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GPRolex 2019 Bluman PhSimoneFerraro CONII primi tre del ranking mondiale - Steve Guerdat, Daniel Deusser e Martin Fuchs - e ben sei cavalieri della ‘top ten’.

Questo è solo un assaggio dello spettacolare cast dell’88ª edizione dello CSIO di Roma in programma  a Piazza di Siena dal 26 al 30 maggio.

 

Steve Guerdat, campione olimpico 2012, tre volte vincitore della World Cup e leader del ranking mondiale negli ultimi due anni, si presenta a Roma in forma eccellente. Con una brillante performance il campione svizzero lo scorso weekend ha infatti vinto a St. Tropez il Gran Premio del primo CSI5* del 2021 disputato all’aperto. Un successo che si aggiunge alla felicità per la nascita della figlia Ella, venuta alla luce appena cinque settimane fa.

Non certo da meno sono il tedesco Daniel Deusser, numero 2 del mondo anche lui reduce da un ‘filotto’ di vittorie impressionante ad inizio stagione (tre Gran Premi vinti e uno chiuso al secondo posto in un mese a Wellington), e lo svizzero Martin Fuchs, numero 3 del ranking e campione europeo in carica.

Questi tre assi punteranno sicuramente al Rolex Gran Premio Roma di domenica 30 maggio dotato di 400.000 mila euro di montepremi.

 

Diciotto le bandiere che sventolano in questa edizione di Piazza di Siena, e ben dodici quelle delle squadre che partecipano alla Coppa delle Nazioni Intesa Sanpaolo di venerdì 28 maggio: Belgio, Brasile, Repubblica Ceca, Egitto, Francia, Germania, Italia, Irlanda, Giappone, Messico, Stati Uniti, Svezia.

La squadra dell’Italia è tra le più attese anche grazie alle due vittorie consecutive nel 2017 e nel 2018. A cercare una nuova vittoria sarà la squadra formata da Giulia Martinengo Marquet, Luca Marziani, Riccardo Pisani ed Emanuele Gaudiano.

A vincere nel 2019 è stata invece la Svezia che quest’anno schiera un team composto da Rolf Goran Bengtsson, Douglas Lindelow, Angelie von Essen e Angelica Augustsson Zanotelli, con il chiaro obbiettivo di puntare al secondo successo di fila.

Anche la Francia può contare su una squadra consistente formata da Mathieu Billot, Marc Dilasser, Penelope Leprevost e Kevin Staut, mentre la Germania si affida ad un quartetto altrettanto solido con il già ricordato Daniel Deusser, Marcus Ehning, Patrick Stuhlmeyer e David Will.

Un altro team dalle serie credenziali per la vittoria della Coppa delle Nazioni Intesa Sanpaolo è quello degli Stati Uniti d’America. Gli USA arrivano con uno squadrone composto da Laura Kraut, Jessica Springsteen, McLain Ward e Kent Farrington, quest’ultimo attualmente numero 7 al mondo.

Meritevole di rispetto anche il Belgio con Jerome Guery, Olivier Philippaerts, Yves Vanderhasselt e Gregory Wathelet ed anche l’Irlanda guidata da Darragh Kenny (numero 10 del ranking mondiale).

 

Le nazioni al via quest’anno a Piazza di Siena rappresentano al meglio la filosofia del Comitato Organizzatore dell’evento romano composto da Federazione Italiana Sport Equestri con Sport e Salute e con il CONI.

La presenza dei team di Giappone, nazione ospitante della prossima Olimpiade, in gara a Roma con una squadra ufficiale dopo 21 anni di assenza, e Messico, a ben 53 anni dall’ultima partecipazione, vanno infatti viste nell’ottica dello spirito etico dei Giochi Olimpici che garantisce l’adesione di un largo numero di Paesi.

Lo stesso vale per la Repubblica Ceca (nazione emergente vincitrice tra l’altro in casa della Coppa delle Nazioni di Praga) che con la sua partecipazione riscrive la storia del concorso romano dopo che nel lontano 1930 un quartetto di cavalieri gareggiò per quella che allora era la Cecoslovacchia.

 

Il Brasile presenterà una squadra capitanata da Rodrigo Pessoa, campione olimpico nel 2004 mentre, con una medaglia d’oro a cinque cerchi tra i partenti a titolo individuale, Piazza di Siena è pronta a salutare l’olandese Jeroen Dubbeldam e il canadese Eric Lamaze, campioni olimpici rispettivamente nel 2000 e nel 2008, e il ricordato Steve Guerdat, campione olimpico 2012. Con loro il britannico Scott Brash, oro a squadre nel 2012 ed attualmente numero 8 del mondo.

McLain Ward ed Eric Lamaze (per due volte ciascuno), Rodrigo Pessoa e Lorenzo De Luca hanno già vinto il Gran Premio Roma, così come Daniel Bluman che nel 2019 ha scritto una pagina storica firmando la prima vittoria di Israele, nazione che si è così aggiunta al prestigioso albo d’oro del concorso che parte dal lontano 1926.

 

 

(Nella foto Daniel Bluman vincitore del Rolex Gran Premio Roma 2019 © Simone Ferraro/CONI)

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