FISE: “Donne e violenza non sono il nostro binomio”
- Categoria: La federazione
- 11 Ottobre 2013

Equitazione sport dalle "pari opportunità"
Anche la FISE ha aderito alla settimana contro la violenza di genere e proprio l’equitazione è uno sport in cui cavalieri ed amazzoni gareggiano alla pari nelle stesse categorie. Dal riepilogo dei numeri relativi all’anno sportivo 2012 appare un dato molto interessante e cioè che dei 117.213 atleti tesserati la maggior parte sono proprio donne, che raggiungono quota 78.324.
L’equitazione, dunque, si conferma uno sport non solo dalle pari opportunità, ma anche una attività in cui le donne ricoprono un ruolo molto importante nella statistica numerica relativa alla voce degli atleti. Sono tantissime le donne che praticano questo sport e tante quelle che ormai da anni sono balzate agli onori delle cronache sportive. Tra queste senz’altro l’aviere capo Vittoria Panizzon, beniamina degli appassionati del completo, il caporal maggiore Lucia Vizzini e l’aviere capo Giulia Martinengo Marquet impegnate nei circuiti del salto ostacoli. E poi ancora il carabiniere scelto Valentina Truppa, protagonista italiana nelle scene del dressage internazionale o Mara Feola, già campionessa europea giovanile e attuale campionessa italiana di categoria nella disciplina dell'endurance. Dulcis in fundo Sara Morganti, fresca vincitrice di due bronzi continentali nel paradressage e Anna Cavallaro, volteggiatrice italiana medaglia d’argento individuale nell'ultimo Campionato d’Europa della disciplina e unico atleta azzurro in grado di vincere una Coppa del Mondo in qualsiasi disciplina equestre.
(Nella foto: alcune atlete azzurre)