ATTACCHI: AI MONDIALI, GERMANIA PIGLIATUTTO
- Categoria: Attacchi
- 17 Settembre 2012

L’Italia ha partecipato ai Mondiali solo come squadra. Il team era composto da Cristiano Cividini con Tangò (il binomio fu bronzo ai Mondiali singoli dei Pratoni del Vivaro, due anni fa), Luca Cassottana con Zefyrinus e Marco Perinotto con Brigadier; chef d’équipe è stata Mariangela Beverina, veterinario il dottor Giacomo Botticini. Per la cronaca, gli azzurri hanno chiuso al 16° posto (328,35 punti, a distanza siderale dal 257,85 della Germania), precedendo in classifica soltanto i team di Australia, Repubblica Ceca e Finlandia.
Splendida la location delle gare. Companhia das Lezirias, una magnifica area di foreste e campi verdi di fronte all’estuario del Tejo, a non molti chilometri da Lisbona, è stata ben felice di accogliere i 73 concorrenti di 20 nazioni che costituiscono l’élite mondiale della nobile disciplina degli attacchi. Nonostante il caldo ferragostano (fino a 40 gradi al secondo giorno di gare, quello riservato alla maratona), tutto ha funzionato a meraviglia, specie per quanto concerne la salute dei cavalli. Il percorso era stato disegnato da un grande specialista, l’americano Richard Niccoll.
Se l’avventura italiana si commenta da sé, malinconica quanto sorprendente è stata quella di Bartolomiej Kwiatek, che doveva difendere la medaglia d'argento vinta con Lokan ai Mondiali 2010 dei Pratoni, ha sfiorato l’oro ed è tornato a casa a mani vuote.
Ben diversa la performance di Christopher Dieker, formidabile sul fidatissimo 17.enne Elmor sin dall’esordio nel dressage. Il binomio marcia alla grande da sette anni, questo era per Dieker ed Elmor il terzo mondiale di fila, per molti versi il più bello.
I tedeschi nel complesso hanno fornito ancora una volta la prova tangibile della loro forza straripante nella gara a squadre. Il terzetto composto da Detlef Bohlmann, Christoph Dieker e Dieter Lauterbach ha preso il comando dopo il dressage e ha mantenuto questa posizione per tutte e tre le giornate di gara. I Paesi Bassi, secondi prima della prova dei coni, sono scesi al terzo posto, superati dalla Svizzera ma capaci di strappare il bronzo alla Polonia, bruciata dai quattro errori commessi da Kwiatek.
Queste le classifiche finali.
Individuale:
1. Christoph Dieker (Ger) 125,10
2. Michael Barbey (Sui) 131,87
3. Wilbrord van den Broek (Ned) 131,97
4. Bartolomiej Kwiatek (Pol) 134,94
5. Christiaan Provoost (Ned) 135,14
A squadre:
1. Germania 257,85
2. Svizzera 258,58
3. Paesi Bassi 264,59
4. Polonia 270,68
5. Gran Bretagna 270,94