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Squadra Italiana 2019Nella suggestiva location della Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea con le sue oltre 30 mila opere esposte di artisti di tutto il mondo, è stata presentata la squadra azzurra che da domani prende parte allo CSIO di Roma Piazza di Siena - Master fratelli d’Inzeo edizione numero 87.

 

A ricevere la delegazione italiana guidata dal presidente federale Marco Di Paola e dal c.t. Duccio Bartalucci, è stata la direttrice Cristiana Collu: “Nell’organizzare la visita della nazionale italiana di equitazione nella nostra Galleria, ho cercato di trovare un aggancio con la vostra disciplina. L’avrei potuto immaginare in una o più opere della nostra collezione che in qualche modo si rifacessero al cavallo, ma la cosa non mi convinceva e allora ho pensato a Carolina Saquel, oltre che cara amica conosciuta in Sardegna durante una mostra, apprezzatissima artista cilena. Ho ripensato alla sua ricerca video fotografica e al tema della polvere. E ho abbinato la polvere al cavallo, percependo una perfetta integrazione tra i due elementi. Carolina ha recepito quella che era la mia idea e ha accettato in maniera entusiastica”.

 

Carolina Saquel mostra un velo di emozione: “Polvere polvere polvere si rifà a una manifestazione che si svolge ogni anno a Sedilo, in Sardegna dove centinaia di cavalli, montati dai loro cavalieri corrono attorno alla Chiesa di san Costantino per commemorarne la memoria. Il mio intento è stato di catturare l’interazione dei corpi in velocità dalle gambe dei cavalieri alle schiene dei cavalli, ai muscoli, allo sforzo fino alla polvere alzata dalle zampe dell’animale”.      

 

Marco Di Paola: “Oggi siamo in questo tempio della cultura a testimonianza della nostra volontà di coinvolgere nell’evento di Piazza di Siena, sempre più la nostra città. Penso anche che l’arte è molto vicina alla nostra disciplina che non fonda i suoi principi sulla forza fisica, come accade in altri sport, ma sull’abilità di cavallo e cavaliere e si rifà in certi atteggiamenti a delle vere e proprie forme artistiche”.

 

Duccio Bartalucci: “Personalmente, ancora pochi giorni fa mi ero visto molto lontano da qui… Sono stato operato per un tumore alla prostata, normalmente per questo tipo di interventi dopo cinque giorni ti mandano a casa e invece per complicazioni enormi sono rimasto quasi tre settimane all’Istituto Clinico Humanitas, a Milano. Lo sport insegna però a lottare, la vita va combattuta tutti i giorni: ci tenevo a essere regolarmente a Piazza di Siena, per me era un motivo di orgoglio, e adesso eccomi qui, pronto a questo appuntamento”.

 

Dopo un caloroso applauso da parte soprattutto dei nostri cavalieri, il c.t. ha poi spiegato la scelta del quartetto azzurro che sarà formato da Luca MarzianiRiccardo PisaniLorenzo De Luca Lucia Le Jeune Vizzini, con Bruno Chimirri come riserva e la rinuncia a Emanuele Gaudiano: “È da una vita che sono tra i cavalli e dico sempre, quello che oggi è valido, domani chissà… Ho fatto le necessarie valutazioni, dopo aver visionato le prestazioni recenti di cavalli e cavalieri. Lucia è tornata a gareggiare su ottimi livelli, ha un cavallo di grande qualità come Filou, e allora eccola a fianco degli altri tre. Abbiamo una squadra fortissima, non accade dal 1976 di conquistare tre Coppe di fila, ma la storia insegna che questo, appunto, è già successo e che quindi è possibile ripetersi”.

 

Riccardo Pisani è felice come una pasqua: “Mentirei se dicessi che non pensavo a questa convocazione. Dopo la vittoria sfuggita di un nulla a Barcellona nella finale del circuito FEI delle Coppe delle Nazioni, ho impostato la preparazione invernale per arrivare in condizione a Piazza di Siena e conquistarmi un posto in squadra. Barcellona era andata male per un pelo ma ero convinto che non fosse tutto da buttare quel quartetto. E’ una bella responsabilità dopo che i miei compagni sono stati eccezionali negli ultimi due anni, ma non avverto la pressione. Sono sereno perché Chaclot mi sta dando ottime sensazioni. L’ultima volta che ho saltato a Piazza di Siena è stato nel 2015 quindi per me è un battesimo su questa nuova erba. E poi Roma per me ha un sapore tutto particolare. Su questo ovale durante una Coppa delle Regioni ho conosciuto quella ragazza che poi sarebbe diventata mia moglie. Un motivo in più per vincere”.

 

Lucia Le Jeune Vizzini domenica scorsa era al lavoro con dei cavalli nella sua scuderia di Belgio, quando il telefono ha squillato: “Essere in squadra è una cosa pazzesca. Il c.t. Duccio Bartalucci mi ha chiamato domenica scorsa dicendomi che stava pensando a dei cambiamenti per la squadra e di tenermi pronta. Gli ho risposto “sono già pronta”. Sostituire Bruno Chimirri e Emanuele Gaudiano non è uno scherzo. E inoltre mettiamoci che l’Italia ha vinto le ultime due edizioni della Coppa delle Nazioni e lo scorso anno Giulia Martinengo ha fatto benissimo. Ma non tremo, mi piacciono le sfide e soprattutto mi piacciono le gare che durano due o tre ore. So mantenere bene la concentrazione  e dominare le pressioni durante una competizione”.

 

Roberto Arioldi ex c.t. della nazionale fino al 2017, in questa edizione nella veste di cavaliere, tra i veterani della pattuglia azzurra la mette sull’ironico: “Alcuni in questi giorni mi ricordano che a Piazza di Siena ho ottenuto le mie prime due vittorie nel 1979 ma sapete, la memoria comincia a perdere colpi e preferisco pensare solo alle vittorie che conquisterò nell’immediato futuro. No, a parte gli scherzi sono felice di essere ancora qui pronto a dare il mio contributo in esperienza”.

 

(Nella foto © FISE/Mario Grassia da sx Il Presidente DI Paola, inseme a Lucia Vizzini, aviere capo Luca Marziani, 1° aviere Lorenzo De Luca, Riccardo Pisani e il Ct Duccio Bartalucci)

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