Il Presidente della FISE e i consiglieri hanno incontrato a Piazza di Siena gli allevatori

Partire dal presente, pensando fin da subito al futuro dell’allevamento del cavallo italiano da impegnare nell’attività agonistica di vertice e in tutte le discipline dell’equitazione italiana. Con questi auspici si è svolto a Piazza di Siena un incontro tra il Presidente federale Vittorio Orlandi, una rappresentanza di consiglieri federali (al tavolo il Vice presidente Emanuele Castellini, Domenico Merlani, Emanuela Mafrolla Gozi, Paolo Germani, Claudio Toti e Antonio Tabarini, ma anche il tecnico della nazionale italiana di salto ostacoli Hans Horn) e la categoria degli allevatori.

“Abbiamo bisogno di voi – ha detto il Cavaliere Orlandi durante l’incontro – e seguendo le indicazioni del mio programma elettorale la FISE vuole coinvolgere gli allevatori e condividere con loro i successi che arriveranno nel prossimo futuro. Per farlo – ha aggiunto il presidente – è necessario stabilire una proficua sinergia con chiare linee guida, indispensabili per raggiungere insieme i nostri obiettivi”.

Durante la riunione, che si è svolta all’insegna di uno spirito collaborativo senza precedenti, la dirigenza federale ha chiesto agli allevatori di puntare sulla qualità per produrre cavalli da inserire nei circuiti internazionali più importanti e, perché no, con un occhio alle competizioni a cinque cerchi. È -  e deve essere questo -  l’obiettivo finale. Solo con la qualità sarà possibile ottenere un grande ritorno d’immagine e soprattutto far funzionare a pieno regime tutto il sistema sportivo e allevatoriale. In questo ambito si inserisce la stretta collaborazione tra la FISE e il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, grazie alla vicinanza più volte manifestata anche dal Sottosegretario On. Giuseppe Castiglione, peraltro presente ieri a Piazza di Siena.

All’interno dell’area tecnica della FISE sono state illustrate per grandi linee le iniziative che la Federazione sta studiando per rilanciare la sinergia e il coinvolgimento degli allevatori, che avranno la possibilità di mettere a disposizione i propri cavalli a esperti di addestramento di soggetti giovani all’interno della costituenda Accademia del Nord. Una volta raggiunta la maturità – e con le indicazioni della Federazione - sarà possibile trasferire i cavalli a cavalieri della prima squadra per essere impiegati nelle competizioni più importanti.

“Tutto questo – ha aggiunto il consigliere federale con delega all’allevamento Domenico Merlani -  è stato possibile anche grazie agli ottimi rapporti intrattenuti con le associazioni di categoria, che hanno sposato l’iniziativa”.

La Federazione lavorerà attraverso azioni di marketing e di comunicazione per fornire la giusta opera di promozione del cavallo italiano e del suo impiego anche da parte dei nostri cavalieri. “Ma – hanno affermato all’unisono Emanuela Mafrolla Gozi, consigliere federale con delega alla comunicazione e Antonio Tabarini, rappresentante dei tecnici in consiglio federale – è necessario che cambi la cultura del cavallo soprattutto con la collaborazione degli istruttori”.

La strada è dunque tracciata e la linea guida fornita dal consiglio federale e dal suo presidente Vittorio Orlandi è più che chiara. Non resta che perseguirla con unità di intenti.