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SALTO OSTACOLI: Progetto Giovani. Adesso le finali a Verona
Si è conclusa a Busto Arsizio la semifinale dell’evento di interesse federale

Si è conclusa, domenica 29 settembre, a Busto Arsizio (Va) sui campi dell’ Etrea Asd la semifinale del Progetto Giovani, che ha fatto registrare un successo non solo organizzativo, ma anche sportivo. Nato quest’anno per consentire di “rispolverare” e modulare i concetti relativi alla formazione dei giovani cavalieri, il Progetto Giovani ha avuto come finalità sportiva quella di basare i contenuti dell’apprendimento sulla corretta tecnica equestre, al fine di uniformare lo stile di equitazione fin dalla giovane età e di consentire a istruttori e tecnici di impartire gli insegnamenti in modo univoco percorrendo un’unica strada di preparazione. E’ stato proposto con questo obiettivo dal Dipartimento Salto ostacoli il Progetto Giovani 2013. Un circuito che ha visto una prima fase nelle regioni e la successiva fase nazionale con la semifinale di Busto Arsizio che ha visto la partecipazione del miglior 25% dei binomi qualificatisi dopo la fase regionale. Proprio l’appuntamento di Busto Arsizio ha permesso ai migliori cavalieri e amazzoni di staccare un biglietto per la finale in programma a Verona (7/8 novembre) in occasione di Fieracavalli, appuntamento al quale prenderanno parte 77 binomi individuati tra i primi classificati nei 4 livelli previsti dal regolamento per le categorie Pony, Children, Junior: Livello 1(h. 105); Livello 2 (Brevetti h. 115); Livello 2 (1° grado 115) e Livello 3 (h. 125).

Sono soddisfatti di quanto visto a Busto Arsizio anche i tecnici del Dipartimento salto ostacoli Hans Horn, responsabile del settore senior, Gianluca Bormioli, tecnico giovanile e pony e Gianluca Palmizi, responsabile del settore cavalli giovani, che proprio a Busto Arsizio hanno ricoperto il ruolo di giudici di stile.
“E’ un progetto molto interessante – ha dichiarato Horn -. Ho visto binomi in gamba che montano molto bene. Credo che questa formula possa far parte di una svolta per ciò che riguarda la tecnica dei giovani, che imparano a montare con un determinato assetto, con uno stile e una disciplina che devono far parte oggi della cultura del cavallo. Sono curioso di vederli durante la finale di Verona”.

Dello stesso avviso è Gianluca Palmizi. “Mentre tra i brevetti ho notato qualcuno più preparato e qualche altro meno – ha detto Palmizi -, fra i ragazzi con il primo grado ho visto un livello molto interessante. Nelle categorie più grosse, infatti, si sono dati veramente battaglia ed è stato più difficile anche per noi giudicare visto il livello davvero buono. E’ la prima volta che giudico questo tipo di categorie e mi è piaciuto molto il tipo di lavoro che devono svolgere non solo gli istruttori, ma anche i ragazzi. Mi auguro che per il prossimo anno tutte le regioni aderiscano a questo tipo di manifestazione. Trovo che la tipologia di gara sia utile per montare bene a cavallo. Spesso grazie a cavalli qualitativi – ha concluso Palmizi – nel nostro sport si saltano alcuni passaggi, ma nell’equitazione, come in qualsiasi altro sport, è importante conoscere i “fondamentali” e quella del Progetto Giovani è risultata un’ottima palestra”.

“E’ stata una gara bellissima – ha detto Gianluca Bormioli – che non ha tradito le aspettative di noi che abbiamo giudicato e che senz’altro porterà a una crescita tecnica. Lo scopo di queste gare è quello di vedere i miglioramenti e correggere strada facendo e credo che sia molto utile anche per degli istruttori, che lavorano tutti i giorni con i propri ragazzi. Purtroppo sono mancate alcune regioni. Molti hanno montato bene, altri meno e credo che ancora non tutti abbiano capito a fondo l’utilità di questa tipologia di gara. Spero che la Federazione inserisca questo percorso come obbligatorio per il passaggio di patente, perché sono convinto che sia questa la svolta, se vogliamo migliorare dal punto di vista tecnico. Credo che sia la vera strada per dare risalto ai ragazzi che meritano. Sono convinto, infatti, – ha concluso Bormioli – che sia più difficile vincere una gara del genere, piuttosto che una prova magari più alta in cui il cavallo, anche montato male, può fare zero. In questa tipologia di tracciati, invece, si vincono le gare solo se si monta bene e se monti male non prendi i punti previsti”.


Classifiche Semifinale e qualificati finale di Verona

Classifica Liv 2 B Children


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