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Uno sguardo al futuro

La dimostrazione che il cavallo riconosce le persone con traumi mentali è vicina

 

Intorno agli anni '90 un gruppo di ricercatori dell'Università di Parma durante un esperimento sulle scimmie scoprì i così detti “neuroni specchio”, la base neurobiologica dell’empatia. Nel 2000 un gruppo di ricercatori (per es. Hunterb et al. 2000) iniziò a valutare l’empatia interspecifica tra l’uomo e gli animali. La FISE già nel 2005 ha iniziato a occuparsi dell’argomento e nel 2009, durante la visita di alcune scolaresche alla Fieracavalli di Verona, si era interessata all’argomento ed aveva dimostrato che bambini tra gli 11 ed i 12 anni, anche se mai stati a contatto con gli equidi, erano in grado di percepirne le emozioni (Tralli e colleghi, 2009). Nel 2014 Dalla Costa e colleghi, dell’Università di Milano, hanno codificato l’interpretazione delle espressioni facciali del cavallo (PlosOne 2014) e lo scorso anno Smith e colleghi hanno dimostrato che anche i cavalli sanno ben distinguere le espressioni emotive del volto degli uomini. E’ quindi con piacere che apprendiamo che in questi mesi è stato pubblicato un primo resoconto degli esperimenti condotti dalla Dottoressa Katrina Merkies (University of Guelph) improntati a capire se i cavalli siano in grado di percepire traumi psicologici di diversa natura vissuti dagli esseri umani, come ad esempio i disturbi causati da stress post traumatico (PTSD: Post Traumatic Stress Disorder). Il suddetto studio ha voluto trovare una risposta allo specifico quesito: possono i cavalli distinguere una persona “normale” da una persona traumatizzata o in stato di shock?

 

Nella pratica sono state analizzate le interazioni uomo-cavallo dal punto di vista degli animali, alternando 8 persone all’interno di un tondino con i diversi equidi a loro assegnati in modo casuale. Di queste 8 persone, 4 non soffrivano di disturbi o traumi ma erano state istruite a muoversi come le altre 4 persone che invece soffrivano di PTSD. Nell’ambito di questi due gruppi (di 4 persone ciascuno) 2 erano esperti di cavalli e 2 no, così da essere equamente distribuiti. Per gli scopi della ricerca, di ogni cavallo sono stati analizzati i seguenti parametri: salivazione, battito cardiaco, movimenti del corpo, la posizione di testa e orecchie e suoni e vocalizzazioni emesse. Si voleva infatti scoprire se i cavalli avessero risposto in maniera differente a seconda del diverso vissuto delle persone.

 

In presenza di un qualsiasi umano, rispetto al comportamento valutato quando erano da soli, i cavalli hanno tutti mostrato movimenti più lenti, riduzione delle vocalizzazioni, della masticazione a vuoto, della frequenza cardiaca e la testa era portata più basso. Tuttavia quest’ultima, in presenza delle persone traumatizzate (esperte o non esperte) era sempre posizionata un poco più in alto rispetto a quando erano con le persone non traumatizzate. Inoltre, quando tra le persone esperte di cavalli vi erano le traumatizzate (PTSD), i cavalli si avvicinavano più rapidamente, orientando le loro orecchie e stando loro più vicini. Viceversa, quando erano in presenza di persone inesperte i soggetti hanno mostrato un abbassamento della frequenza cardiaca, anche se gli umani mostravano un aumento della loro frequenza. Quest’ultimo dato lascerebbe intendere che i cavalli siano più attenti verso chi ha maggiore esperienza nel lavorare con loro, ma che però siano più rilassati se e quando insieme a persone più inesperte.

 

Anche se questa ricerca presenta un evidente limite dato dai pochi soggetti analizzati in ciascuna categoria (4 esperti, 2 con PTSD e 2 senza traumi, contro 4 non esperti, di cui 2 con PTSD e 2 senza traumi), ha il pregio di indicare una strada che appare essere fondamentale, non solo nelle Attività Assistite in ambito Equestre, ma in tutta la relazione uomo-cavallo: avere coscienza che il cavallo riconosce le emozioni umane. Ma del resto già gli studi sul cavallo “clever” Hans ce lo fecero sperare (si veda per es. P. Baragli e M. Pagliai 2017).

 

Inoltre possiamo dire con orgoglio che sempre di più ci si avvicina a comprovare in modo inequivocabile l’efficacia e l’importanza della “Pet-Therapy”. Questo anche perché forse l’uomo ha sempre più bisogno di un qualcuno –il cavallo nel nostro caso- che, al di là delle circostanze, non finga, non menta e che nel suo essere semplicemente “vero” possa rappresentare “il suo specchio”. Non solo un modo per capirsi, ma - ed è qui dimostrato - per essere compreso e “accettato” (i cavalli stavano più vicini alle persone affette da PTSD), andando oltre le dissimulazioni che i soggetti hanno adottato per comportarsi come le persone affette da PTSD.

 

 

Gli animali non mentono; e con loro è ancora più difficile riuscire a dissimulare. Per fortuna.

 

Dott.ssa Sofia De Simone

Dr. Gianluigi Giovagnoli

Dipartimenti Veterinario e Tutela del Cavallo  F.I.S.E.

 

Per approfondire

Study explores whether horses can sense mental trauma in humans, February 26, 2017

 

Baragli P e Pagliai M., “Cavalli allo specchio. Viaggio nella mente dei cavalli per conoscerli, addestrarli e gestirli in scuderia", Pisa University Press, 2017, pp. 256 (ISBN/EAN 978-886741-6998)

 

Giacomo Rizzolatti et al. Premotor cortex and the recognition of motor actions, Cognitive Brain Research, 1996, Vol.3 n.2, pag. 131-141

 

Hunterb E.A, Mendlc M.T, Lawrencea A.B, “The spontaneous qualitative assessment of behavioural expressions in pigs: first explorations of a novel methodology for integrative animal welfare measurement”, Appl. Anim. Behaviour Sci., Vol. 67, Issue 3, (3 April 2000), Pages 193-215

 

Merkies K. (University of Guelph), “Can horses distinguish between neurotypical and mentally traumatized humans?” Final report – Horses and Humans Research Foundation , 06.03. 2017

 

Pellegrino G, Fadiga L, Fogassi L, Gallese V, Rizzolatti G. “Understanding motor events: a neurophysiological study”, Exp. Brain Res., 1992, Vol. 91, pp. 176-180,

 

Smith AV; Proops L; Grounds K; Wathan J; McComb K; Functionally relevant responses to human facial expressions of emotion in the domestic horse (Equus caballus)”, 2016, Biol. Lett. 12: 20150907, pp. 4,

 

Tralli M; Stanzani F; Giovagnoli G; Cerino S; Bacci ML; “Donkey emotional expression: preliminary study about empathy giving origin to emotional relationship with able and disabled children”, In: Book of Abstracts of the 60th Annual Meeting of the European Association for the Animal Production. Barcellona 24-27 August 2009. Wageningen Pers, 2009, pag.431

 

 

foto ©Giulia Maran - “Uno sguardo al nostro futuro” - Argento al Premio HorsEmotions FISE - Categoria Junior Cinefotografico 2016

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