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FISE: Dallari “Non mi fermo qua”
Al 31 dicembre 2012 il deficit patrimoniale della FISE ammonta a oltre 7 milioni di euro “E’ inaccettabile che passi il messaggio che un presidente in carica possa organizzare a suo piacimento un’assemblea e solo dopo aver conosciuto il risultato, trovato il cavillo di procedura, si possa vanificare il risultato elettorale facendo in modo che la stessa assemblea venga annullata. Se le istituzioni avallano ciò, allora, la democrazia è veramente finita”. A dichiararlo in merito ai dispositivi emessi, ieri, dall’Alta Corte di Giustizia del CONI, che porteranno la FISE a nuove elezioni, è il presidente della Federazione Italiana Sport Equestri Antonella Dallari, prima donna alla guida di una Federazione nella storia del CONI. Come annunciato, il numero uno della FISE ha incontrato, giovedì 27 giugno, stampa e appassionati nella sala Auditorium del Palazzo delle Federazioni a Roma.

“L'assemblea elettiva del 10 settembre scorso – ha aggiunto Antonella Dallari – è stata organizzata, con la supervisione del Coni, dalla precedente gestione federale, che ha nominato l'avvocato Riccardo Andriani (ex componente del Cda di CONI Servizi Spa) come presidente della Commissione Verifica Poteri. Il CONI aveva tra l’altro inviato il Vice Presidente Vicario Riccardo Agabio, che ha poi presieduto la stessa Assemblea".

Durante la conferenza stampa odierna è stata anche analizzata la situazione economica della Federazione, della quale si è avuto certezza solo al termine dei lavori della Commissione mista CONI/FISE (24 giugno scorso), voluta proprio dal Presidente Dallari, per effettuare una radiografia dello stato patrimoniale della FISE. Il deficit economico al 31 dicembre 2012 ammonta a €. 6.046.035,25, il deficit patrimoniale alla stessa data a €. 7.136.019. “Il più alto deficit nella storia di una federazione”, secondo Michele Testa componente della stessa Commissione. “A questo si aggiunge che lo stesso CONI non ha approvato i bilanci della FISE per gli anni 2009, 2010 e 2011 e che nell’ultimo quadriennio, con carte alla mano , è stata effettuata una gestione non rispondente ai criteri del buon padre di famiglia. Questo comportamento – ha concluso Testa – può essere sicuramente di interesse della Procura della Repubblica e della Corte dei Conti”.

“Sono stati spesi in un solo quadriennio, quello appena trascorso - ha aggiunto Antonella Dallari - circa 500 mila euro solo di auto blu; con questa cifra si sarebbe potuto pagare il trasporto di una intera regione. Il mio consiglio ed io con il supporto dei tecnici federali, abbiamo lavorato in questi mesi per il nuovo iter sportivo, riducendo i costi di partecipazione ai concorsi ippici, visto il momento di crisi, inserendo un circuito riservato agli amatori, programmando con i tecnici le attività sportive della Federazione, dotando i dipartimenti di regolamenti certi, assolutamente inesistenti fino ad oggi. Questo è il primo anno dopo diverso tempo di gestione federale che i Comitati Organizzatori pagano, tutti e in base alle scadenze, la quota di inserimento in calendario. Questo è un dovere al fine di rispettare i diritti di tutti coloro, tecnici, cavalieri ed aziende che lavorano con la Federazione che devono ricevere i compensi stabiliti. Il presidente del CIP Luca Pancalli, che aveva deciso di togliere la equitazione paralimpica alla FISE, oggi è orgoglioso dei risultati dei nostri ragazzi e della nostra programmazione e ha confermato di voler affidare alla FISE nuovi progetti e risorse. Abbiamo lavorato nove mesi per fare pulizia e chiarezza e, solo oggi, verremo commissariati dall’Ente che per tre anni non ha approvato i bilanci della Federazione?”

Il presidente Antonella Dallari ha parlato anche del dispositivo riguardante il commissariamento del Comitato FISE Lombardia.
“Le pratiche impiegate e documentate anche dai video (mostrati durante la conferenza stampa ndr.) – ha commentato il presidente - sono vietate dai regolamenti federali nazionali, internazionali e anche dalla legge. Questi metodi sono stati impiegati in occasione di uno stage di aggiornamento istruttori, considerato dal presidente del Comitato e dai consiglieri, che non hanno preso le distanze, e secondo quanto risulta dal sito della FISE Lombardia, “un momento formativo e di alto profilo etico”. Queste attività, da parte di qualche furbetto, sono state descritte come pratiche “per mettere in attenzione i cavalli”. Si tratta, invece, di brutalità nei confronti di un atleta, del secondo atleta del nostro sport: il cavallo. Era mio dovere intervenire per interrompere immediatamente questi sistemi. Chi ha accolto questo ricorso oggi deve assumersi la responsabilità che queste cose possano ripetersi in futuro”.

In cartella stampa sono state consegnate alcune lettere dell’ex Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo Sport On. Rocco Crimi indirizzate al CONI nel 2010 con le quali si chidevano verifiche sulla gestione della Federazione.



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