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Londra: Brecciaroli 16.mo, Panizzon 23.maGli azzurri hanno portato a termine la prova di cross che ha duramente selezionato i binomi partecipanti. 59 su 74 hanno tagliato il finish

28 ostacoli, per un totale di 39 salti, lungo il terreno collinare di Greenwich Park, per un percorso di cross country lungo 6 km da effettuare in 10 minuti e 32 secondi. Questa, la seconda prova ideata da Sue Benson, che è stata portata a termine da 59 binomi su 74 al via.

L’appuntato scelto Stefano Brecciaroli, in sella a Apollo VD Wendi Kurthoeve, ha concluso la prova con 11.60 penalità sul tempo e un totale di 50,10 punti negativi. Risultato che lo vede scivolare in 16° posizione.

L’aviere capo Vittoria Panizzon, in sella a Borough Pennyz, ha tagliato il traguardo senza una sbavatura, rimanendo nel tempo prestabilito e conquistando, con 53,50 punti negativi, il 23° posto in classifica: una vertiginosa scalata la sua, di ben 24 posizioni, rispetto alla prima prova.

La classifica vede in testa la tedesca Ingrid Klimke in sella a Butts Abraxxas con 39,30 punti negativi. La segue la svedese Sara Algotsson Osthol su Wega, con 39,30 punti negativi. Terza piazza per il neozelandese Mark Todd in sella a Campino (39,50). Quarto, il tedesco Michael Jung su Sam (40,60).

Il costruttore del percorso di cross, Sue Benson, in questa occasione, ha modellato la sua esperienza ventennale sotto l’influenza artistica di Danny Boyle (il regista premio Oscar per “The Millionaire”, che ha curato la cerimonia d’apertura dei Giochi). I 74 binomi in gara, infatti, hanno cominciato saltando dentro a un grande diamante, disegnato in onore dei 60 anni di regno della Regina Elisabetta II, per poi affrontare un percorso che omaggia il mondo britannico. Per citare due ostacoli, particolarmente curiosi: il numero 8, The River Bank, che rappresenta l’omonimo classico dell’infanzia, opera di Kenneth Grahame, divenuta rappresentazione teatrale e soggetto di un mediometraggio prodotto dalla Walt Disney; e ancora, il numero 17, Inland Waterways, riproduzione fedele della banchina del canale in uso prima della Rivoluzione Industriale. Il traguardo passa per i Cavalli Olimpici, 28° ostacolo, 39° salto. Anche qui, i binomi hanno dovuto saltare dentro a una sagoma circolare: un ferro di cavallo incorniciato da due equini costruiti con un numero indefinito di ferri di cavallo riciclati.

Classifica completa: http://www.london2012.com/equestrian/event/eventing-individual/index.html?v=20120730-181757716

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