così la chiamano tutti in paese, 42 anni, sposata e madre di due bambini è la presidentessa nazionale dell’associazione “Anima equina”, nata nell’ottobre 2011 e riconosciuto Onlus dall’Agenzia delle Entrate nel febbraio scorso.
"Senza scopo di lucro: chi prende un cavallo o lo cede deve solo pagare la quota annuale di 25 euro. Denaro che serve per mantenere gli animali" - spiega confermando la donna - "che a San Giovanni rispettano le mie scelte. Ho provato anche a coinvolgere il Comune, il sogno sarebbe ricollocare gli esemplari salvati in associazioni che fanno ippoterapia. E, magari, di realizzare una struttura per il loro recupero fisico. Per adesso mi accontento di ampliare di un altro ettaro lo spazio".
"Ognuno di loro ha una storia", prosegue Susanna, milanese ma cittadina del mondo perché il lavoro del padre la portava lontano. "Montai per la prima volta in Uruguay, in una fattoria di gaucho. Avevo 5 anni", dice guidandoci verso il fondo della vallata. Penelope, la cavalla bianca, è il ‘capo’. Si trova qui da circa 2 anni. Controlla ogni estraneo che entra nel recinto. Golden è il lusitano con cui Susanna, quando aveva un club ippico a Buonconvento, nel 2000 è arrivata a Roma dal Papa. "Procuratore è il più debole - racconta – era stato affidato ad una famiglia 4 mesi fa ma ho capito che era spaventato, troppo magro. Se mi rendo conto che un animale non sta bene pretendo che venga riportato all’associazione: così è stato per lui".