Piazza di Siena: "Italia, sta nascendo una squadra"
- Categoria: Salto ostacoli
- 25 Maggio 2012

Alla presenza di S.A.R. Haya di Giordania, presidente FEI, che ha assistito alla gara accanto al ministro degli esteri italiano Giulio Maria Terzi, si è svolta la conferenza stampa di chiusura della Nations Cup. Ospiti d’eccezione, i cavalieri tedeschi Ludger Beerbaum, Marcus Ehning, Marco Kutscher e Christian Ahlmann, con il capo equipe Otto Becker.
“La cornice di Piazza di Siena ha un particolare fascino – ha dichiarato la principessa Haya che, come amazzone, ha avuto occasione di calcare l’ovale romano anni fa – L’appuntamento Top league di Roma suscita sempre una grande emozione”.
Riguardo al dettaglio tecnico del tracciato, disegnato dal course designer Uliano Vezzani, Ludger Beerbaum ha dichiarato: “Il percorso ha dato la possibilità a tutti i binomi di praticare una buona equitazione, senza creare ingenti difficoltà. Era un percorso leale nei confronti dei cavalli”.
“Questo era uno degli ultimi test per la composizione della squadra olimpica”, ha dichiarato Otto Becker motivando così la convocazione di binomi di questo calibro. “Abbiamo dato la priorità alla Nations Cup di Piazza di Siena, rinunciando all’appuntamento molto importante di Wiesbaden, come programma di avvicinamento a Londra. Le gare di Coppa delle Nazioni hanno la priorità sulle partecipazioni individuali”.
Venendo alla ottima prova degli azzurri, “hanno confermato che siamo nella direzione giusta – ha dichiarato il presidente della FISE Andrea Paulgross – Sono molto soddisfatto della generale prova dei binomi scesi in campo a Piazza di Siena, anche a titolo individuale. Questo quarto posto rappresenta un ottimo risultato in vista di un futuro che vogliamo vivamente sempre più in crescita. Dobbiamo lavorare con serietà e impegno, per implementare un vivaio sempre più ampio di binomi in grado di affrontare con successo queste sfide. Oggi è stata una giornata emozionante, ma adesso bisogna puntare a rafforzare il parco-cavalli a disposizione, tarare in modo ancora più preciso le nostre strategie sul Progetto Scuderie, per essere competitivi e continuativi”.
Riguardo alla prestazione della squadra, Stefano Scaccabarozzi, con atteggiamento un po' paterno, ha commentato gli applausi rivolti agli azzurri: “Spero che per loro giornate così diventino un’abitudine”.
E' così che si cresce. Naturalmente altrettanto soddisfatto Duccio Bartalucci: “Siamo partiti da zero, con il Progetto Scuderie, e oggi si vedono i primi frutti di una riorganizzazione volta unicamente allo sport. Finalmente c’è armonia di squadra e, in generale, in tutto il team azzurro”.
A confermare questo aspetto, ha incalzato Uliano Vezzani, con una testimonianza importante: “Per la prima volta da molti anni a questa parte, ho visto i cavalieri italiani confrontarsi tra di loro durante la ricognizione, con spirito di collaborazione e amicizia. Un'abitudine riscontrabile da sempre solo nei cavalieri stranieri”.