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Roma 2020: viaggio a Tor di Quinto, nel cuore dello sport
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- 16 Gennaio 2012

(s.p.) C’è il Tevere a un passo, il fiume di Roma che – forse – sarà di nuovo attraversabile anche in quel tratto, subito dopo ponte Milvio, grazie al ripristino del ponte Bailey che è un pezzo di storia di Roma Nord. C’è lo stadio Olimpico, con tutti gli impianti del Foro, appena più su. E ci sono decine e decine di altre strutture sportive: campi di calcio, di tennis, di atletica, piscine, palestre. E la pista ciclabile. E il poligono di tiro. E il centro dei Lancieri di Montebello, con l’ippodromo e le attrezzature che hanno visto nascere l’equitazione italiana.
E’ Tor di Quinto, è il cuore dello sport romano, il paradiso di chiunque ami le discipline più legate alla cultura della città, se non del Paese: il calcio, certo, ma anche il ciclismo, il podismo, il nuoto. E, ovviamente, gli sport equestri. Un’area particolare, disseminata di impianti e di storia, che potrebbe vivere un ulteriore strepitoso rilancio se l’Italia dovesse vincere, di qui a poco più di un anno, la delicatissima sfida per l’assegnazione dei Giochi Olimpici del 2020. Sarebbe con ogni probabilità proprio qui, a un passo dal magnifico impianto dei Lancieri, che nascerebbe il villaggio destinato a ospitare atleti e giornalisti per il grande evento olimpico.
“Il Messaggero” di ieri, domenica 15 gennaio, nelle sue pagine di cronaca ha dedicato a quest’angolo francamente unico della capitale un bellissimo articolo a firma Francesco Persili. E’ intitolato “Tor di Quinto, dove tutto scorre” e vale davvero la pena di leggerlo. Lo riproponiamo volentieri agli appassionati di equitazione che non avessero potuto farlo.
Leggi QUI l’articolo de “Il Messaggero”