La FISE centrale, i Comitati regionali di Toscana, Campania, Lombardia e Sardegna, il consigliere Federico Forcelloni, referente federale per il turismo equestre e maremmano Doc, il dipartimento federale Attacchi. In tanti si sono stretti al circolo “Cavallo Natura”, sconvolto da un incendio doloso, cercando di mettere in campo tutte le iniziative utili a consentire al centro di rimettersi in piedi. Già partita una raccolta di fondi nelle diverse regioni, allo studio interventi in grado di alleggerire quanto più possibile il peso della tragedia.

Perché proprio di questo si è trattato, nella notte tra venerdì 17 e sabato 18 agosto. Le fiamme esplose all’interno del circolo hanno tolto la vita a diciannove cavalli, tra cui un pony, e due cani. Tutto, come ampiamente riportato dalle cronache di questi giorni, è avvenuto tra l’una e le due di notte di venerdì. Il maneggio, conosciutissimo in Toscana per essere stato uno dei primi a favorire la pratica del turismo equestre, si trova alle porte di Marina di Grosseto.

L’incendio è durato pochissimo tempo. Come ha spiegato il titolare del circolo, Claudio Catani, i cavalli non hanno avuto il tempo di uscire all’aperto: “Ai box non ci sono porte, ma catenelle che con un colpo avrebbero potuto abbattere, portandosi in salvo all'esterno. La stalla è lunga una cinquantina di metri e la lettiera è in materiale non infiammabile: strano che possa essere bruciata così velocemente”. Proprio questo dettaglio ha subito convinto i vigili del fuoco di Grosseto, intervenuti prontamente e rimasti al lavoro anche ben oltre l’alba per la bonifica dell'area, che le fiamme avessero origine dolosa, come del resto quelle esplose in altre località della zona, con gravissimi danni all’ambiente.

Gli accertamenti effettuati da sabato scorso in poi hanno in effetti rivelato l’esistenza di inneschi realizzati con materiale altamente infiammabile, raggiunto a quanto pare dai piromani con una pistola lanciarazzi. Intense le indagini delle forze di polizia, che hanno già portato all’arresto di un piromane che stava per scatenare un incendio in un bosco di Scarlino.

A poco meno di una settimana, nel circolo devastato dal fuoco (è rimasta completamente distrutta anche la selleria) è cominciata una dolorosa quanto costosissima opera di ricostruzione. L’esperienza vissuta resta raccapricciante. Ora, incassata la solidarietà delle istituzioni politiche, i proprietari di “Cavallo Natura” sono alle prese con mille problemi di carattere pratico, primo fra tutti il mantenimento in un ambiente sano e sicuro degli otto pony e dei tre cavalli scampati alla strage per una miracolosa fatalità: si trovavano in un recinto all’aperto, non aggredibile dalle fiamme e lontano dalla stalla distrutta.