Nuove prospettive per il Centro Equestre Federale

Il Presidente della Federazione Italiana Sport Equestri Vittorio Orlandi incontrerà la prossima settimana il numero uno del CONI Giovanni Malagò, per parlare del Centro Equestre Federale dei Pratoni del Vivaro.

Alla luce del Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 26 febbraio 2015, pubblicato lo scorso 3 aprile nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana e nell’ambito di una più ampia riorganizzazione lo stesso Ministero ha decretato, infatti, l’acquisizione a favore del demanio statale di alcune aree o impianti, precedentemente assegnate a CONI Servizi S.p.a.; tra questi anche il CEF dei Pratoni del Vivaro, non attivo dal giugno del 2013.

Con questo passaggio all’Agenzia del demanio si aprono, dunque, nuove prospettive per il futuro del Centro incastonato nelle zone dei Castelli Romani. Un’opportunità per la Federazione e per le Istituzioni locali, che dovranno essere coinvolte come parte attiva, insieme alla FISE, per la riorganizzazione e il rilancio definitivo della struttura.

“La progettualità sull’utilizzo dei Pratoni del Vivaro – ha dichiarato il Presidente Vittorio Orlandi – potrà essere avviata dopo aver incontrato il Presidente del CONI, che ci fornirà indicazioni più precise in merito al trasferimento, e naturalmente i responsabili dell’Agenzia del Demanio , che ci consentiranno di capire come affrontare fin da subito la situazione. Intanto – ha aggiunto il numero uno della FISE -  il nostro obiettivo sul CEF non è cambiato: riteniamo l’impianto di primaria importanza per la nostra Federazione e per la crescita degli sport equestri in Italia. Non è da escludere l’eventuale impiego con il coinvolgimento di altre federazioni sportive, purché le attività svolte da ognuna di esse non vadano naturalmente in contrasto tra loro. Siamo al lavoro – ha concluso Orlandi - per fare tutto il possibile per garantire un utilizzo funzionale, già nel prossimo futuro, auspicandoci che i nostri sforzi possano coadiuvare il percorso già intrapreso da CONI e Istituzioni competenti per la candidatura olimpica di Roma 2024”.