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Tecnici Stage Arezzo 2

Lo stage di fine anno per la specialità dei Mounted Games svoltosi ad Arezzo e organizzato dalla Federazione Italiana Sport Equestri, sabato 27 e domenica 28 dicembre, ha ottenuto positivi riscontri da parte dei partecipanti.

 

A parlarne è Andrea Farinetti, componente della Commissione Consultiva e della Commissione di Selezione Mounted Games della FISE e impegnato in occasione dello stage negli impianti dell’Arezzo Equestrian Centre.

  “L’obiettivo – ha dichiarato  Farinetti– è stato quello di cogliere l’occasione offerta dalla FISE per strutturare un cliniccomposto da più attività di natura diversa, finalizzate allo sviluppo dei Mounted Games in Italia. Abbiamo lavorato su tre fronti differenti rivolti non solo ai cavalli o pony, ma anche a cavalieri e amazzoni. In questo senso, il primo step ha riguardato l’attività di tecnica specifica legata alle peculiarità della disciplina, affiancata dal lavoro in piano, dall’horsemanship e dalla tecnica equestre, con l’obiettivo di impostare una ginnastica adeguata per aumentare il livello di sensibilità dei binomi nelle diverse circostanze.

 

La seconda area ha coinvolto i ragazzi in un lavoro di preparazione atletica. Considerati i tempi a disposizione, il nostro obiettivo è stato quello di sensibilizzare non solo gli atleti, ma anche i tecnici, sull’importanza della preparazione fisica in una disciplina in cui questo aspetto riveste un ruolo fondamentale. Dopo aver lavorato con loro, abbiamo fornito strumenti utili per consentire una preparazione adeguata durante l’anno, anche attraverso la distribuzione di schede di attività su cui lavorare, suddividendo i ragazzi per fasce d’età e livello.

 

La terza area ha riguardato il lavoro in aula su aspetti che non possono essere sottovalutati, come la sicurezza e l’approccio mentale dell’agonista. Abbiamo cercato di aiutare i ragazzi fornendo strumenti utili per comprendere come affrontare determinate situazioni che a casa non è facile ricreare senza il numero di cavalli o pony che si trova in gara: mi riferisco alle risalite, alla gestione degli errori o alle situazioni che si possono creare all’arrivo”.

 

Se è vero come è vero che “mens sana in corpore sano”, il lavoro dei nostri tecnici si è basato anche su aspetti riguardanti l’approccio mentale dei ragazzi alle competizioni.  “Un altro aspetto fondamentale – ha aggiunto Farinetti - è stato il lavoro sulla preparazione mentale. Durante le due giornate ci siamo soffermati sulla necessità di essere disciplinati e costanti, tanto nel programma di allenamento che in quello di recupero, per capitalizzare al meglio il lavoro svolto a casa, anche durante la competizione. E proprio in questo senso l’obiettivo è stato quello di far comprendere ai nostri giovani quanto l’apporto della mente sia importante nello sport in generale e nel nostro sport in particolare, ma anche quanto siano determinanti il pensiero positivo e la capacità di filtrare i pensieri. Abbiamo lavorato affinché potessero acquisire schemi mentali utili, tanto alla loro crescita personale quanto a quella da atleti.

 

L’atmosfera, l’attenzione da parte di tutti i partecipanti – atleti e istruttori – e lo spirito del team dei Tecnici sono stati improntati a una fiducia assoluta. L’obiettivo che ci prefiggiamo è quello di ripetere questa attività nel corso del prossimo anno e anche in futuro, perché riteniamo che possa diventare un progetto efficace e più ampio per lo sviluppo della specialità dei Mounted Games in Italia”, ha concluso.

 

Nella foto da sinistra: Edoardo Bossi, Alessia Farinetti, Filippo Chiarenza e Andrea Farinetti)

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