Un momento di straordinaria emozione per oltre 3500 atleti paralimpici nell'Aula Paolo VI

Prima lo spettacolo, inframezzato dalle storie di quattro atleti disabili, la musica, poi l'arrivo di Papa Francesco. Per chi ha passato la mattina di sabato 4 ottobre nell'Aula Paolo VI in Vaticano le emozioni non sono finite mai. Era la festa dello sport paralimpico, riassunta nella frase "Believe to be alive" "Credere per essere vivo" che ha dato il titolo alla manifestazione che per tre giorni ha animato Roma.

Sul palco dell'aula Nervi - come la chiamano i romani - quella delle udienze generali del Pontefice al coperto, si sono alernati a raccontare le loro esperienze personali Annalisa Minetti, Oscar Pellegrini, il Tenente Colonnello Roberto Punzo ed Assunta Legnante. Tutti all'apice della loro carriera sportiva o professionale hanno subito qualche incidente o una malattia che li ha portati nella condizione di disabili. Tutti hanno saputo "credere per essere vivi" ed hanno ricominciato ottenendo il più grande dei risultati : esserci più che vincere.

Poi loro vincono anche e dunque questo aggiunge gioia a gioia, ma tutti e quattro hanno voluto sottolineare alcuni concetti di base: "Vuoi veramente startene a casa tutti i giorni ed essere un disabile? Vuoi che gli altri ti considerino un disabile a tutti gli effetti solo da conpatire? La società ci vede e ci tratta ancora come persone disabili, noi dobbiamo anche avere la forza di chiedere aiuto, sapendo che qualche volta qualcuno ci dirà no".

E' stata messa in luce l'importanza delle Forze Armate, come quella delle Federazioni Sportive che sotto l'egida del Comitato Paralimpico Italiano, presideuto da Luca Pancalli, sono orgogliose di avere tra i loro tesserati atlete ed atleti disabili. Per la Fise erano presenti il Commissario straordinario, Gianfranco Ravà e il Vice Commissario allo Sport, il Colonnello Max Andè Barbacini. Ma anche Anna Cavallaro, medaglia d'argento nel Volteggio ai WEG di Normandia 2014 con Nelson Vidoni, il suo longeur.

Lo spettacolo è stato arricchito dalle canzoni di Annalisa Minetti e da un balletto di Simona Atzori. Poi è arrivato, accolto da una festa di applausi, Papa Francesco.

"Ognuno di voi porta con sè la sua storia sportiva, ma soprattutto personale  - ha detto il Pontefice -  E' un'occasione preziosa, lo sport, per proporre contatti con persone che vengono da culture ed ambienti diversi. Ci abitua a vivere accogliendo le differenze, a fare di esse una occasione preziosa di reciproco arricchimento, per riconoscersi come fratelli e sorelle in cammino, per riconoscere la cultura dell'inclusione e respingere quella dello scarto. Tutto questo viene ancora maggiormente alla luce dalla vostra esperienza, perchè la disabilità che sperimentate in qualche aspetto del vostro fisico, mediante la pratica dello sport e del sano agonismo, si trasforma in un messaggio di incoraggiamento per tutti coloro che hanno situazioni analoghe alle vostre. E diventa un invito ad impegnare tutte le energie per fare cose belle insieme, superando le barriere che possiamo incontrare intorno a noi e prima di tutto quelle che ci sono dentro di noi".

(nella foto© Comitato Italiano Paralimpico:Papa Francesco abbraccia Luca Pancalli)