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Laura Conz e Arianna Schivo, 'Signore dell'Ippica' 2016
Le due amazzoni olimpiche tra le sei Signore premiate da HippoGroup Roma Capannelle
Con un gala-premiazione che si è svolto ieri sera a Villa Miani a Roma, HippoGroup Roma Capannelle ha festeggiato le sue ‘Signore’.
Ed anche nella sedicesima edizione del Premio Lydia Tesio - Le Signore dell’Ippica, riconoscimento riservato alle personalità femminili che si sono distinte per il loro impegno e la loro passione nel mondo del cavallo, a tutti i livelli e nelle forme più diverse, gli sport equestri sono stati rappresentati da due amazzoni.
Laura Conz e Arianna Schivo sono state infatti due delle sei premiate insieme a Rachael Gowland, Giovanna Lami, Clara Martone e Cristina Tomassetti, tutte proveniente dall’ambiente degli ippodromi.
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Alla serata erano presenti anche Walter Caporizzi Segretario Generale della FISE ed Emanuela Mafrolla Consigliere Federale, che hanno premiato le due azzurre.
Le altre Signore sono state premiate da Elio Pautasso, dalla scrittrice Patrizia Carrano e da Alessandro Maspes Consulente marketing di HippoGroup Roma Capannelle.
Presenti in rappresentanza degli sport equestri anche Anna Cavallaro, già premiata nel 2013, accompagnata da Nelson Vidoni.
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A fare gli onori di casa Elio Pautasso, Direttore Generale di HippoGroup Roma Capannelle che ha sottolineato come il Premio Le Signore dell’Ippica testimoni quei valori di fair play, cultura e tradizione che il mondo del cavallo esprime ed esalta in tanti modi ma che troppo spesso non trovano sufficiente valorizzazione e diffusione.
Anche quest’anno è stata presentata un’opera celebrativa del Premio Lydia Tesio, importante corsa di galoppo di Gruppo 1 in programma domenica 23 ottobre all’Ippodromo Capannelle.
L’affiche per il 2016 è stata realizzata dalla regista, produttrice e scrittrice italo-inglese Cosima Spender. Come spiegato da Marco Delogu, Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Londra e direttore Artistico del premio, l’autrice con la sua opera ha regalato una ‘vision’ di un cavallo simile a le visioni dei paesaggi toscani e della campagna romana che attirarono due secoli fa tanti artisti dal nord Europa, su tutti Johann Wolfgang Goethe.
Durante la serata il connubio con l’eleganza e la moda del Premio Lydia Tesio ha trovato un apprezzato momento con alcuni tableaux vivants della collezione Alta Moda Autunno – Inverno. A realizzarli la stilista Antonella Rossi che, con il suo contributo, ha celebrato nel migliore dei modi la liason tra l’eleganza e il mondo dei cavalli.
Nella foto Laura Conz e Arianna Schivo con Walter Caporizzi ed Emanuela Mafrolla © HippoGroup Roma Capannelle/D.Savi
ELEZIONI REGIONALI: Di Bella confermato alla guida della Sicilia
Il presidente uscente ha conseguito 326 voti contro i 287 ottenuti dallo sfidante Pasquale Perrotta
Gaetano Di Bella è stato confermato alla presidenza del Comitato FISE Sicilia. L’elezione per il quadriennio 2017/2020 è avvenuta oggi, lunedì 17 ottobre, nell’ambito dell’Assemblea elettiva organizzata presso il Catania International Airport Hotel di Catania. Gaetano Di Bella ha ottenuto 326 voti, contro i 287 conseguiti dallo sfidante Pasquale Perrotta.
Il Presidente eletto governerà insieme al Consiglio eletto composto da Domenico Tripoli (39 voti), Bruno Nasisi (38 voti), Filippo Infantino (34 voti), Francesco Pagano (32 voti), Federico Arezzo (32 voti), Erica Brucato Lo Re (32 voti), Karen Dalton (31 voti).
Mario Roggio siederà in Consiglio in rappresentanza dei Tecnici (21 voti), mentre Gianluca Macchiarella (29 voti) e Flavio Sinagra (20 voti) rispettivamente nella qualità di Rappresentanti dei Cavalieri e dei Cavalieri Proprietari.
Al Presidente eletto e al Consiglio Regionale sono giunte le congratulazioni del Presidente FISE Vittorio Orlandi e di tutto il Consiglio federale.
Domani ultimo saluto ad Albino Garbari
Dopo le esequie commemorazione al Centro Equestre Ranieri Campello
Il mondo dell’equitazione italiana porgerà, domani venerdì 14 ottobre alle ore 14.00, l’ultimo saluto ad Albino Garbari. Le esequie saranno celebrate presso la chiesetta della Madonna della fiducia a Rocca di Papa – Pratoni del Vivaro.
A seguire, all’interno del maneggio coperto del “Centro Equestre Ranieri di Campello – Accademia Federigo Caprilli” (ex Centro Equestre Federale dei Pratoni del Vivaro), avrà luogo una commemorazione.
Informativa sui contenziosi Acme e HC Media
FISE/ACME/FEI - FISE è stata evocata in giudizio da Acme s.r.l., insieme alla Federazione Equestre Internazionale (FEI), rea quest’ultima di aver inserito il principio attivo (stanozololo) contenuto nel farmaco Sungate (prodotto da Acme) nell’elenco delle sostanze dopanti il cui uso, come noto, è proibito nelle competizioni equestri.
Pertanto Acme chiede un risarcimento pari a € 161.992,00: tale cifra sarebbe, quindi, il rischio massimo di condanna a carico della FEI e, incomprensibilmente, della FISE che è stata chiamata in causa solo in quanto, è tenuta ad adottare i regolamenti FEI come membro della stessa (a sua volta membro del CIO – Comitato Olimpico Internazionale).
La sostanza bandita è lo stanozololo che è uno STEROIDE ANABOLIZZANTE che può essere utilizzato a scopo dopante per via sistemica per produrre effetti in grado di alterare le prestazioni atletiche del cavallo.
Nonostante siano stati usati sui cavalli a scopi sanitari e pertanto legittimi, gli steroidi anabolizzanti sono spesso usati illecitamente negli sport equestri nel tentativo di migliorare le performances dei cavalli, soprattutto in considerazione dei loro effetti circa la promozione dello sviluppo muscolare. Peraltro si consideri che gli steroidi anabolizzanti sono considerati 'banned' (banditi) anche dal CIO attraverso la WADA (World Anti Doping Agency), pertanto sarebbe comunque impensabile una differente valutazione da parte di FEI, in qualità di membro del CIO e sottoscrittrice del Codice WADA e, quindi, di FISE che di FEI è membro e che, in quanto tale, è tenuta a applicare i suoi regolamenti. Certamente il Sungate è in commercio in Italia in virtù di un suo dimostrato utilizzo terapeutico; ciò non toglie, però, che il suo principio attivo, lo stanozololo, sia bandito dalla FEI e dalla WADA: finché tali autorità non si pronunceranno circa l’utilizzo del prodotto la FISE non potrà derogarne l’uso pena la violazione delle norme internazionali dettate dagli enti indipendenti regolatori dello sport in materia di doping.
La Federazione ha ritenuto, sin dalle prime contestazioni di Acme, ben antecedenti l’insediamento della odierna presidenza, la domanda del tutto infondata se non temeraria.
L’attuale dirigenza della Federazione ha condiviso questa posizione soprattutto in quanto non intende assolutamente derogare all’adottato principio di tolleranza zero relativamente al doping umano e a quello equino, men che meno per motivi meramente commerciali di terzi.
N.B. L’importo risarcitorio indicato da ACME nell’atto di citazione è cosi scritto: € 161.992 (centosessantunomilioninovecentonovantadue euro).
FISE/HC MEDIA - HC Media ha citato in giudizio FISE (nel 2011) reclamando un danno di tipo precontrattuale (buona fede nelle trattative) di circa € 10.000.000,00 per non aver, l’allora Presidente, dato seguito a una trattativa iniziata per la realizzazione di un canale televisivo equestre, cosa rimasta senza seguito per vari motivi. HC Media reclama, al proposito, alcuni costi vivi affrontati dalla stessa nel periodo degli incontri e, soprattutto, un presunto danno anche di immagine di oltre 9.000.000,00 per non essere le parti giunte alla conclusione della trattativa.
FISE ha considerato sin dal 2011 la domanda del tutto sfornita di possibilità di successo costituendosi, di conseguenza, in giudizio e contrastando fermamente le pretese di HC Media. Si attende a breve la sentenza essendo stata ormai la causa introitata in decisione dal Tribunale di Roma senza che, medio tempore, potesse trovarsi alcuno spazio di mediazione.
Equitazione in lutto, è scomparso Albino Garbari
Il Presidente della FISE, Cav. Vittorio Orlandi, il Consiglio federale e tutto lo staff della Federazione Italiana Sport Equestri esprimono immenso cordoglio per la scomparsa di Albino Garbari, un grande uomo di cavalli
Stamattina è mancato improvvisamente Albino - così era noto e chiamato da tutti - figura chiave del completo italiano.
Istriano classe 1934, Albino Garbari ha dedicato tutta la sua esistenza al cavallo e agli sport equestri. Prima come responsabile della scuderia Federale di completo, poi come costruttore di percorsi, legando indissolubilmente la sua vita al CEF dei Pratoni del Vivaro.
Quella di Albino Garbari è stata una vera passione, più che una professione. Una passione che non lo ha mai allontanato dal suo amato completo.
In molti lo abbiamo salutato non più tardi di tre settimane fa a Montelibretti in occasione dei Campionati Europei Juniores e Young Riders della disciplina. Lui era li, mescolato - quasi mimetizzato - tra il pubblico, a seguire il cross, attento e discreto come sempre nel valutare, in silenzio, tracciato, ostacoli e combinazioni.
Un vero uomo di cavalli, una figura quasi mitica, la sua, che ha segnato un’epoca nel senso letterale della parola.
“Quelli della mia generazione - ha dichiarato Alessandro Fiorani Capo Dipartimento FISE della disciplina del Completo – sono cresciuti con gli insegnamenti di Albino. Io ero bambino e lo vedevo alle gare… Poi nel mio periodo ai Pratoni del Vivaro ho avuto modo di capire e cogliere le grandi doti di quest’uomo che mi ha insegnato tutto. Non dal punto di vista tecnico, perché di istruttori ce n’erano e ce ne sono tanti, ma come muoversi intorno a un cavallo nel lavoro, in gara… e poi la manualità delle attività e la gestione di scuderia… Insomma insegnamenti fondamentali su tutta quella che è la gestione del cavallo e della scuderia, che lui ha saputo trasmetterci e che oggi noi, da istruttori trasmettiamo ai nostri allievi. Anche una volta ritirato dall’attività, il suo consiglio e supporto non è mai mancato… Sapeste quante volte sono ricorso a lui per confrontarmi… Albino, dimmi, come la vedi questa combinazione…. Ci mancherà”.
Albino Garbari è arrivato a Roma da giovanissimo, in coincidenza con le Olimpiadi del 1960. E da allora non si è più mosso dal CEF. Capo scuderia, accompagnatore delle squadre nazionali (quante Olimpiadi, Mondiali ed Europei in giro per il mondo…), poi tecnico, disegnatore di percorsi e direttore del Centro Equestre Federale. Suo il tracciato del cross ai WEG di Roma del 1998 e anche quello delle olimpiadi di Atene del 2004. Senza parlare della lunghissima serie di campionati e gare internazionali e nazionali.
‘L'uomo dei Pratoni’ veniva anche chiamato, e quando c’è stato da impegnarsi per rimettere in sesto il CEF Albino non s’è tirato indietro dando il suo contributo non solo in termini di esperienza.
Molti i riconoscimenti che ha ricevuto in carriera. Tra questi, nel 2007 il titolo di Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Il più gradito, però, è stato forse il tributo che gli amici vecchi e nuovi, meno giovani e giovani, gli hanno tutti insieme rivolto lo scorso maggio al CEF in occasione della giornata che ha sancito la ‘rinascita dei Pratoni del Vivaro’.
Un semplice, ma caloroso e commovente applauso. Più che sufficiente per un uomo di poca forma e tanta sostanza come Albino Garbari.
Il Presidente della FISE, Cav. Vittorio Orlandi, il Consiglio federale e tutto lo staff della Federazione Italiana Sport Equestri si unicono a tutta la comunità degli sport equetri esprimendo immenso cordoglio per la scomparsa di un grande uomo di cavalli.
Le esequie di Albino Garbari saranno celebrate venerdì 14 ottobre alle ore 14.00 a Rocca di Papa. Leggi qui
(Nella foto © Marina Cima: Albino Garbari)
Pratoni del Vivaro: la situazione e l’impegno della Federazione
L’impianto dei Pratoni del Vivaro, dopo essere stato abbandonato a se stesso nel quadriennio precedente, è stato ceduto dalla proprietaria Coni Servizi S.p.A. all’Agenzia del Demanio nel febbraio 2015.
Nel marzo 2015, il Commissario Straordinario della Federazione ha concesso un indennizzo a Coni Servizi, pari a € 820.000,00, a titolo di risarcimento del danno conseguente al citato abbandono: tale indennizzo, derivato dalla gestione dei Pratoni e che ha pesato enormemente sul passivo federale, viene pagato dalla attuale Fise in rate annuali di € 100.000,00 ciascuna.
Nel gennaio 2016 l’Agenzia del Demanio ha concluso un Accordo di programma con il Comune di Rocca di Papa perché quest’ultimo prendesse in affidamento l’impianto per il periodo di un anno, rinnovabile solo per un altro anno, in considerazione dell’individuazione dell’impianto quale possibile sede per il concorso completo dei Giochi Olimpici del 2024.
Di conseguenza legittimo detentore provvisorio dell’impianto è esclusivamente il Comune di Rocca di Papa il quale ha attualmente il compito di effettuare una ricognizione delle opere necessarie al rilancio dell’impianto. Al termine del periodo massimo di due anni, laddove il Comune non dovesse prendere in locazione l’impianto, lo dovrà restituire all’Agenzia del Demanio.
In data 29 febbraio 2016 il Comune di Rocca di Papa e la Fise hanno raggiunto un accordo in base al quale la Fise si è impegnata a promuovere un programma di ricerca di investimenti per l’impianto.
In data 16 maggio 2016 il Comune e l’A.S.D. Accademia Federigo Caprilli Pratoni del Vivaro, associazione privata formata da illustri appassionati, hanno raggiunto un accordo in base al quale la seconda si è impegnata a collaborare con il primo per la stesura di un progetto di riqualificazione dell’impianto da presentare all’Agenzia del Demanio e a svolgere alcune manutenzioni, il tutto a fronte della possibilità per i propri associati di entrare nel centro e di organizzare e coordinare attività equestri: l’accordo scadrà insieme a quello tra il Comune e l’Agenzia del Demanio al massimo nel gennaio 2018. Tra gli obiettivi da raggiungere quello di consentire l’ispezione della delegazione olimpica finalizzata alla realizzazione dei Giochi del 2024.
Fise, adempiendo al proprio obbligo e con la collaborazione del Comune e dell’Accademia, oltre a continuare a corrispondere puntualmente € 100.000,00 l’anno a Coni Servizi per i motivi di cui sopra, ha ottenuto un contributo da parte del Coni pari a € 200.000,00, contributo da utilizzare esclusivamente per l’impianto dei Pratoni del Vivaro, con divieto di utilizzo per qualsiasi altra iniziativa federale
Fise, trattandosi di un contributo pubblico con destinazione vincolata, ha già posto in atto da tempo tutte le proprie procedure amministrative necessarie per poter erogare detto contributo all’avente diritto. Quest’ultimo si identifica con l’attuale e legittimo detentore dell’impianto che è il Comune di Rocca di Papa e non altri soggetti privati pur meritoriamente coinvolti nell’iniziativa.
Fise si è anche più volte fatta parte diligente nel sollecitare, senza fortuna, le parti interessate affinché pongano in atto tutte le procedure, loro facenti carico, necessarie per ricevere legittimamente e correttamente, il contributo federale necessario ai bisogni dell’impianto; ovviamente sempre a fronte della documentazione di spesa degli interventi eseguiti che sia formalmente e fiscalmente regolare (che, però, allo stato non è stata fornita a Fise).
Qualora ciò non succeda entro il 31 dicembre 2016 Fise dovrà sospendere il ricavo e la rilevazione dei costi: in tal caso la somma dovrà essere riportata al bilancio preventivo 2017 con conseguente necessità di approvazione dello stesso bilancio e della eventuale erogazione, oltre che da parte del Consiglio Federale, anche da parte della Giunta del Coni.
Fise e, in particolare, il Presidente Vittorio Orlandi auspicano che tutti i soggetti coinvolti mettano la Federazione stessa nelle condizioni, quanto prima e non oltre il 31 dicembre 2016, di erogare il citato finanziamento per il ripristino dell’impianto augurandosi, altresì, che l’attuale impasse relativo alla candidatura di Roma per i Giochi del 2024 non pregiudichi ulteriormente il rilancio di una struttura basilare e storica per l’equitazione italiana in modo che questa possa rimanere gestita dall’ente territoriale di Rocca di Papa anche per il futuro.
ELEZIONI REGIONALI: Karin Schindele confermata alla guida del Trentino
Eletta alla carica di Presidente con un totale di 72 voti
Karin Schindele sarà il Presidente del Comitato Provinciale FISE Trentino per il quadriennio 2017/2020. L’elezione è avvenuta oggi, lunedì 11 ottobre, in occasione dell’Assemblea elettiva per il rinnovo delle cariche che ha avuto luogo presso gli uffici del CONI di Trento.
Il Presidente Schindele, unica candidata (uscente) alla guida del Comitato Provinciale è stato confermato con un totale di 72 voti ottenuti, sarà coadiuvato dal Consiglio, che per il prossimo quadriennio sarà composto da Giovanna Bezzi (9 voti), Martino Bridi (9 voti), Massimo Caumo (8 voti), Loredana Ducati (4 voti), Maurizio Ferrarol (9 voti), Romano Niccolini (6 voti) e Luca Zeni (9 voti).
Vittorio Cavalieri (5 voti) è stato eletto in rappresentanza dei Cavalieri, mentre nei ruoli di Rappresentante dei Tecnici e Rappresentante dei Cavalieri Proprietari siederanno rispettivamente Alessandro Cavallaro (3 voti) e Loredana Ferrari (1 voto).
Al Presidente e a tutto il Consiglio Provinciale eletto giungano i più fervidi complimenti del Presidente federale Vittorio Orlandi e di tutto il Consiglio federale.
Nella foto il Consiglio eletto nell'Assemblea odierna
Tennis & Friends: Malagò premia Francesca Salvadè
Due giorni all’insegna di sport e intrattenimento al Foro Italico per la prevenzione
Svolta sabato 8 e domenica 9 ottobre dalle ore 10 alle ore 18, la sesta edizione dell’evento Tennis & Friends al Foro Italico di Roma, iniziativa nata tra la sinergia della Federazione Italiana Tennis e numerosi altri partner, tra cui la Fise, per promuovere la salute attraverso la prevenzione gratuita.
Durante il fittissimo programma di iniziative il Presidente del Coni Giovanni Malagò ha voluto consegnare nella giornata di ieri, un riconoscimento speciale alla nostra atleta Francesca Salvadé, impegnata con il team azzurro del Paradressage nella recente edizione dei Giochi Paralimpici di Rio de Janeiro, e presente al Foro Italico per rafforzare con la sua testimonianza di sportiva il messaggio sull’importanza della prevenzione.
Presso lo stand posto nell’area vicina all’ingresso del Foro Italico, la Federazione Italiana Sport Equestri, che ha dato il suo patrocinio all’evento, ha proposto diverse attività che coinvolgono il cavallo, in particolare nel campo della Riabilitazione Equestre.
La postazione FISE ha registrato una grande affluenza: diverse centinaia di persone hanno mostrato interesse e curiosità verso il mondo del cavallo e la riabilitazione , oltre 400 i bambini che hanno provato l’emozione del battesimo della sella, organizzato anche con la collaborazione di Villa Buon Respiro, e moltissimi hanno affrontato le diverse tappe del percorso didattico per avvicinarsi alla conoscenza degli amici pony e cavalli.
Altissimo è stato il numero di persone che si sono sottoposte ai controlli e ai check-up negli stand del Policlinico Gemelli (circa 5.000) allestiti sul luogo per le visite specialistiche.
Altrettanto coinvolgente è stato l’aspetto dell’intrattenimento sportivo. L’evento ha visto scendere sul campo da tennis molti personaggi del mondo dello spettacolo – da Paolo Bonolis ad Angelo Mangiante, da Dolcenera a Neri Marcorè. Tra gli altri numerosi ospiti presenti “senza racchetta” Carlo Verdone, Licia Colò, Dario Bandiera, Nicola Piovani, che hanno voluto sostenere in prima persona l’importanza della prevenzione.
nella foto ©Fise: Giovanni Malagò consegna la targa ricordo a Francesca Salvadé
CONI: Collegio Garanzia conferma definitivamente condanna a Vincenzo Truppa
Le tappe della vicenda e la posizione della Federazione
Il Collegio di Garanzia dello Sport del Coni, riunitosi il 4 c.m., ha confermato, su conforme richiesta della Procura Generale dello Sport, la squalifica a quattro mesi di sospensione e 10.000,00 euro di ammenda comminata a Vincenzo Truppa per violazione degli obblighi di lealtà sportiva in relazione alla avvenuta vendita del cavallo Eremo del Castegno, rigettando l’impugnazione proposta dal sig. Truppa e condannandolo anche alla rifusione delle spese legali a favore della Federazione.
Si chiude così, definitivamente la vicenda per l’aspetto sportivo che ha visto il sig. Truppa condannato in tutti i gradi di giudizio.
In questi mesi, in attesa di un pronunciamento definitivo, la Federazione ha adottato il massimo riserbo sull’accaduto, evitando qualsiasi polemica che potesse creare ulteriore danno allo sport.
Oggi, terminato il processo sportivo e visto il clamore mediatico provocato dal caso e dalla circolazione di notizie spesso inveritiere o incomplete o strumentali, la Federazione intende rendere noti i fatti obiettivamente accaduti confidando che il sig. Truppa, quale tesserato e sportivo, voglia accettare le unanimi e definitive decisioni emesse da tre distinti organi giudicanti.
Come noto la Procura federale ha proceduto contro Vincenzo Truppa in quanto, quale Presidente della ASD Monferrato, ha venduto il cavallo Eremo del Castegno a un cavaliere brasiliano nonostante l’esistenza di un vincolo contrattuale che gli imponeva di tenere a disposizione di Valentina Truppa il cavallo sino alle Olimpiadi di Rio 2016 e, soprattutto, nonostante varie diffide, inviate dalla Federazione alla Associazione, a rispettare detto obbligo contrattuale.
Infatti il contratto, sottoscritto nel 2012 e valido sino al 2016, tra la Fise e la ASD Monferrato prevedeva, a fronte del versamento a favore di quest’ultima della ingente somma annua di € 70.000,00 (pari al 30 per cento del budget del dipartimento dressage) alcuni impegni tra i quali, testualmente, quello di “mantenere a disposizione all’amazzone federale Valentina Truppa i cavalli Eremo del Castegno e Chablis per l’attuazione delle finalità di cui al precedente art. 2 (n.d.r. predisporre e seguire un programma di lavoro per Eremo e Chablis finalizzato a giungere alle Olimpiadi di Rio) e comunque sino allo svolgimento dei Giochi Olimpici di Rio De Janeiro 2016” (art. 5 del contratto sottoscritto tra le parti).
L’inadempimento anche a una sola delle obbligazioni sottoscritte avrebbe comportato la risoluzione dell’accordo e la restituzione alla FISE da parte dell’ASD Monferrato dell’importo ricevuto (così prevede l’art. 10 del contratto).
Grazie anche a tale supporto economico di complessivi € 280.000,00 (dal 2012 al 2015 di solo contributo cui si aggiungono i premi e i sovrappremi), erogati sempre con puntualità, Valentina Truppa si è qualificata per partecipare alle Olimpiadi di Rio sia con il proprio cavallo di punta Eremo del Castegno sia con il più anziano Chablis (posizionato, però, a livello largamente inferiore al primo nel ranking mondiale).
Nel dicembre 2015 il sig. Truppa comunicava alla Federazione che un signore brasiliano, che voleva partecipare personalmente alle Olimpiadi (il Brasile era partecipante di diritto in quanto paese ospitante), era interessato all’acquisto di Eremo e che quest’ultimo era in condizioni fisiche tali da prevederne l’inutilizzabilità futura a fini agonistici. La Federazione, che apprendeva solo in quel momento le supposte negative condizioni di Eremo, comunicava al sig. Truppa più volte, in forma scritta, la propria opposizione alla vendita del cavallo in quanto tale vendita sarebbe avvenuta in violazione del contratto; la Federazione si asteneva ovviamente dal firmare accordi di riservatezza finalizzati a tacere sulle presunte condizioni di inutilizzabilità di Eremo.
Ciò nonostante l’ASD Monferrato, ignorando i precisi moniti della Federazione e in aperta violazione del contratto citato, vendeva nel dicembre 2015 il cavallo al cavaliere brasiliano Jorge Ferreira da Rocha per un prezzo imprecisato.
La vendita del miglior cavallo italiano da dressage, su cui la Federazione aveva investito una così rilevante somma (e le cui condizioni fisiche, anche ove ipoteticamente non fossero state ottimali, potevano certamente essere oggetto di adeguate cure mancando ancora otto mesi ai Giochi Olimpici), ha con tutta evidenza danneggiato la Federazione che, pur in forte crisi economica, aveva affrontato rilevanti sacrifici per assicurarsi la chance di competere con successo alle Olimpiadi di Rio 2016.
Per tali motivi, oltre all’azione disciplinare, è stata anche introdotta, per decisione unanime del Consiglio Federale, una causa civile con richiesta di restituzione dell’importo versato e risarcimento del danno la cui prima udienza è fissata nel novembre 2016 avanti al Tribunale di Roma.
Nel frattempo, per poter avere un quadro completo dell’accaduto, si è avviata anche una indagine sulle modalità di vendita e sulla pregressa titolarità di Eremo, posto che nel contratto l’ASD Monferrato aveva dichiarato di esserne la proprietaria (tanto da aver goduto dei contributi federali agevolati), mentre, al contrario, parrebbe che la vendita del cavallo sia avvenuta da parte di una diversa società lucrativa denominata Valgan s.r.l. di proprietà di Valentina e Gabriele Truppa, figli di Vincenzo Truppa.
Si è, quindi, richiesta una verifica della titolarità della proprietà del cavallo presso il Mipaaf ma sia l’ASD Monferrato sia Valgan s.r.l. si sono opposte avanti al Tar del Lazio non volendo che a Fise sia concesso accedere a detti dati. L’udienza relativa a tale opposizione è fissata per il 11 ottobre p.v.
Infine per quanto concerne l’assenza del sig. Truppa alle Olimpiadi di Rio appare necessario precisare che lo stesso, di fronte alla Corte federale d’Appello all’udienza del 20 luglio 2016, ha rifiutato la proposta di emissione della decisione successivamente alle Olimpiadi richiedendo, invece, una decisione immediata.
Essendo sospesa l’esecuzione della pena comminata in primo grado, lo spostamento della sentenza d’appello avrebbe permesso al sig. Truppa di seguire tecnicamente la figlia alle Olimpiadi.
Nonostante il rifiuto di cui sopra e la conseguente conferma della condanna, la Fise ha ancora offerto al sig. Truppa, pur squalificato, sia l’ospitalità a Rio (a spese Fise) quale delegato dal proprietario del cavallo Chablis sia la garanzia di ingresso nella zona scuderie e nelle zone di allenamento. Anche tale offerta è stata rifiutata dal sig. Truppa il quale chiedeva un diverso trattamento sia di qualifica sia economico non previsto dalla Fise (quello, cioè previsto per i tecnici federali quale il sig. Truppa non è).
Tutte le azioni intraprese dalla Federazione si inseriscono, quindi, nell’opera di risanamento economico e di conseguimento del rispetto delle regole sportive e etiche alla quale questa dirigenza è stata chiamata dall’assemblea elettiva così come dal Coni dopo lo sventurato periodo pregresso che, come noto, ha portato la Federazione al default e al conseguente commissariamento.
Spiace che quanto accaduto abbia coinvolto nomi noti nell’ambiente ma laddove vi siano violazioni, quali quelle ormai accertate definitivamente dal punto sportivo, l’attuale Federazione non ravvede percorsi alternativi a quelli dell’eguaglianza di tutti di fronte alla legge sportiva e ordinaria.
ELEZIONI REGIONALI: Lupinetti e Montrone alla guida di Lombardia e Campania
I due Presidenti confermati alla guida dei rispettivi Comitati Regionali per il quadriennio 2017/2020
Due le assemblee regionali per il rinnovo delle cariche dei Comitati Regionali e due le conferme che sono arrivate al termine delle stesse. Uberto Lupinetti e Vincenzo Montrone sono stati riconfermati rispettivamente alla guida dei Comitati Regionali FISE Lombardia e Campania.
LOMBARDIA - Al Crown Plaza Hotel di San Donato Milanese, sede scelta per l’Assemblea Regionale della Lombardia Uberto Lupinetti, unico candidato in lizza per la guida della regione, ha ottenuto 1226 voti e viene rieletto alla presidenza del Comitato Lombardo. Con lui siederanno in Consiglio regionale Paola Castellotti (132 voti); Antonio Dell’Orto (138 voti); Giuseppe Leoni (134 voti); Aldo Ariberto Pescò (135 voti); Emilio Roncoroni (143 voti); Lorenzo Rossi (132 voti) ed Eugenio Rovida (135 voti). Rappresentante dei Cavalieri sarà Mario Verheyden (40 voti), mentre alla carica di Rappresentante dei Tecnici e Rappresentante dei Cavalieri Proprietari sono stati eletti rispettivamente Filippo Moyersoen (42 voti) e Giovanni Listorti (16 voti).
CAMPANIA - Il Tennis Hotel di Agnano Pozzuoli (Na) ha fatto da palcoscenico, invece, alla rielezione di Vincenzo Montrone alla guida del Comitato FISE Campania. Montrone, unico candidato e al suo secondo mandato, è stato eletto con un totale di 200 voti. Il Consiglio regionale sarà composto da Angelo Di Costanzo (21 voti); Lionello Leopardi (22 voti); Angelo Ruggiero (19 voti); Grazia Salerno (8 voti); Francesco Salzano (20 voti); Fabio Testa (18 voti) e Salvatore Zotti (17 voti). In qualità di Rappresentante dei Tecnici siederà in Consiglio Giuliano De Crescenzo (6 voti), mentre alla cariche di Rappresentante dei Cavalieri e dei Cavalieri Proprietari sono stati eletti rispettivamente Paolo De Colle (10 voti) e Cinzia Cesaro (2 voti).
Il Presidente della FISE Vittorio Orlandi e il Consiglio Federale si congratulano con tutti gli eletti augurano buon lavoro per il quadriennio 2017/2020.