"Ho pianto da sola con il mio cavallo", confessa Quando un’istruttrice mette per la prima volta in sella una bambina di otto anni, spera che le piaccia, che continui e che recepisca, nel corso degli anni, tutti i suoi insegnamenti, etici e sportivi. Si augura, insomma, che dedichi sempre impegno e passione in questo sport. Eleonora Boschi, classe 1991, è approdata da bambina al circolo ippico Il Cinghio, per provare l’emozione della sella, sotto la guida di Andrea Schulze Broglia. Da allora, istruttrice e allieva, praticamente sempre insieme da 13 anni, hanno condiviso una medaglia di bronzo ai campionati italiani pony under 13 2004, una medaglia d’argento ai campionati italiani pony open esperti 2005, due medaglie d’oro ai campionati italiani young rider (2011, 2012) e, in questi giorni, la soddisfazione di una medaglia d’argento continentale individuale agli Europei young rider, appena conclusi a Malmoe (Svezia). Una medaglia voluta fino alla fine: la Boschi, 14.ma dopo la prova di dressage, ha tenuto duro risalendo di ben 6 posizioni dopo la prova di cross (conquistando l’ottavo posto in classifica) e di altre 6 con la prova di salto. Dalla 14.ma posizione alla medaglia d’argento. Una prova, la sua, che testimonia un’ottima preparazione del binomio e la perfetta condizione di Hotchkiss Mc Manus. “E’ stata un po’ penalizzata nel dressage – testimonia Andrea Schulze Broglia – ma ha saputo rimontare in cross, seguendo tutte le vie dirette in percorso, e poi nel salto ostacoli, con un netto nel tempo davvero difficile da mettere in pratica. Il percorso di salto – prosegue – era tecnico, obbligatoriamente corto e veloce. Pena, il fuoritempo. Sono orgogliosa di lei, felice per il successo che ha portato all’Italia. Questa medaglia – conclude – riflette entusiasmo in tutto l’ambiente”.

La giovane amazzone azzurra raggiunge quotidianamente il circolo ippico Il Cinghio in prima mattinata per dedicarsi ai suoi due cavalli, l’undicenne Hotchkiss Mc Manus e Walidos-O (nove anni). “Non ho mai avuto alcun dubbio –ha dichiarato la Boschi - il completo è sempre stato la mia passione e voglio che diventi il mio futuro. Ho sempre particolarmente amato il cross country, ma ultimamente mi sto appassionando anche al salto ostacoli puro, al quale mi dedico durante l’inverno. Appena terminato il corso istruttori spero di poter lavorare nel circolo dove sono sportivamente nata e cresciuta”. Il binomio Boschi - Hotchkiss Mc Manus è nato 4 anni fa. “Il mio cavallo è davvero intelligente, quasi umanoide. E’ sempre molto generoso in gara e questa certezza mi permette la massima concentrazione in campo. Io volevo questa medaglia – prosegue – e salire sul podio è stata una grande emozione. Lacrime? Sì, ma non sul podio. Ho pianto da sola, con il mio cavallo, di nascosto, mentre nessuno mi vedeva”.

Tra i cavalieri italiani, ammira “Vittoria Panizzon”. Nel panorama internazionale, il tedesco “Michael Jung”, campione olimpico in carica. “Il mio Hotchkiss Mc Manus – spiega orgogliosa – è fratello del cavallo con il quale ha vinto l’oro a Londra (Sam, da Stan De Man, ndr)”.