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SALTO OSTACOLI: Jumping Verona. Tripletta azzurra in apertura
Vince Moneta davanti a Arioldi e Previtali

Apre nel segno dell’Italia la tappa della ‘Longines FEI World Cup™’, il più importante circuito internazionale d’equitazione indoor, ospitato per il quattordicesimo anno consecutivo a Fieracavalli di Verona.

In vetta alla classifica del ‘Premio Carnia – Welcome’, categoria contro il tempo con cui si è aperta la tre giorni di salto ostacoli scaligera, si sono collocati tre binomi azzurri. Al primo posto Luca Maria Moneta e il castrone di 17 anni Jesus de la Commune, autori di un percorso senza penalità e chiuso con un tempo di 56.05 secondi rivelatosi impossibile da abbassare per i 46 cavalieri scesi in campo nel Pala BMW. Alle sue spalle Roberto Arioldi, secondo in sella a Loro Piana Viper (59.47), seguito dal giovane Roberto Previtali, terzo su Quadrige du Don (62.01).

A interrompere la successione degli atleti di casa, ci ha pensato  Katharina Offell, quarta insieme al suo Charlie (63.52). A pochi centesimi dall’amazzone che gareggia per l’ucraina ancora un azzurro all’esordio assoluto in World Cup: il giovanissimo (19 anni appena compiuti) Andrea Campagnaro. Andrea, nato proprio a Verona, ha festeggiato il suo primo percorso tra i grandi del salto ostacoli indoor, con una quinta piazza raggiunta con Antartica Ter Doorn (63.76), cavalla con cui nel 2014 ha ottenuto il secondo posto nel Campionato d’Italia young riders.

“Non sono felice di più!”, ha esclamato a fine gara Luca Maria Moneta, che chiude la prima competizione di Jumping Verona 2014 con un primo posto mantenuto fina dall’inizio della gara (è stato infatti il decimo a scendere in campo). “Se penso che quando ho cominciato a montare Jesus pensavo fosse molto potente ma poco veloce... poi ho scoperto le sue potenzialità a Linz, in Austria, durante una tappa di coppa delle Nazioni, e da lì è stato un crescendo, abbiamo imparato insieme! Entro in campo per dare il mio meglio per lui e lui fa lo stesso per me, sempre”.

Arriva una grandissima soddisfazione anche per l’azzurro di casa: Andrea Campagnaro: “Il momento peggiore è quando sei il secondo cavallo in campo e aspetti, poi mi basta iniziare a galoppare e tutto il resto scompare! Il campo prova è stato emozionante, ho avuto paura che i “big” mi sgridassero, la mia cavalla si scalda sempre molto, invece piano piano ci siamo rilassati e il “timore reverenziale” è scomparso. Domani c’è un’altra sfida, il piccolo Gran Premio, sono qui per fare del mio meglio!”

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