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Eleonora Zorzetto, “il Progetto Scuderie fa rifiorire l’Italia”

Eleonora Zorzetto, classe 1988, è nata a Abano Terme e compie 24 anni il 27 agosto. L’amazzone padovana ha mosso i suoi primi passi in sella all’età di 8 anni, sotto la guida di Marco Marangotto. E’ stata sotto la direzione tecnica del maresciallo di 1° classe Stefano Nogara e, attualmente, si affida all’istruzione di Sante Bertolla. Monta presso il circolo ippico Cà Murà, da 4 anni indossa la divisa dell’Aeronautica e le mancano due esami per laurearsi all’Università (facoltà di economia internazionale).
Il suo palmares conta ben 35 Coppe delle Nazioni, tra pony, junior, young rider, e senior. Ha partecipato a 2 Europei pony (2003/2004), a 2 Europei junior (2005/2006) e a 3 Europei young rider (2007/2008/2009). Ancora young rider ha composto la squadra senior dello CSIO di Praga (Repubblica Ceca 2007) e dello CSIO di Atene (Grecia, 2008 e 2009). Anagraficamente entrata a far parte del mondo senior, ha partecipato a 2 Nations Cup: lo CSIO di Sofia (Bulgaria, 2010) e di Copenhagen (Danimarca, 2011). E adesso si prepara ad affrontare lo CSIO di Linz con Vumpaci VD Zuuthoeve, castrone belga 14enne (Joyrider X Lumpaci), sotto la sua sella dal 2005.
I cavalli della sua scuderia sono: Villeneuve D (10 anni), Pomme D’If Guldenboom (9 anni) e, ovviamente, Vumpaci, la star. “Nutro un grande amore per questo cavallo – spiega il primo aviere – non mi dividerò mai dai lui. Resterà a far la vecchiaia da me. E’ un cavallo molto intelligente e di gran compagnia. Da qualche anno non ho neanche più bisogno di lunghine per pulirlo, sellarlo e tosarlo: lui resta fermo accanto a me, o al mio groom. In gara è un vero combattente, anche se ho dovuto lavorare molto sulla sua paura nei confronti dei cavalli che incrociava in campo prova. Mi ha fatto cadere più volte! Ora, fortunatamente, gli è un po’ passata”.
Tra i cavalieri italiani, ammira “Juan Carlos Garcia e Claudio Minardi. Quest’ultimo, sfortunatamente, non ha cavalli alla sua altezza. E’ un peccato perché è un grande cavaliere”.
All’estero, invece, “getto un occhio su tutti coloro che sono al livello top. Sarebbe difficile sceglierne uno. La mia ammirazione va agli outsider: Angelica Augustsson e Michael Van der Vleuten”.
Riguardo ai cavalli, oltre a Vumpaci, cita Barri’s Beauty, un pony fantastico che mi è rimasto nel cuore”, e se avesse libertà di scelta, nel supermercato dell’olimpo del salto, monterebbe volentieri “Itot du Chateax. E’ il primo nome che mi viene in mente. Detto questo – incalza sorridendo la Zorzetto – a quei livelli sono talmente ben montati che risulta difficile capire quale sia più adatto a me”.
Sul “progetto Scuderie” la sua dichiarazione è limpida: “La svolta è già cominciata. Il progetto federale ha fatto venire voglia di rifiorire, di vincere, di costruire un vertice solido, di nutrire speranze sul futuro, cercando buoni cavalli, e, nell’immediato presente, di tornare in Top League. Più che fame di successo, ha stimolato la fame di sport vero. Io sono personalmente motivata e per questo, oltre alla FISE, ringrazio l’Aeronautica e miei genitori”.

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