L’ultima edizione della “10 Giorni Equestre” di Predazzo, evento nazionale e internazionale come sempre dall’alto profilo agonistico, arrivato alla 36.ma edizione, ha visto il suo lungo percorso di gare chiudersi con il 17.mo Derby, la prova simbolo, la più suggestiva della manifestazione che da fine giugno all’8 luglio ha portato in Val di Fiemme oltre 750 binomi in rappresentanza di 10 nazioni. 

Un bilancio positivo, come ha spiegato il presidente del comitato organizzatore, Renato Dellagiacoma: “Siamo complessivamente soddisfatti. Siamo sempre molto sensibili alle richieste che ci arrivano dai nostri ospiti e da tutte le persone che lavorano per rendere la 10 Giorni un avvenimento di alto livello. Quest’anno, grazie all’intervento del Comune di Predazzo, abbiamo trovato una nuova e più funzionale collocazione per la giuria, abbiamo apportato delle migliorie al campo prova e abbiamo sistemato il piazzale delle scuderie, un’opera della quale beneficeranno i nostri concorrenti, ma anche l’intera popolazione di Predazzo”.

Il futuro? Da Predazzo garantiscono che “la 10 Giorni Equestre continuerà sicuramente a proporre il suo appuntamento. E questa, visti il momento complicato facile e i costi gestionali sempre impegnativi, è già una buona notizia. Poi se la situazione economica tornerà a essere più florida siamo pronti per migliorare ulteriormente la manifestazione. Le idee ci sono, vedremo di attuarle in collaborazione con la FISE. Si potrebbero ad esempio abbinare altre tipologie di gare, come quelle riservate ai pony, richiamando tanti giovani da tutta Italia. Per il concorso internazionale, cercheremo di sviluppare un progetto promozionale per i centri ippici stranieri».

Intanto, il centro ippico Le Fontanelle si conferma una meta sempre molto apprezzata dai cavalieri e dalle amazzoni: “I concorrenti apprezzano Predazzo, apprezzano la nostra organizzazione e tutto ciò che possiamo offrire a loro e ai cavalli. Le adesioni sono state significative, a testimonianza di quanto la 10 Giorni Equestre sia ormai un evento sempre più consolidato e sia diventato un punto di riferimento per numerosi binomi”.