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Roger Ives Bost,

Conoscere Roger Ives Bost è un piacere, forse per lo sguardo simpatico, la cortesia e l'eleganza che lo caratterizzano o forse per la gentilezza che contraddistingue le sue maniere o forse per la sua indubbia somiglianza con l'attore Richard Gere. Fatto sta che il cavaliere transalpino, vincitore domenica 1 aprile del Gran Premio Relais Il Falconiere, secondo importante appuntamento del Toscana Tour 2012, è un campione affermato del salto ostacoli internazionale: è membro dell'equipe francese da più di 20 anni, vince nel 2009 con la squadra d'oltralpe la finale della Meydan FEI Nations Cup, ha al suo attivo numerosi titoli europei Juniores e per Giovani Cavalli, è stato due volte campione di Francia senior, è quarto alla finale della Coppa del Mondo nel 1990, terzo alla Finale della Coppa del Mondo nel 1991, vince la medaglia d'oro ai Giochi del Mediterraneo a squadre nel 1993, é quarto a squadre ai Giochi Olimpici di Atlanta nel 1996, sesto individuale ai campionati del Mondo nel 1994, medaglia di bronzo a squadre ai Campionati del Mondo del 1995, vice campione del Mondo a squadre nel 1994 e nel 1998 e Campione del Mondo a squadre nel 1990.
“Ho vinto perché gli altri hanno commesso errori – ha dichiarato umilmente il cavaliere quarantasettenne nel suo francese garbato della gara aretina – Il percorso era difficile con due verticali dal un metro e 60 centimetri. Questa vittoria di Niponn arriva dopo un anno di serio lavoro e da un inverno di intensa preparazione. Lui è uno stallone molto caldo, non a caso discende da Scheriff d'Elle a da una figlia di Narcos, ha inoltre un fisico potente che rende ancora più complicata la sua gestione.” Mentre parla Roger continua a carezzare il suo compagno di gara, prima lo sveste dai finimenti e poi lo coccola con carote e zuccherini a volontà. “La vittoria del Gran Premio Il Falconiere la dedico ai suoi due proprietari: l'Allevamento d'Elle e l'Allevamento Canadian, che hanno finanziato l'acquisto di questo magnifico soggetto francese.” Poi allontana il groom e continua ad accarezzarlo nel collo muscoloso: “Ciò che conta per Nippon è il binomio, essendo un cavallo molto sensibile ha bisogno di conoscere a fondo il suo cavaliere. La nostra meta per il 2012 sono le Olimpiadi di Londra, spero di essere inserito nella squadra francese con uno dei miei due primi cavalli: Nippon é il più giovane, dunque meno esperto in gare di queste dimensioni, poi c'è Castle Forbes Myrtille Paulois, un soggetto più esperto anche se più particolare.”
Per le prossime due settimane Roger Ives Bost rimarrà all'Arezzo Equestrian Centre “Perché amo il cibo e il clima della Toscana – aggiunge sorridendo Roger - e perché il Toscana Tour 2012 è l'appuntamento ideale per preparare al meglio i cavalli in vista di una stagione molto importante”.

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