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FISE: La prima giornata del Seminario
Nel Salone d'onore al Foro Italico anche il saluto del Presidente Giovanni Malagò per un convegno molto riuscito

Un affollato Salone d'onore del Coni è stato teatro nella mattinata di venerdì 24 ottobre della prima parte del II°Seminario: "Cavallo e cavaliere tra tecnica, cultura e scienza" organizzato dalla Federeazione Italiana Sport Equestri. 

Al tavolo dei relatori l'Avv. Gianfranco Ravà, Commissario Straordinario della Fise, la Dr.ssa Eleonora Di Giuseppe, Coordinamento delle Attività Istituzionali per la Fise, la Dr.ssa Sveva Davanzo, Responsabile del Servizio Veterinario e Benessere Animale del MIPAAF, la Dr.ssa Michela Minero, Responsabile di Scienze Veterinarie e Sanità Pubblica presso la Facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università degli Studi di Milano e membro del Consiglio dell'International Society for Equitation Science (ISES). il Dr. Andrew McLean, fondatore Vice presidente ISES, e la  la Dr.ssa Barbara Ardu, Responsabile del Dipartimento Formazione della FISE. 

Ha aperto i lavori il saluto dell'Avv. Ravà :" Lo Sport è parte del patrimonio di ogni uomo e di ogni donna e la sua assenza non potrà mai essere compensata”: è con questo pensiero di Pierre de Coubertin che vorrei iniziare l’incontro di oggi che si svolge alla presenza di tutti Voi nella “casa dello sport” che ci ospita e che è appunto il CONI. Si tratta di un pensiero che cito poiché vorrei fare con voi una riflessione sull'importanza dei valori dell’etica nello sport.
Lo sport è certamente una passione e la pratica dello sport è un elemento fondamentale per un corretto stile di vita ma lo sport è soprattutto una risorsa sociale con elevata valenza culturale e formativa per ogni individuo. L’impegno del CONI e della Federazione è dunque massimo nel preservare e salvaguardare lo sport e tutto il vasto e articolato complesso che è intorno ad esso e sono certo che attraverso proficue sinergie tra le istituzioni e gli Enti competenti e soprattutto con il supporto di tutti Voi che rappresentate il comparto sportivo a vari livelli della Federazione Italiana Sport Equestri e del mondo del cavallo in generale sarà possibile raggiungere gli obiettivi auspicati."

Subito dopo la Dr.ssa Di Giuseppe - coordinatrice del progetto insieme alla Dr.ssa Ardu -  è intevenuta in relazione al tema "L'apporto della scienza per un'equitazione più etica".  " Negli sport equestri gli atleti riconosciuti dalla Federazione sono il cavaliere e il cavallo.  La FISE, nell'ambito delle attività istituzionali e formative, ha avviato il progetto "Cavallo e cavaliere tra tecnica, cultura e scienza.  Il progetto si pone, tra gli altri, l’obiettivo di mettere a disposizione dei cavalieri, dei tecnici e di tutti coloro che operano in ambito equestre o a contatto con il cavallo ulteriori strumenti di conoscenza per la migliore gestione del cavallo sia da terra che montato, validi per tutte le discipline a qualunque livello e utili per il raggiungimento dei migliori risultati sportivi.  Oggi, specifici studi scientifici multidisciplinari ci consentono di conoscere e di disporre di metodi scientifici per valutare oggettivamente il benessere del cavallo durante l’addestramento e la gestione quotidiana, per individuare le tecniche e le modalità di addestramento e di gestione appropriate e identificare quali sono inefficaci, inutili o causa di sofferenza, per evitare o risolvere problemi comportamentali, per identificare gli stimoli che provocano risposte indesiderate o disagio e dolore nel cavallo. Per la corretta gestione dell’equide sia da terra che in sella è di fondamentale importanza conoscere i meccanismi alla base del processo di apprendimento del cavallo e come possono essere utilizzati correttamente il rinforzo positivo e negativo, il condizionamento classico, l’abituazione, la pressione ed il rilascio".

La Dr.ssa Davanzo ha detto che "Negli ultimi tempi abbiamo notato, come Ministero un notevole miglioramento della qualità dei soggetti italiani, dei cavalli italiani. Così come in Francia il 60% di questi è statao però scartato per questioni caratteriali, anche da noi molti ani9mali hanno denotato lo stesso tipo di problema. E' per questo che riteniamo che la collaborazione tra Ministero e Federazione debba essere rafforzata, in particolare la sinergia tra allevatori e cavalieri per lavorare sempre meglio sull'aspetto caratteriale del cavallo.".

I risultati di alcuni importanti e nuovi studi sul comportamento del cavallo, sono stati illustrati dalla Dr.ssa Minero che ha parlato dello sviluppo di indicatori integrati per il benessere del cavallo: la valutazione delle espressioni facciali ed i test comportamentali uomo-animale. "Sono diversi i segnali del dolore che il cavallo ci lancia e che dobbiamo essere in grado di riconoscere. Alcuni arrivano anche dalla modifica di alcuni degli elementi costituvi del cranio, della testa dell'animale: le orecchioe, gli occhi, la mandibola, le narici, le labbra. In alcuni casi si vede una vera e propria alterazione del profilo della testa dell'animale".


Infine Andrew McLean che ha incantato la sala con il suo discorso. Tecnico di altissimo livello e studioso della formazione del cavallo, il Dr. McLean tiene conferenze in tutto il mondo, ma la FISE è la prima Federazione mondiale ad averlo chiamato per parlare dell'addestramento del cavallo nel rispetto e nel benessere dello stesso. "Dalla fondazione dell'ISES sono stati prodotti circa 700 abstract, schede, sul comportamento del cavallo. Non per insegnare ad andare a cavallo ma per capire cosa c'è dietro. Non solo per il benessere del cavallo ma anche per migliorare in assoluto la perfomance del cavallo. Rappresentando i principi della teoria dell'apprendimento e quelli fondamentali del training, applicabili a tutte le discipline ed a qualunque livello tecnico.  Combinando la tecnica con la  disciplina e con l'amore."

Particolarmente gradito è stato l'intervento del Presidente del Coni Giovanni Malagò che ha voluto spendere due parole sull'importanza di appuntamenti come il Seminario della Fise:"Voi siete una Federazione diversa da tutte le altre, come lo è ogni Federazione ma la vostra particolarità è che siete in due, uomo e cavallo, un binomio. Trovo che sia importante un convegno come questo perché tutto quello che si può fare per migliorare la qualità del rapporto tra uomo e cavallo va fatto e portato avanti. Così come bisogna ricominciare a guardare avanti. Abbiamo fermato l'emorraggia o ra avanti piano ma neanche troppo. Anche attraverso giornate come questa".

Il convegno è poi proseguito nel pomeriggio presso l'ippodromo militare di Tor di Quinto con la parte pratica che proseguirà sabato 25 dalle 9.30 alle 17.00 ca.



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