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Risposta dell’AIA sulla erogazione dei servizi APA in Lombardia

LogoFISERiceviamo e pubblichiamo la seguente nota AIA in merito agli uffici APA della Lombardia.

 

“In seguito alle notizie relative alla possibile mancata erogazione dei servizi di anagrafe equidi da parte degli Uffici Periferici della Lombardia si precisa che i medesimi Uffici hanno comunicato che stanno svolgendo regolarmente la loro attività secondo quanto riportato sul sito www.anagrafeequidi.it  nella sezione Uffici Periferici."

 

Trasporto equidi: modello 4. Nuova nota del Ministero della Salute

vetinfo qualifica accesso 2Il documento del dicastero è datato 1° settembre 2017
 
 
Tenendo presente che:
  • l’acronimo BDN si riferisce alla Banca Dati Nazionale del Ministero della Salute e che
  1. l’acronimo BDE si riferisce alla Banca Dati Equidi del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali;
  2. s’informa che il Ministero della Salute, con Nota del 1/9/2017, disponibile a questo link
“… coglie l’occasione per sottolineare, per quanto riguarda gli equidi, la specifica situazione dell’anagrafe di tali specie che purtroppo non consente ancora un pieno ed efficace allineamento tra le informazioni contenute in BDE e quelle della BDN (in cui dovrà essere compilato il modello 4 informatizzato). Ciò potrebbe causare l’eventualità che in BDN un dato animale non sia presente nel registro dell’allevamento da cui parte la movimentazione che si vuole gestire con il modello 4. In questo caso bisognerà caricare l’animale importandolo dalla BDE (tramite la funzione Registrazione capi in BDN dalla Banca Dati Equidi –BDE-) oppure provvedendo a registrare direttamente in BDN l’animale (tramite la funzione Registrazione nati in stalla, scambiati con UE, importati Paesi Terzi, acquistati)”.
 
 
Nella medesima Nota del 1/9/2017, il Ministero della Salute riporta che:
“…l’operatore… dovrà ricorrere alla compilazione manuale del modello 4 utilizzando il facsimile allegato al decreto 28 giugno 2016, allegato a questo link 
… eventualmente modificato e integrato a mano … per quelle situazioni in cui è consentita ancora la compilazione manuale (deroghe previste dal decreto ovvero situazioni di eccezionalità e di emergenza) ed infine per tutte quelle situazioni in cui è oggettivamente impossibile procedere con la compilazione informatizzata del modello.”
 
 
La nota ministeriale evidenzia, nelle parti sottolineate, che in “situazioni di eccezionalità ed emergenza” ed anche quando sia“oggettivamente impossibile” procedere con la compilazione informatizzata è ancora utilizzabile il modello 4 cartaceo in bianco, allegato a questo link
 
 
Ci teniamo a evidenziare che, suddetta possibilità di continuare a utilizzare il modello cartaceo, non evita che gli interessati debbano comunque attivare la propria Carta Nazionale dei Servizi (si veda il documento “Carta Nazionale dei Servizi ed il Modello , disponibile a questo link ), per iniziare ad accedere al sito https://www.vetinfo.it/ e verificare che i cavalli ivi riportati corrispondano alla realtà e, nel caso di riscontro di eventuali disallineamenti, avvertano la propria ASL competente per territorio, sapendo che, ai sensi dell’Art.6 del DL.vo del 16.02.2011 n° 29 (link), si avranno 15 giorni per regolarizzare quanto di eventualmente irregolare sia rilevato dalla ASL.
 
 
La FISE ha già chiesto ed ottenuto un impegno da parte del Ministero a predisporre una specifica App per vari dispositivi mobili (smartphone, tablet, etc.) così da rendere più agevole e pratica l’incombenza richiesta.
 
 
Per approfondire l’argomento si potrà fare riferimento ai documenti fino ad ora pubblicati sulla pagina FISE dedicata al trasporto a questo link 
 
 
Per quanto riguarda il complesso aspetto del trasporto “Conto proprio”, grazie alla cortese collaborazione dell’Avv. Davide Diana, è stata pubblicata una specifica scheda sintetica che, ci si augura, possa contribuire a fare chiarezza nella pagina FISE dedicata all’educazione HorsEdu .
 
 
Per cercare di capire in modo più approfondito il significato di BDN, BDE e tutti presupposti connessi alla procedura informatizzata che il Governo sta mettendo in atto per il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) si potrà consultare il sito (https://www.spid.gov.it/ ) e il documento FISE denominato Carta Nazionale dei Servizi ed il Modello IV che è già disponibile sul sito FISE e consultabile a questo link 
 
 
Quanto sopra ad integrazione di quanto già pubblicato nella notizia di venerdì 1 settembre u.s. 
 
 
Si rende noto che la FISE è consapevole che l'oggettiva difficoltà odierna della materia e le indubbie peculiarità del nostro settore, allo stato, non rendono possibile fornire linee guida definitive e certe, pertanto, sperando di fare cosa gradita, manterrà costante il proprio impegno, per informare i propri tesserati sulle continue novità inerenti il del delicato tema del trasporto del cavallo.

Trasporto equidi modello 4: inizia l’informatizzazione

Immagine Sito SiINfVetIl supporto federale per cominciare a familiarizzare con le nuove disposizioni

 

 Con il Decreto del Ministero della Salute del 28 giugno 2016 entra in vigore dal 2 settembre 2017 l’obbligo della compilazione esclusivamente in modalità informatica del “modello 4” (modello rosa).

 

L’espletamento “esclusivamente in modalità informatica” di tale documento consentirà alle autorità preposte di “bloccare” in tempo reale tutte le movimentazioni di animali suscettibili di determinate malattie. Quando questo sistema andrà a regime, permetterà di fermare immediatamente il diffondersi di varie patologie infettive e diffusive, fornendo uno strumento di prevenzione e controllo veramente efficace.

 

Tuttavia tale procedura presenta delle criticità che lo stesso Ministero ha riconosciuto con una propria nota (Nota Ministero della Salute - modello 4 informatizzato_04.08.2017).

 

La FISE ha definito delle “Linee guida” che intendono aiutare gli utenti in questo delicato e complesso passaggio informatico, che al momento sono al vaglio del Ministero, e che saranno pubblicate sul sito federale nella sezione dove è già presente tutta la normativa in vigore ed i manuali operativi inerente ai trasporti. vai alla pagina

 

Nel frattempo si consiglia di munirsi di copia della nota ministeriale link per poterla esibire nei previsti casi d’urgenza quando non sia stato possibile compilare il modello 4 in formato digitale. In tal caso ovviamente permarrà a maggior ragione l’obbligo di quello cartaceo come è stato finora.

 

Per approfondire

Nella nota, in particolare si dichiara:

 

1)              “…le aziende site in zone di cui sia accertata la mancanza di copertura di rete (fissa/mobile), fino all'adeguamento tecnologico necessario, sono esentate dalla compilazione in modalità informatica del modello 4. A tal proposito si sollecitano le Regioni e Provincie autonome a predisporre, rendere pubblico e mantenere aggiornato l’elenco di dette zone. In mancanza di detto elenco sarà ritenuta valida un’apposita dichiarazione ai sensi del DPR 445/2000 (n.d.r. autocertificazione amministrativa) sottoscritta dal proprietario o detentore degli animali che sono movimentati…”

 

2)              “…Il Centro Servizi Nazionale dell’Anagrafe zootecnica dell’IZSAM sta mettendo a punto un’apposita app, a breve utilizzabile tramite smartphone o tablet, che consentirà di compilare il modello 4 anche direttamente in allevamento e senza l’ausilio di un computer. Si sottolinea la necessità di dotarsi di Carta Nazionale dei Servizi per l’attivazione di tale app…”

 

3)              “…Infine si invitano le Autorità in indirizzo impegnate in attività di controllo a voler tenere in considerazione, nel corso della fase di prima applicazione dell’obbligo, di tutte quelle situazioni di forza maggiore, di urgenza e/o emergenza, di rischio per il benessere e la sanità animale e la salute pubblica che potrebbero ostacolare o non consentire la compilazione informatizzata del modello 4”…

 

Stante l’entrata in vigore di tale obbligo il prossimo sabato 2 settembre, appare verosimile interpretare che lo stesso Ministero, consapevole delle difficoltà e delle situazioni di “forza maggiore” o di “urgenza” che “potrebbero ostacolare o non consentire la compilazione informatizzata del modello 4” chiede alle “Autorità in indirizzo” e quindi a tutte le Regioni di “tenere in considerazione” tali difficoltà, “nel corso della fase di prima applicazione dell’obbligo”.

 

La Federazione è comunque in stretto contatto con il Ministero,

 

sia per rappresentare le difficoltà presenti nel nostro settore, che probabilmente è quello per cui si registreranno il maggior numero di trasporti per animale e per persona,

 

sia per rappresentare le peculiarità di settore, fino ad ora ancora non accolte (come per es. i trasporti a fini escursionistici, di passeggiate o allenamento in zone di aperta campagna e non in strutture registrate con Codice Aziendale),

 

sia per cercare di ottenere una semplificazione delle procedure informatiche stesse,

 

sia per rappresentare eventuali disallineamenti con la Banca Dati degli Equidi e quindi con il fatto che i cavalli potrebbero in queste prime fasi risultare non presenti nel Sistema Informatico a cui si fa riferimento.

 

Nel frattempo si consiglia di verificare presso la ASL pertinente per territorio (rispetto alla struttura che ospita i propri cavalli) che tutti i cavalli realmente presenti nella struttura siano presenti anche nella Banca Dati Nazionale, ovvero che il Sistema informatico del Ministero abbia in carico i cavalli effettivamente presenti nella struttura.

 

Contemporaneamente si consiglia di leggere il documento inerente alla Carta Nazionale dei Servizi ed il Modello IV disponibile in calce alla presente notizia, così da attivarsi per il possesso della stessa o per delegare chi potrà effettuare tale incombenza. 

 

Il Modello IV e la Carta Nazionale dei Servizi 

Convegno a Foligno organizzato dall’Ente Giostra della Quintana

LogoFISEValutazione del rischio nelle manifestazioni popolari in cui vengono impiegati equidi

 

Il Dipartimento Veterinario informa che nella giornata di sabato 13 maggio si terrà a Foligno un convegno che tratterà il tema della Valutazione del rischio nelle manifestazioni popolari in cui vengono impiegati equidi.

 

Ad introdurre il convegno sarà il Presidente della Commissione Veterinaria Fise, dott. Adriano Sala insieme a Lucio Cacace, Magistrato addetto alle questioni tecniche.

 

Tra i relatori è stato chiamato ad intervenire il dottor Gianluigi Giovagnoli, Segretario della Commissione Veterinaria FISE, il cui intervento verterà su “Rischio del cavallo: caratteristiche morfologiche del cavallo da Palio e Giostra”.

 

In allegato la locandina con il programma dettagliato dell’evento.

 

Rapporto Uomo-Cavallo: stiamo andando nella giusta direzione

Uno sguardo al futuro

La dimostrazione che il cavallo riconosce le persone con traumi mentali è vicina

 

Intorno agli anni '90 un gruppo di ricercatori dell'Università di Parma durante un esperimento sulle scimmie scoprì i così detti “neuroni specchio”, la base neurobiologica dell’empatia. Nel 2000 un gruppo di ricercatori (per es. Hunterb et al. 2000) iniziò a valutare l’empatia interspecifica tra l’uomo e gli animali. La FISE già nel 2005 ha iniziato a occuparsi dell’argomento e nel 2009, durante la visita di alcune scolaresche alla Fieracavalli di Verona, si era interessata all’argomento ed aveva dimostrato che bambini tra gli 11 ed i 12 anni, anche se mai stati a contatto con gli equidi, erano in grado di percepirne le emozioni (Tralli e colleghi, 2009). Nel 2014 Dalla Costa e colleghi, dell’Università di Milano, hanno codificato l’interpretazione delle espressioni facciali del cavallo (PlosOne 2014) e lo scorso anno Smith e colleghi hanno dimostrato che anche i cavalli sanno ben distinguere le espressioni emotive del volto degli uomini. E’ quindi con piacere che apprendiamo che in questi mesi è stato pubblicato un primo resoconto degli esperimenti condotti dalla Dottoressa Katrina Merkies (University of Guelph) improntati a capire se i cavalli siano in grado di percepire traumi psicologici di diversa natura vissuti dagli esseri umani, come ad esempio i disturbi causati da stress post traumatico (PTSD: Post Traumatic Stress Disorder). Il suddetto studio ha voluto trovare una risposta allo specifico quesito: possono i cavalli distinguere una persona “normale” da una persona traumatizzata o in stato di shock?

 

Nella pratica sono state analizzate le interazioni uomo-cavallo dal punto di vista degli animali, alternando 8 persone all’interno di un tondino con i diversi equidi a loro assegnati in modo casuale. Di queste 8 persone, 4 non soffrivano di disturbi o traumi ma erano state istruite a muoversi come le altre 4 persone che invece soffrivano di PTSD. Nell’ambito di questi due gruppi (di 4 persone ciascuno) 2 erano esperti di cavalli e 2 no, così da essere equamente distribuiti. Per gli scopi della ricerca, di ogni cavallo sono stati analizzati i seguenti parametri: salivazione, battito cardiaco, movimenti del corpo, la posizione di testa e orecchie e suoni e vocalizzazioni emesse. Si voleva infatti scoprire se i cavalli avessero risposto in maniera differente a seconda del diverso vissuto delle persone.

 

In presenza di un qualsiasi umano, rispetto al comportamento valutato quando erano da soli, i cavalli hanno tutti mostrato movimenti più lenti, riduzione delle vocalizzazioni, della masticazione a vuoto, della frequenza cardiaca e la testa era portata più basso. Tuttavia quest’ultima, in presenza delle persone traumatizzate (esperte o non esperte) era sempre posizionata un poco più in alto rispetto a quando erano con le persone non traumatizzate. Inoltre, quando tra le persone esperte di cavalli vi erano le traumatizzate (PTSD), i cavalli si avvicinavano più rapidamente, orientando le loro orecchie e stando loro più vicini. Viceversa, quando erano in presenza di persone inesperte i soggetti hanno mostrato un abbassamento della frequenza cardiaca, anche se gli umani mostravano un aumento della loro frequenza. Quest’ultimo dato lascerebbe intendere che i cavalli siano più attenti verso chi ha maggiore esperienza nel lavorare con loro, ma che però siano più rilassati se e quando insieme a persone più inesperte.

 

Anche se questa ricerca presenta un evidente limite dato dai pochi soggetti analizzati in ciascuna categoria (4 esperti, 2 con PTSD e 2 senza traumi, contro 4 non esperti, di cui 2 con PTSD e 2 senza traumi), ha il pregio di indicare una strada che appare essere fondamentale, non solo nelle Attività Assistite in ambito Equestre, ma in tutta la relazione uomo-cavallo: avere coscienza che il cavallo riconosce le emozioni umane. Ma del resto già gli studi sul cavallo “clever” Hans ce lo fecero sperare (si veda per es. P. Baragli e M. Pagliai 2017).

 

Inoltre possiamo dire con orgoglio che sempre di più ci si avvicina a comprovare in modo inequivocabile l’efficacia e l’importanza della “Pet-Therapy”. Questo anche perché forse l’uomo ha sempre più bisogno di un qualcuno –il cavallo nel nostro caso- che, al di là delle circostanze, non finga, non menta e che nel suo essere semplicemente “vero” possa rappresentare “il suo specchio”. Non solo un modo per capirsi, ma - ed è qui dimostrato - per essere compreso e “accettato” (i cavalli stavano più vicini alle persone affette da PTSD), andando oltre le dissimulazioni che i soggetti hanno adottato per comportarsi come le persone affette da PTSD.

 

 

Gli animali non mentono; e con loro è ancora più difficile riuscire a dissimulare. Per fortuna.

 

Dott.ssa Sofia De Simone

Dr. Gianluigi Giovagnoli

Dipartimenti Veterinario e Tutela del Cavallo  F.I.S.E.

 

Per approfondire

Study explores whether horses can sense mental trauma in humans, February 26, 2017

 

Baragli P e Pagliai M., “Cavalli allo specchio. Viaggio nella mente dei cavalli per conoscerli, addestrarli e gestirli in scuderia", Pisa University Press, 2017, pp. 256 (ISBN/EAN 978-886741-6998)

 

Giacomo Rizzolatti et al. Premotor cortex and the recognition of motor actions, Cognitive Brain Research, 1996, Vol.3 n.2, pag. 131-141

 

Hunterb E.A, Mendlc M.T, Lawrencea A.B, “The spontaneous qualitative assessment of behavioural expressions in pigs: first explorations of a novel methodology for integrative animal welfare measurement”, Appl. Anim. Behaviour Sci., Vol. 67, Issue 3, (3 April 2000), Pages 193-215

 

Merkies K. (University of Guelph), “Can horses distinguish between neurotypical and mentally traumatized humans?” Final report – Horses and Humans Research Foundation , 06.03. 2017

 

Pellegrino G, Fadiga L, Fogassi L, Gallese V, Rizzolatti G. “Understanding motor events: a neurophysiological study”, Exp. Brain Res., 1992, Vol. 91, pp. 176-180,

 

Smith AV; Proops L; Grounds K; Wathan J; McComb K; “Functionally relevant responses to human facial expressions of emotion in the domestic horse (Equus caballus)”, 2016, Biol. Lett. 12: 20150907, pp. 4,

 

Tralli M; Stanzani F; Giovagnoli G; Cerino S; Bacci ML; “Donkey emotional expression: preliminary study about empathy giving origin to emotional relationship with able and disabled children”, In: Book of Abstracts of the 60th Annual Meeting of the European Association for the Animal Production. Barcellona 24-27 August 2009. Wageningen Pers, 2009, pag.431

 

 

foto ©Giulia Maran - “Uno sguardo al nostro futuro” - Argento al Premio HorsEmotions FISE - Categoria Junior Cinefotografico 2016

Corso in Horse Ambulance Groom 2017, al via la seconda edizione aperta a veterinari e non

horse ambulance 13Il Dipartimento Veterinario informa

 

Un percorso formativo innovativo con approfondimenti sull’emergenza in campo, scenari, simulazioni ed esercitazioni pratiche: è la proposta di Associazione Progetto Veterinario che consolida e amplia il suo Corso in HAG dedicato ai professionisti del soccorso per i cavalli.

 

La novità di questa seconda edizione è l’introduzione di un nuovo modulo dedicato nello specifico ai veterinari ippiatri: quattro giornate riservate ai medici vet con contenuti studiati ad hoc.

 

La sede del corso si sdoppia: otto giornate all’ippodromo di Varese Le Bettole sia per la pratica sia per la teoria e quattro giornate all’Università LIUC di Castellanza. 

 

Brochure veterinari

Brochure laici

Giornata di studio “Il calo di rendimento del cavallo, problemi di management e di origine infettiva”

12 paolo uccello san giorgio e il drago

 

Il Dipartimento Veterinario informa che il giorno 11 febbraio 2017 presso la sede FISE del Palazzo delle Federazioni Sportive Italiane, sala Auditorium, Viale Tiziano, 74 – Roma, dalle ore 09:00 alle 14:00 si terrà la giornata di studio su  “IL CALO DI RENDIMENTO DEL CAVALLO: PROBLEMI DI MANAGEMENT E DI ORIGINE INFETTIVA”. 

 

Il corso è gratuito ed è rivolto principalmente ai Medici Veterinari libero professionisti e dipendenti che operano nel delicato settore della Medicina Sportiva Equina e nell’area della sanità animale, ma anche biologi e tecnici di laboratorio biomedico che operano nella diagnostica di laboratorio e a tutti i tecnici e cavalieri interessati all’argomento, per un massimo di 150 partecipanti.

 

Le iscrizioni all’interessante seminario, specie se in relazione alla richiesta ECM (Educazione Continua in Medicina), dovranno essere inviate tramite il portale della formazione dell’IZSLT all’indirizzo: http://formazione.izslt.it/

 

Termine iscrizioni: 2 febbraio 2017; conferme da parte della Segreteria Organizzativa entro il 3 febbraio. 

 

Brochure

Corso FEI per Veterinari a Roma

ISPEZIONE VETERINARIA RIOImportante opportunità di aggiornamento

 

La FISE organizza nei giorni 14 e 15 novembre 2016 il “General Veterinarian Course” FEI. Questo corso garantisce agli Ufficiali di Gara federali l’apice dell’aggiornamento internazionale nel settore, che rappresenta   per gli atleti coinvolti in gare FEI il più alto livello possibile di aggiornamento degli Official Veterinarian incaricati.

 

Le due giornate di corso si terranno a Roma, presso gli uffici FISE.

 

La modulistica per l’iscrizione al corso è disponibile sul sito FEI, nella pagina COURSES FOR VETERINARIANS, nel calendario alla data del 14 e 15 novembre 2016 .

Anemia infettiva: Ecco le tabelle di attribuzione del rischio

repubblica italianaokIl Dipartimento Veterinario rende noto che il CRAIE (Centro di Referenza Nazionale per l’Anemia Infettiva Equina) ha pubblicato le tabelle di attribuzione del rischio citate nel Decreto del Ministero della Salute del 2 Febbraio 2016 (pubblicato in G.U. il 26/04/2016) denominato “Piano nazionale per la sorveglianza ed il controllo dell’anemia infettiva degli equini”.

 

Nell’ultima pagina del documento, a cui si rimanda qui per ogni dettaglio, è pubblicata la tabella riassuntiva dell’attribuzione del rischio ragionale (fare riferimento all’ultima colonna).

 

Si ricorda che, in base alla scuderizzazione del proprio cavallo e alla classificazione del rischio sopra citata, si dovrà ottemperare a quanto stabilito dalla citata legge, a cui si rimanda qui per ogni dettaglio e di cui si riportano di seguito due paragrafi di particolare interesse a puro titolo indicativo.

 

Aree a rischio elevato:

Tutti gli equidi di età superiore ai 12 mesi, ad eccezione degli equidi da macello non destinati alla riproduzione, sono sottoposti annualmente ad un test sierologico per AIE.

 

 Aree a rischio basso:

Devono essere sottoposti a controllo:

1. tutti gli equidi di età superiore ai 12 mesi, ai fini della introduzione a fiere, aste, mercati, ippodromi ed altre concentrazioni di equidi (maneggi, scuderie, alpeggi, etc.) attraverso l'esecuzione di almeno un test sierologico per l'AIE eseguito dopo i 12 mesi di età. Tale test ha validità tre anni.

E' possibile reperire il citato decreto e il documento CRAIE con l’attribuzione del rischio regionale sul sito web federale alla sezione attività/veterinaria/archivio giuridico e comunque collegandosi a questo link

Anemia infettiva: Nuovo decreto del Ministero della Salute

repubblica italianaokIl Dipartimento Veterinario rende noto che, ai sensi del Decreto del Ministero della Salute del 2 Febbraio 2016 (pubblicato in G.U. il 26/04/2016) denominato “Piano nazionale per la sorveglianza ed il controllo dell’anemia infettiva degli equini” si dovrà appurare con la propria ASL, pertinente per territorio in base alla scuderizzazione del proprio cavallo, la classificazione della propria area di rischio ed ottemperare a quanto stabilito dalla citata legge, a cui si rimanda qui per ogni dettaglio e di cui si riportano di seguito due paragrafi di particolare interesse a puro titolo indicativo.

 

Aree a rischio elevato:

Tutti gli equidi di età superiore ai 12 mesi, ad eccezione degli equidi da macello non destinati alla riproduzione, sono sottoposti annualmente ad un test sierologico per AIE.

 

Aree a rischio basso:

Devono essere sottoposti a controllo:

1. tutti gli equidi di età superiore ai 12 mesi, ai fini della introduzione a fiere, aste, mercati, ippodromi ed altre concentrazioni di equidi (maneggi, scuderie, alpeggi, etc.) attraverso l'esecuzione di almeno un test sierologico per l'AIE eseguito dopo i 12 mesi di età. Tale test ha validita' di tre anni.

Nelle more della pubblicazione della tabella di attribuzione del rischio regionale, calcolato in base ai livelli di attività di sorveglianza condotta nel triennio 2010-2012, si consiglia, in vista di imminenti eventi sportivi, dei tempi attuativi ristretti della legge e al fine di evitare spiacevoli contrattempi di considerare l’ipotesi più restrittiva e pertanto di avere un test negativo effettuato negli ultimi 12 mesi rispetto alla manifestazione di interesse.

 

E' possibile reperire il decreto comunque sul sito web federale alla sezione attività/veterinaria/arhivio giuridico.

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