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Endurance: acuto rosa dell'Italia alla
La Gauthier e la Scapin conquistano il secondo ed il quinto posto alla East-European Endurance Ride, la gara più ricca d'Europa
105 mila € il montepremi della corsa, 250 km. da percorrere in tre giorni, 3 paesi da attraversare, 41 partenti, questi i numeri impressionanti della competizione itinerante europea.
Un circo dell'endurance fatto di cancelli veterinari volanti e giurie mobili, tutto predisposto  per essere smontato e rimontato altrove; dall'Austria alla Slovacchia passando per l'Ungheria.
Tre tappe dufficili, sia per i binomi presenti preparati a dovere per la performance, che per le assistenze che non hanno avuto tregua alla rincorsa del proprio cavallo.
5 i binomi italiani presenti sotto lo striscione del via predisposto ad Apetlon, a cavallo tra Austria e Ungheria per il primo giorno di gara: Marion Gauthier Foichat su Razali la Majorie, Gianluca Laliscia su Fiwa di Pegaso, Carolina Asli Tavassoli su Czar de Frassanges, Jonny Scola su Grazia Grigia, Silvia Scapin su Santoreggia. 
Il verdetto negativo delle corsie dei trotti ferma anzitempo tre binomi italiani che fino ad allora stavano gestendo al meglio la gara; Carolina Asli Tavassoli, Gianluca Laliscia e Jonny Scola sono costretti a salutare la manifestazione comunque orgogliosi di aver vissuto un'esperienza così entusiamente.
Il destino azzurro si tinge di rosa in quanto passa nelle redini di due coriacee amazzoni azzurre, Marion Gauthier Foichat e Razali la Majorie e Silvia Scapin con Santoreggia.
Le due atlete riescono nell'impresa ed appongono la propria firma rispettivamente sul secondo e sul quinto gradino della classifica finale.
La Gauthier, francese naturalizzata italiana e tesserata in Piemonte, ha tenuto la testa della gara sin dalle prime battute del primo giorno, conducendo allo straordinario risultato la sua Razali la Majorie, femmina PSA con la quale arrivò terza in Val d'Aosta al Trofeo les Grandes Montagnes di 140 km in due giorni lo scorso luglio. Marion per una manciata di secondi, 17 per l’esattezza, manca il primo posto assoluto.
La veneta Scapin, oltre a chiudere brillantemente al 5° posto, riesce a far incoronare Santoreggia, saura sella italiano del 2003 proveniente dall'Azienda emiliana La Bosana, come miglior soggetto della gara, il premio best condition è suo. 
Jonny Scola, sceso da cavallo dopo lo stop, passa all'assistenza della sua compagna nella vita e nello sport Silvia, fino al termine della gara dichiarando ai microfoni di Sportendurance: - Siamo davvero soddisfatti; lo scorso anno, alla prima edizione, lo spagnolo Alex Luke vinse in sella ad Ikland, cavallo che ha appena vinto la best condition ai Campionati del Mondo di Euston Park, ad una media inferiore alla nostra. Non ci aspettavamo di volare per tre giorni e così è stato. Santoreggia era pronta per essere selezionata per il mondiale, quindi prontissima per questa tre giorni. –
La gara è stata vinta dal cavaliere del Qatar Saad Mohammed Al Daesari, in sella a Lobero El Shakaar che ha percorso la tre giorni in 13 ore, 9 minuti e 42 secondi. 


Qui la classifica  http://www.enduranceitalia.it/imageNews/allegato330.pdf 
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