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Bartalucci CTxFISE grassoIl selezionatore della nazionale illustra le sue scelte sulle convocazioni degli italiani all’87° CSIO di Roma Piazza di Siena

 

A poche ore dalla comunicazione ufficiale di tutti gli azzurri convocati per il prossimo CSIO di Roma – Piazza di Siena (vai alla news) in programma a Villa Borghese dal 23 al 26 maggio il Selezionatore della Nazionale italiana di salto ostacoli Duccio Bartalucci è intervenuto per spiegare le sue scelte. Ecco le sue parole.

 

“Lo scorso anno sin dall’inizio – ha detto Bartalucci - ho impostato il lavoro alla guida della Nazionale ripromettendomi di motivare ai ragazzi ogni scelta e decisione presa, giusta o sbagliata, non ha importanza, nella piena convinzione fosse la strada migliore per instaurare un clima positivo in tutto il movimento di vertice e per coinvolgere sempre più, in un tifo sano e sempre crescente, addetti ai lavori e semplici appassionati. Quest’anno proseguirò su questa linea e con Piazza di Siena ormai alle porte, sapendo quanto tutti tengano a prendervi parte, ritengo doveroso render pubbliche le valutazioni fatte in seno alle convocazioni. Prima, però, funzionale all’intero discorso, occorre una premessa.

Con Marco Porro (Selezionatore e capo equipe seconda fascia ndr.) – ha aggiunto il Ct azzurro - abbiamo monitorato in questi mesi una rosa molto ampia di binomi, con l’intenzione e l’obiettivo di presentare sempre un’Italia competitiva, in grado di imporsi ovunque ma dovendo, per forza di cose, tenere in debita considerazione le date ravvicinate con Piazza di Siena e le distanze degli CSIO di Drammen, Uggerhalne e Lisbona.

 

Molti tra i binomi che prenderanno parte a queste trasferte, avevano tutte le carte in regola per scendere in campo anche a Roma, ma in un quadro di strategia generale volto a far crescere e maturare alcuni di loro, possibilmente vincendo, sono state fatte scelte diverse.

Venendo a ‪Piazza di Siena, per difendere la Coppa conquistata lo scorso anno, ho deciso di puntare sul quartetto (Lorenzo De Luca, Bruno Chimirri, Luca Marziani e Riccardo Pisani) che ha sfiorato la clamorosa vittoria nella finale della Divisione 1 a Barcellona.

 

Emanuele Gaudiano, che sarà il quinto, si è reso disponibile con grande spirito di squadra e voglio fargli i complimenti. Lui e Chalou, ancora in rodaggio dopo la lunga stagione indoor vissuta da protagonisti in giro per il mondo, li vedrete in Coppa a San Gallo la settimana successiva, dove saremo impegnati nella prima tappa stagionale della nostra Divisione 1 e dove sarà fondamentale partire con il piede giusto.

 

Relativamente ai binomi convocati a titolo individuale – ha continuato Bartalucci - mi aspetto grandi cose dalle nostre due ragazze. Lucia Le Jeune - al rientro nel concorso di casa sette anni dopo l’ultima volta - in sella al poderoso Filou de Mouze ha già dimostrato nei mesi scorsi, e in gare di alto profilo, di aver raggiunto un livello tecnico eccellente: anche lei, come Emanuele, sarà in Coppa a San Gallo. Giulia Martinengo Marquet ha trovato in Elzas un soggetto dal grande potenziale, dal miglioramento costante e sono sotto mia stretta osservazione. Se confermano quanto di buono fatto vedere nel periodo di avvicinamento a Roma, andranno anche loro a San Gallo.

 

Filippo Codecasa e Paolo Adorno, con il podio ai recenti Campionati Italiani, si sono conquistati il posto sul campo e non per caso: meritano l’attenzione di tutti, se la sono guadagnata e l’avranno.

 

Più volte in Prima Squadra lo scorso anno e ormai una garanzia per il sottoscritto, Michael Cristofoletti e Belony, Paolo Paini e Ottava Meraviglia di Ca’ San Giorgio, Massimo Grossato e Lazzaro delle Schiave: tutti e tre sono in ottima condizione, e tutti e tre rappresentano una risorsa che tornerà utile alla Nazionale nell’arco di una stagione lunga e impegnativa.

Piergiorgio Bucci, Emilio Bicocchi e Gianni Govoni sono cavalieri di grande esperienza internazionale, sempre competitivi, abituati alla pressione e, in un concorso come Piazza di Siena, ho bisogno di gente capace di gestirla, di tramutarla in un valore aggiunto. In vittorie, possibilmente.

Claudio Minardi – ha commentato ancora il Selezionatore azzurro - manca da qualche anno dai grandi palcoscenici ma ha saputo riproporsi quest’anno con un grande Campionato d’Italia chiuso al quarto posto e questa convocazione vuole essere nei suoi confronti un premio e al tempo stesso un incentivo ad impegnarsi sempre più per ritornare ai livelli dei primi anni duemila.

 

Roberto Arioldi e Filippo Moyersoen sono due campionissimi che si sono guadagnati la convocazione inanellando fior di vittorie e piazzamenti in questo inizio di stagione. La loro presenza a Roma, oltre a farmi immensamente piacere per le centinaia di concorsi condivisi in oltre quarant’anni di attività, la considero un inno allo sport e un regalo di valore inestimabile per tutti i giovani cavalieri che troppo poco sanno e purtroppo ancora meno hanno visto, di questi due cavalieri fenomenali che hanno scritto pagine di storia dell’equitazione azzurra.

 

Un discorso a parte merita Alberto Zorzi.

Lui è un fuoriclasse universalmente riconosciuto tra i migliori interpreti di questo sport e, anche in una fase più incentrata sulla crescita tecnica dei suoi cavalli che sui risultati, resta un patrimonio della Nazionale e presto tornerà ad esserne un rinforzo. Come tale, va sostenuto; e farlo, è compito mio.

 

In tutte le edizioni precedenti, i cinque posti senza Gran Premio erano destinati in parte a giovani cavalieri italiani di prospettiva e in parte a giovani stranieri di medesima condizione. 

Quest’anno la FEI ha preteso che fossero attribuite tutte e cinque a cavalieri italiani, una decisione non supportata da alcuna regola scritta, in aperto contrasto con quanto applicato negli anni passati, della quale abbiamo preso atto e che va solo a penalizzare i giovani stranieri.

Con Stefano Scaccabarozzi (Selezionatore settore giovanile ndr.) abbiamo concordato la convocazione di uno Junior: Giacomo Casadei e di uno Young Rider: Guido Franchi; entrambi giovani di indiscusso talento al quale ho aggiunto Filippo Marco Bologni, Under 25 sempre molto competitivo e costantemente ai vertici delle classifiche.

 

Ad ogni modo, grazie alla FEI e alle sue scelte incomprensibili, mi sono ritrovato in mano due carte in più e ho deciso di affidarmi all’esperienza di Luca Moneta e di Natale Chiaudani, cavalieri che non hanno bisogno di presentazioni, dal grande curriculum internazionale e in grado di scrivere il proprio nome in diverse categorie.

 

Resta da completare – ha concluso Duccio Bartalucci - il contingente dei 10 cavalieri ammessi alle gare dello Small Tour e della spettacolare Sei Barriere di sabato 25 maggio, ma per questi ultimi bisognerà attendere fino a lunedì, perché l’ultima gara di qualifica andrà in scena domani a La Macchiarella.

 

(Nella foto © Stefano Grasso/CTxFISE: Il Selezionatore Duccio Bartalucci)

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