FIERACAVALLI 2012: PRIMI ARRIVI NELLE SCUDERIE
- Categoria: Salto ostacoli
- 06 Novembre 2012

Prende sempre più vita la 114.a edizione di Fieracavalli. Le scuderie, che accoglieranno complessivamente quasi 2500 esemplari, sono state inaugurate con l'ingresso dei cavalli di Sergio Alvarez Moya nel padiglione numero 7, quartier generale della Rolex FEI World Cup™. Quasi un segno di buon auspicio per l'appuntamento veronese del circuito, se si considera che il cavaliere spagnolo è il leader della classifica provvisoria dopo le prime tre tappe disputate (Oslo, Helsinky e Lione).
Con i compagni di gara di Moya, hanno viaggiato anche quelli dei suoi connazionali Manuel Anon e Pilar Lucrecia Cordon, quelli della svedese Malin Baryard, del già campione olimpico e del mondo brasiliano Rodrigo Pessoa e del fuoriclasse britannico Michael Whitaker.
Ai nastri di partenza della quarta tappa della Rolex FEI World Cup™ saranno impegnati tre dei primi quattro cavalieri attualmente in vetta alla classifica del circuito. Alvarez Moya (38 punti) cercherà a Fieracavalli di allargare ancora lo spazio che lo divide dai più diretti inseguitori in classifica: l’olandese Jeroen Dubbeldam e il francese Kevin Staut. Da seguire anche la prova del britannico William Funnell, attualmente sesto e soprattutto quella della “corazzata tedesca”, il formidabile team che metterà in campo 4 tra i primi 11 atleti del ranking mondiale: Christian Ahlmann (n° 3), Marcus Ehning (n° 7), Marco Kutscher (n° 9) e Ludger Beerbaum (n° 12). Da ricordare come l’agente del Corpo forestale Emanuele Gaudiano, a oggi, sia l’unico azzurro presente in classifica tra i top 20, con il 19° posto.
A Verona, come si sa, saranno undici i cavalieri azzurri: al fianco di Guardiano, Roberto Arioldi, Natale Chiaudani, i tre caporali dell’Esercito Simone Coata, Lucia Vizzini e Alberto Zorzi, Giovanni Consorti, Juan Carlos Garcia, Gianni Govoni, l’aviere scelto Luca Marziani, Luca Maria Moneta.
“Schiereremo tutti atleti che nella scorsa stagione hanno ben figurato all’estero e ottenuto buoni risultati in GP – il commento del capo équipe italiano, Stefano Scaccabarozzi – La World Cup è evento indoor e non tutti loro sono riusciti a svolgere un rodaggio agonistico adeguato per una competizione di questa difficoltà. Nelle prime tre tappe hanno saltato solo Gaudiano, Chiaudani, Consorti e Moneta. Purtroppo, per regolamento possiamo presentare nel circuito solo un binomio per concorso (diritto acquisito in quanto paese ospite di tappa) ed è molto difficile avere altri inviti. Così, vengono a mancare consuetudine e confidenza con i percorsi più impegnativi. In giro per l’Europa non ci sono altri concorsi indoor di questo livello a cui partecipare e questo crea un gap di preparazione e di abitudine alla gara nei confronti dei cavalieri di altre nazioni. I nostri scendono inevitabilmente in campo con grande pressione, devono fare tutto bene e in una sola gara, altrimenti piovono le critiche. La cosa, è ovvio, rende tutto molto più difficile. Al momento solo Gaudiano – attualmente 38° nel ranking – è vicino alla trentesima piazza, quella che consente di partecipare a tutti i concorsi di maggiore livello. C’è poi l’annoso problema dei cavalli: non dobbiamo dimenticare che molti dei cavalieri di punta presenti a Verona, dai tedeschi all’australiana Edwina Tops Alexander, ne avranno con sé almeno un paio in grado di vincere un Gran Premio”.
A dispetto di un gap sulla carta evidente, Scaccabarozzi scommette però sull’impegno dei cavalieri azzurri: “Tutti entreranno in campo per fare bene, con la voglia e la motivazione giuste. Soprattutto, con grande serietà. Penso a due giovani come Alberto Zorzi e Luca Moneta: atleti umili, riservati, con buone qualità di monta e abituati a fare parlare per loro i risultati del campo. Né posso dimenticare un’amazzone come Lucia Vizzini, un vero esempio di professionalità”.
(nella foto-De Lorenzo, Christian Alhmann su Fifth of Clide)