Mondiali pentathlon moderno, grande occasione per i cavalli sardi
- Categoria: Salto ostacoli
- 30 Aprile 2012

(s.p.) E’ tutto pronto per l’evento – i Mondiali di pentathlon moderno – che Roma aspetta da trent’anni. Giovedì la presentazione ufficiale in Campidoglio, domenica il collaudo dei cavalli per la prova che ovviamente ci sta più a cuore, quella di equitazione, lunedì 7 maggio le staffette ad avviare la competizione che si chiuderà domenica 13.
Tanto per essere chiari parliamo, al di là della popolarità di questo tipo di gare presso il grande pubblico probabilmente attratto da altri sport, di una nobilissima disciplina. Così nobile, racconta la storia, da essere stata inventata addirittura dal barone seconda guerra mondiale, arrivò quinto.
Ebbene, il pentathlon torna a Roma, nella sua espressione agonistica più importante. Due le sedi di gara: lo storico ippodromo militare di Tor di Quinto, che ospiterà ovviamente le prove equestri, e l’impianto dell’Acquaniene di via della Moschea, dedicato alla scherma e al nuoto. Una manifestazione di grande rilievo, l’occasione per una vetrina di lusso per il cavallo sardo. Già: perché se nel 1982, l’anno dell’ultimo Mondiale “romano”, la Sardegna era stata rappresentata ai massimi livelli: l’oro della disciplina andò al grande Daniele Masala, di origini sarde, in questa edizione saranno protagonisti i cavalli della splendida isola. Come sempre, solo 20 minuti prima del via, dopo l’estrazione di rito, i cavalli verranno abbinati agli atleti impegnati in quella che viene considerata la prova-chiave della gara (il salto ostacoli è lo sport “centrale” del pentathlon, preceduto dalla scherma e dal nuoto e seguito dal tiro e dalla corsa), quella che fa spesso da ago della bilancia per scalare la classifica o per retrocedere definitivamente. Cavalli sardi, anglo arabi e sella italiani nati, allevati e preparati in Sardegna dai migliori specialisti del salto ostacoli.
Un’ottima occasione per l’allevamento sardo che, in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando, può trovare nel pentathlon un possibile sbocco di mercato: per morfologia e per attitudine, i cavalli isolani rispecchiano alla perfezione lo standard cercato per questo sport. I primi contatti tra la Sardegna e la FIPM (la Federazione italiana pentathlon moderno) sono partiti esattamente un anno fa: in vista della tappa di Coppa del Mondo che si è svolta a Sassari, i tecnici della federazione hanno contattato il cavaliere sardo Enrico Carcangiu per procurare i cavalli che sarebbero stati montati in quell’occasione. I risultati complessivi sono stati così importanti che, dovendo organizzare i Mondiali, la FIPM non ha avuto il minimo dubbio su quali cavalli cercare e a chi affidarne l’individuazione. Così l’oristanese Carcangiu è diventato il referente della FIPM e si è messo subito all’opera per selezionare i migliori soggetti da portare a Roma. Soggetti che arrivano da diversi allevamenti e scuderie sarde e che posseggono appunto le caratteristiche che un cavallo da pentathlon richiede.
Una collaborazione decisamente importante, quella che si sta sviluppando tra la Sardegna e il pentathlon moderno, specie considerando che i Mondiali di Roma costituiscono l’ultima selezione per le Olimpiadi di Londra. Come dire che, nel giro di due mesi, gli atleti partecipanti avranno la possibilità di montare i cavalli sardi e, poi, quelli che avranno a disposizione per i Giochi. Se il loro parere dovesse essere positivo, per i cavalli dell’isola si aprirebbero prospettive di grande interesse.