(s.p.) Tutto il salto ostacoli secondo FISE. Il “Progetto scuderie” presentato ufficialmente dal presidente Andrea Paulgross nell’incontro con i media del 29 novembre al Foro Italico, e ormai entrato nella fase operativa, è stato oggetto di diversi approfondimenti da parte della stampa specializzata e non solo. Particolarmente accurato quello pubblicato da “Cavallo Magazine” – per la precisione nelle pagine dell’allegato “Cavallo Sport” – nel primo numero del 2012. Con la firma di Umberto Martuscelli, il progetto di rilancio del salto di vertice viene esaminato punto per punto e inserito all’interno di un’articolata analisi delle nuove prospettive dell’attività equestre in Italia. Dopo un accenno alla riforma dello statuto FISE poi effettivamente votata dall’assemblea federale il 19 dicembre (quando questo numero di “Cavallo Magazine” era già in stampa), viene presa in esame la nuova realtà determinata dalla sentenza dell’Antitrust, che ha ribadito il diritto della federazione a svolgere un ruolo preminente nell’organizzazione e nella gestione delle discipline riconosciute dalla FEI. Poi, il servizio entra maggiormente nello specifico: si parla appunto di cavallo-atleta, di allevatori, di scuderie, di obiettivi agonistici. Quattro pagine fitte, tutte da leggere. Al pari delle altre, che spalancano finestre di grande interesse su temi come quelli legati al redditometro (altro terreno sul quale la FISE si è impegnata con grande efficacia), su grandi inchieste (lo scandalo degli stalloni inviati al macello a Ferrara), su personaggi celebri colpiti dal virus del cavallo (il regista Giovanni Veronesi), sulle figure tra sport e glamour incarnate dalle amazzoni italiane (a quest’argomento è dedicata la copertina della rivista), sul bellissimo reportage sui cavalli della Mongolia.