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SALUZZO SPANOAntonio Spano diciassettesimo, e Ginevra Saluzzo Madafferi ventesima. Si chiude così il Campionato Europeo di Riesenbeck per i due Children azzurri, unici ad aver guadagnato l’accesso ad una delle finali individuali in questo Europeo, riservate ai migliori trenta binomi di ciascuna delle tre categorie.

 

Oggi entrambi si sono confrontati con i pari età in una gara a due manche impegnativa, e tornano a casa con due piazzamenti nella ‘top 20’, oltre che con qualche rammarico.

 

Antonio Spano con Mexicano VDL ha infatti chiuso con nove penalità (1+0+0+4/4) commettendo un errore per ciascuna delle due manche della prova finale. Ai fini della classifica del campionato, Spano ha soprattutto pagato caro le quattro penalità commesse sull’ultimo ostacolo del secondo percorso, ed ha perso posizioni rispetto al nono posto con il quale si è presentato alla finale. Aver affrontato una finale per il 14enne giovane cavaliere pugliese rappresenta comunque un risultato da non sottovalutare considerati i 93 binomi children al via.

 

In ventesima posizione si è invece classificata Ginevra Saluzzo Madafferi con Kamille van de Eenhoorn che ha saputo guadagnare quattro posizioni rispetto al 24° posto con cui è entrata in finale. Oggi, dopo il netto della prima manche l’azzurrina ha commesso un errore chiudendo così il suo campionato con un totale di 12 penalità (0+0+8+0/4). Tredici anni compiuti a febbraio, Ginevra può però ritenersi soddisfatta di questo che è stato in assoluto il suo primo campionato d’Europa. Ma anche per lei nelle classifica finale hanno pesato i due errori nella seconda Team Competition.

 

Un bilancio sull’Europeo di Riesenbeck lo traccia Marco Bergomi, Team Manager del Settore Giovanile e Capo Equipe.

“Per l’Italia dei giovani questo Europeo di chiude con del rammarico, specialmente per le prestazioni degli Junior e degli Young Rider che non sono state quelle che ci aspettavamo. Fin dall’inizio di questa stagione la Federazione ha infatti investito molto sulla preparazione dei binomi proprio in vista di questi campionati europei giovanili. In particolare per gli Young Rider è stata programmata la partecipazione a diversi CSI a 3 Stelle e 4 stelle, a Piazza di Siena nello CSIO e nel CSI-U25 ed anche in uno CSIO senior della EEF in cui è stata schierata una squadra composta interamente da Young Riders, proprio per permettere loro di entrare nella routine su percorsi del livello di quello che poi hanno trovato agli Europei. Lo stesso è stato fatto per Junior e Children, con una stagione impostata su concorsi di visione su tutto il territorio, Test Event e CSIO Giovanili nei quali abbiamo schierato squadre composte da binomi con un diverso bagaglio di esperienza, alternandoli e programmando per ciascuno di loro un percorso personalizzato per arrivare con i cavalli in forma al campionato d'Europa, per il quale sono stati così convocati dal Selezionatore i migliori binomi Young Riders, Junior e Children a disposizione. A fronte di una programmazione così articolata da parte della Federazione e dell’intenso lavoro svolto dallo staff tecnico federale ci si aspettava quindi di più. Quando si gareggia al massimo livello la differenza tra un buon risultato e una prestazione deludente la fa la capacità di rimanere concentrati per non sbagliare e quando ciò non accade bisogna analizzare le cause e ricominciare subito a lavorare sui punti deboli per migliorarsi. Ma non dobbiamo dimenticare che si tratta di atleti giovani, all’inizio della loro carriera e che probabilmente hanno anche sentito la pressione di affrontare una gara importante, di confrontarsi con i migliori binomi del settore giovanile di tutta Europa su percorsi al massimo delle difficoltà tecniche consentite. Da considerare anche il fatto che tra gli junior avevamo un ragazzo di 15 anni al suo primo anno in questa categoria, e due ragazze sedicenni che quindi avranno altre possibilità per dimostrare il loro valore in futuro. Riguardo ai Children, invece, la era squadra composta per la maggior parte da binomi senza una grandissima esperienza a questo livello, quindi la qualifica per la finale delle migliori dieci squadre e il sesto posto conclusivo rappresenta un risultato più che dignitoso, anche se le belle prime due prove ci avevano fatto un po’ sognare. Analisi tecnica e risultati a parte, la cosa più importante con la quale torniamo da Riesenbeck è la convinzione che tutti i ragazzi faranno tesoro di questa esperienza. Un’esperienza di grande arricchimento personale che darà loro la carica per ricominciare subito, da domani, a lavorare con motivazione per migliorarsi ancora.”

 




(Nella foto Ginevra Saluzzo Madafferi e Antonio Spano) 

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