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EXELL BOYD ARGENZIANOBoyd Exell ha azzeccato la sestina! Già primatista per vittorie ai Mondiali di attacchi, dopo essersi aggiudicato le ultime cinque edizioni (Lexington 2010, Riesenbeck 2012, Caen 2014, Breda 2016 e Tryon 2018), il 50enne australiano ha allungato la serie positiva conquistando il sesto oro consecutivo ai Pratoni del Vivaro.

Exell ha concluso in testa alla classifica con 156,06 punti negativi. L’argento è andato all’olandese Ijsbrand Chardon (159,82) e il bronzo al tedesco Michael Brauchle (163,89).

 

Per quanto riguarda la competizione a squadre, l’Olanda (313,93) si è aggiudicata l’oro, l’undicesimo assoluto e sesto nelle ultime sette edizioni, con Chardon sr, suo figlio Bram e Koos De Ronde. L’argento è stato appannaggio della Germania (327,45), con Brauchle, Mareike Harm e Georg von Stein, e il bronzo del Belgio (356,39), con Glenn Geerts, Dries Degrieck e Tom Stokmans.

 

Primo nel dressage e sesto nella maratona, Exell oggi è stato impeccabile tra i coni, rimediando solo 5,92 penalità sul tempo. L’australiano è entrato in campo sotto una fitta pioggia che tuttavia non ha condizionato il rendimento dei suoi cavalli (Celviro, Checkmate, Hero e Ivor). Sei ori mondiali consecutivi al collo, Exell ha confessato di aver avvertito un po’ di pressione, ma non propriamente quella che ci si sarebbe aspettata. «C’è un esercito dietro a ogni driver. Il nostro è uno sport di squadra in tutti i sensi, e la pressione che ho avvertito oggi è stata quella dei miei cavalli e di tutti coloro che erano qui con me. Il tracciato tra i coni sarebbe stato ancora più interessante se il terreno fosse stato un po’ meno insidioso a causa della pioggia. C’era pericolo di qualche scivolata... Durante il percorso ho avuto una piccola sbavatura che mi è costata qualche secondo ma ho pensato solo a rimanere calmo». Alla domanda di quali programmi avesse ora per la stagione agonistica, Exell ha fatto riferimento alla stagione indoor che per lui prenderà l’avvio con Lione. Non prima però di una bella e meritata vacanza.

 

Anche Chardon sr, quattro volte oro individuale ai Mondiali, ha concluso solo con penalità per il tempo (2,35) ed è riuscito a superare in classifica Brauchle, che invece ha fatto cadere una delle palline posizionate sui coni.

Il tracciato di 775 metri comprendeva 20 porte e un tempo ottimale di 194 secondi. Tra i 37 driver impegnati sul campo Posillipo, l’unico a fare percorso netto senza errori né penalità-tempo è stato Chardon jr, che quindi si è aggiudicato la gara di chiusura, da lui completata in 192”90. «Oggi è stata la mia giornata – ha dichiarato l’olandese – sono sceso in gara con il mio team migliore e ce l’abbiamo messa davvero tutta».

 

Luca Cassottana, unico italiano al via in questo mondiale, ha completato il percorso al 15º posto con 14,69 punti negativi (6 per aver fatto cadere due palline e 8,69 per il tempo), chiudendo al 25º posto nella classifica individuale (217,22 punti negativi).

«Per me è una scommessa vinta. Dopo essermi qualificato per i Mondiali al primo anno a tempo pieno nel tiro a quattro, l’obiettivo era quello di far bella figura e penso di esserci riuscito. Oggi era difficile restare nel tempo, ci sono state un paio di penalità tra i coni, ma la prestazione complessivamente è stata valida. Adesso i cavalli vanno a riposo e guarderò agli Europei del 2023: me ne è stato affidato uno nuovo, dal signor Giovida, che è un appassionato di attacchi. Si chiama Lander, è simile agli altri miei cavalli e lavorerò per integrarlo con loro».

 

 

Nella foto, Boyd Exell, campione del mondo per la sesta volta consecutiva ph. Massimo Argenziano

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