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Foto premiazione vittoritoCinquemila ottocento persone hanno seguito da tutto il mondo la gara di endurance internazionale di Vittorito grazie al servizio GPS T-Track.

 

Lo scorso week-end il Comune abruzzese in provincia di L'Aquila, Vittorito, è stato invaso da centinaia di persone intente a seguire il consueto appuntamento.

 

Circa 150 cavalli hanno animato il piccolo borgo dove ormai tutti hanno imparato a conoscere ed amare la disciplina dell'endurance.

 

L'intento di questo articolo non è quello di parlare dei risultati di gara, facilmente scaricabili dal link www.enduranceonline.it , bensì di dare spazio al servizio GPS per la prima volta utilizzato, in maniera vincente, a supporto dello sport in una gara FEI in Italia.

 

Il marchio italiano T-Track GPS ha messo a punto un semplice ma efficace sistema di tracciabilità dei binomi in gara e reso fruibile a tutti.

 

Da qualunque dispositivo collegato ad internet, smarthopne, tablet, PC, era possibile seguire in “diretta live” l'evolversi della gara.

 

Le tecnologie legate alla localizzazione satellitare hanno subito negli ultimi anni una rapidissima diffusione: inizialmente utilizzate in particolari ambiti militari, scientifici o comunque molto di nicchia, oggi spaziano nel mondo dello sport fino ad arrivare anche alle discipline equestri.

 

Il lungimirante comitato organizzatore della gara di Vittorito, i Cavalieri dell'Antera diretti dalla Famiglia Marrama, sono stati in un certo senso i precursori e i primi ad offrire un servizio di alto livello tecnico. In realtà in passato furono testati altri dispositivi, senza però ottenere i risultati auspicati.

 

Ogni cavaliere è stato dotato di un piccolo dispositivo GPRS e registrato su una piattaforma open source. Peculiarità del servizio GPS, oltre alla tracciabilità in tempo reale, è quello della registrazione; in ogni momento è possibile "riavvolgere il nastro" e rivedere da qualunque punto, il percorso effettuato dal cavaliere.

 

Gli obiettivi che il servizio si pone di raggiunere sono vari; in primis la sicurezza.

 

In ogni momento è possibile localizzare in tempo reale la posizione di un cavaliere con un errore di massimo 2 metri; in caso di incidente al cavallo o al cavaliere è così possibile intervenire in ogni momento senza possibilità di errore di localizzazione.

 

Anche l'aspetto mediatico ha la sua valenza in quanto, uno schermo ben posizionato nel parterre di gara, può rendere meno noiosa l'attesa dei cavalli all'arrivo o ancora rendere più precise le operazioni di assistenza ai vari cancelli veterinari o punti di assistenza. I 5.800 visitatori unici mediamente sono stati collegati oltre 10 minuti ad ogni accesso al servizio.

 

Insomma senza dimenticare il fascino e le origini dell'endurance, disciplina fatta di fatica e sudore, la tecnologia entra prepotenetemente nello sport e nella fattispecie nell'endurance al fine di rendere più sicure e fruibili le manifestazioni.

 

(Testo Sport Endurance – EVO magazine - Foto © Chiara Gobbetti)

 

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