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Appello di tutta la FISE: “Restiamo a casa”
In una lettera a firma del Presidente federale, dei Consiglieri e di tutti i Presidenti di Comitato Regionale, l’ennesimo invito a seguire le norme per il contenimento del contagio senza effettuare interpretazioni estensive delle disposizioni
Il messaggio della Federazione, di tutta la Federazione, è chiaro e inequivocabile. “È assolutamente necessario rispettare le disposizioni del Governo Italiano e delle Amministrazioni regionali e restare a casa per il contenimento del contagio da Covid-19”.
Nella lettera – che segue i numerosi inviti e appelli già inoltrati attraverso gli organi di comunicazione della FISE – si evidenziano anche diversi chiarimenti soprattutto a seguito di una circolare del Mipaaf, che peraltro sposa in pieno l’interpretazione della FISE, in un momento in cui l’Italia intera sta lottando contro un nemico invisibile che è possibile sconfiggere, purtroppo, solo con il distanziamento sociale.
Con questo messaggio di tutti i dirigenti federali, uniti contro il Covid-19, quindi, si fa appello alla grande correttezza, alla responsabilità e al buonsenso degli sportivi e dei tesserati, affinché non si cerchino interpretazioni libere o estensive delle disposizioni emanate dal Governo e dalle Autorità locali, che la FISE e tutti i cittadini italiani sono tenuti a rispettare, soprattutto se in gioco c’è la salute pubblica di ognuno.
I dirigenti federali non dimenticano di ringraziare tutti i tesserati per i sacrifici e coloro che nell’ambiente federale in questo momento di grande difficoltà, anche mettendo a rischio la propria salute, stanno occupandosi dei cavalli e pony. Il chiaro e netto riferimento è a Presidenti di circolo, staff dei maneggi, istruttori federali e groom, che quotidianamente assicurano il benessere dei nostri amici cavalli.
È possibile leggere la lettera QUI
Addio a Sergio Orlandi, il cordoglio della FISE
È scomparso oggi, sabato 28 marzo, Sergio Orlandi, grande imprenditore italiano, uomo riservato e fratello di Vittorio Orlandi attuale Presidente del Comitato Lombardia, già Presidente federale e importante cavaliere azzurro.
Il Presidente FISE, Marco Di Paola, tutto il Consiglio federale e lo staff della Federazione esprimono il più grande cordoglio a Vittorio e a tutta la famiglia Orlandi in questo momento di immenso dolore.
Covid-19: Governo aggiorna il modello di autodichiarazione
La Federazione Italiana Sport Equestri informa che il Governo Italiano ha divulgato un aggiornamento al modello di autodichiarazione, modificato sulla base delle ultime misure adottate per il contenimento della diffusione del virus Covid-19, alla data del 25 marzo 2020.
È possibile scaricare il documento QUI
(foto: sito web Ministero dell'Interno)
Lutto in casa Montrone
Se n’è andata serenamente, oggi, giovedì 26 marzo, la mamma di Vincenzo Montrone, Presidente del Comitato Regionale FISE Campania.
Appresa la triste notizia il Presidente, Marco Di Paola, i Consiglieri, i colleghi Presidenti di Comitato regionale e lo staff della FISE si stringono al Presidente Montrone per la perdita dell’adorata mamma.
Covid-19: circolare di chiarimento Mipaaf
Condivise le linee interpretative della Federazione
La Federazione Italiana Sport Equestri informa che il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali in data 25 marzo 2020 ha emesso una circolare (n° 18209) che condivide le linee interpretative già proposte dalla FISE e fornisce alcuni ulteriori chiarimenti (consulta QUI).
Per quello che interessa gli Sport Equestri e per evitare fraintendimenti precisiamo che per i proprietari/affittuari/comodatari/affidatari di cavalli ospitati presso maneggi affiliati la circolare è ancora più precisa.
Tali figure possono recarsi al maneggio solo nell’ipotesi che l’ASD/SSD stessa dichiari, e quindi se ne assuma le relative responsabilità ove non corrispondesse alla verità, “di non essere in grado di gestire autonomamente” i cavalli e quindi abbia necessità di supporto. Tale dichiarazione deve essere allegata all’autodichiarazione che sarà consegnata alle Forze dell’Ordine in caso di controllo.
Per qualsiasi dubbio interpretativo su altri punti è possibile scrivere a sosfise@fise.it . La Federazione provvede a rispondere e a pubblicare le Faq sul sito per condividere le interpretazioni offerte.
Invitiamo sempre i nostri tesserati a comportarsi con il massimo senso di responsabilità per contenere il contagio. Le misure restrittive degli spostamenti sono dettate dal Governo e sono il sacrificio richesto a tutti per vincere questa sfida.
È di tutta evidenza che comportamenti irresponsabili contribuiscono al rischio di ulteriore contagio, all’allungamento del periodo di lontananza dai nostri maneggi e soprattutto espongono a rischio contagio gli istruttori, i gestori e il personale presente nei maneggi che curano quotidianamente il benessere dei nostri amati cavalli.
Si coglie anche l’occasione per ringraziare i Presidenti e gli staff dei nostri maneggi, gli istruttori e i groom per l’eroico impegno che stanno profondendo a rischio della propria incolumità personale solo per tutelare il benessere dei nostri cavalli. Restiamo a casa e facciamolo anche per i nostri istruttori, presidenti di ASD/SSD e groom che oggi si sacrificano per tutti noi!
Sono sacrifici che il mondo equestre apprezza e per tale ragione la Federazione si appella a tutti i tesserati per non far mancare il supporto economico ai maneggi che stanno sopportando sforzi enormi per non far mancare assistenza ai cavalli ospitati.
Siamo fiduciosi che il movimento equestre mostrerà la solidarietà necessaria in questi momenti di difficoltà nazionale e per tale motivo la Federazione ringrazia tutti i tesserati e non mancherà di fare la sua parte a supporto dei maneggi affiliati.
I Giochi Olimpici Estivi di Tokyo rinviati al 2021
Il Presidente del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), Thomas Bach, e il Primo Ministro del Giappone, Abe Shinzo, hanno tenuto una teleconferenza stamattina per discutere dell'ambiente in costante cambiamento in relazione a COVID-19 e ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020.
A loro si sono uniti Mori Yoshiro, Presidente del Comitato Organizzatore di Tokyo 2020; il ministro olimpico, Hashimoto Seiko; il governatore di Tokyo, Koike Yuriko; il Presidente della commissione di coordinamento IOC, John Coates; Direttore generale del CIO Christophe De Kepper; e il direttore esecutivo dei Giochi Olimpici del CIO, Christophe Dubi.
Il Presidente Bach e il Primo Ministro Abe hanno espresso la loro comune preoccupazione per la pandemia mondiale COVID-19 e per le conseguenze che sta comportando a livello mondiale, nonché per i conseguenti effettii legati alla preparazione degli atleti globali per i Giochi.
In una riunione molto amichevole e costruttiva, i due leader hanno elogiato il lavoro del Comitato Organizzatore di Tokyo 2020 e hanno preso atto dei grandi progressi compiuti in Giappone per combattere il COVID-19. La diffusione senza precedenti e imprevedibile dell'epidemia ha visto il deteriorarsi della situazione nel resto del mondo. Ieri, il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha dichiarato che la pandemia di COVID-19 sta "accelerando".
Attualmente ci sono oltre 375.000 casi registrati in tutto il mondo e in quasi tutti i paesi e il loro numero sta crescendo di ora in ora.
Nelle circostanze attuali e sulla base delle informazioni fornite oggi dall'OMS, il Presidente del CIO e il Primo Ministro del Giappone hanno concluso che i Giochi della XXXII Olimpiade di Tokyo devono essere riprogrammati a una data successiva al 2020, ma non oltre l'estate 2021, per salvaguardare la salute degli atleti, di tutti i partecipanti ai Giochi Olimpici e della comunità internazionale.I leader concordarono sul fatto che i Giochi olimpici di Tokyo potessero rappresentare un faro di speranza per il mondo durante questi tempi difficili e che la fiamma olimpica potesse diventare la luce alla fine del tunnel in cui il mondo si trova attualmente. Pertanto, è stato concordato che la fiamma olimpica rimarrà in Giappone. È stato inoltre concordato che i Giochi manterranno il nome di Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo 2020.
Emergenza COVID-19: DPCM 22 marzo 2020 e Decreto Ministro della Salute 22 marzo 2020
Nella serata odierna sono stati pubblicati il DPCM del 22 marzo 2020 (scarica QUI) e il Decreto del Ministro della Salute di concerto con il Ministero dell'Interno del 22 marzo 2020 (scarica QUI).
Per quello che concerne gli Sport Equestri non si ravvisano novità rilevanti rispetto alla situazione vigente.
A una prima lettura del DPCM e del Decreto del Ministro della Salute, la Federazione ritiene che permanga la “comprovata esigenza lavorativa” del personale e dei collaboratori sportivi individuati dal circolo affiliato/aggregato alla Federazione solo per garantire l’accudimento e il movimento dei cavalli ospitati perso il circolo e per tal via il benessere dei cavalli stessi.
Resta, invece, in vigore quanto previsto dall’art. 1, comma 3, del DPCM del 9 marzo 2020, che ha sostituito l’art. 1 lettera d) del DPCM dell’8 marzo 2020 per gli Atleti riconosciuti di Interesse Nazionale dalla Federazione, che possono continuare le attività di allenamento a porte chiuse.
Suggeriamo, comunque, di verificare sempre i siti istituzionali delle Regioni di appartenenza e quelli delle Autorità locali per verificare eventuali ordinanze locali.
Emergenza COVID-19: Premier Conte annuncia nuovo DPCM
Severe sanzioni sportive per chi pratica attività in violazione degli ordini impartiti dal Governo
Nella tarda serata di ieri, sabato 21 marzo 2020, è stato annunciato dal Premier Giuseppe Conte il nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (in corso di pubblicazione) che amplia il perimetro delle attività soggette a chiusura.
La necessità di contenere e superare l’emergenza sanitaria impone ulteriori sacrifici agli italiani. Il paese è in lacrime e consapevole della durezza dei provvedimenti e del devastante impatto economico che ne conseguirà, ma la maggior parte degli Italiani ha compreso la necessità di stare a casa.
Dai contenuti dell’annuncio, per gli Sport Equestri permangono i divieti già previsti nei precedenti DPCM, che impongono la chiusura totale dei centri sportivi e delle relative attività.
La Federazione coglie l’occasione per invitare nuovamente tutti i circoli affiliati, gli Istruttori/Tecnici e i Tesserati a rispettare e far rispettare responsabilmente e severamente questi divieti, non consentendo attività all’interno dei maneggi che devono rimanere chiusi.
Abbiamo ricevuto numerose richieste di “documentazione FISE” che attesti il “diritto” di alcuni nostri tesserati, fermati e controllati dalle Forze dell’Ordine e chiamati a giustificare il loro spostamento casa/maneggio. FISE non può rilasciare nessuna documentazione, poiché né le nostre attività sono fra quelle autorizzate, né abbiamo (noi come il Coni e le altre Federazioni) alcuna delega o potestà ad autorizzare alcuno, con unica eccezione per gli Atleti di Interesse Nazionale.
Sappiamo quanto sia duro dover dire di no, da parte di una Federazione che ha per finalità principale la promozione della passione per il cavallo, favorendo la pratica degli sport equestri e l’agonismo dei nostri atleti cavalieri con il loro atleta cavallo. Ma oggi le funzioni pubbliche affidate dalle leggi al Coni e alle Federazioni impongono prima di tutto la responsabilità di contribuire a salvare il paese dalla continua diffusione della pandemia.
Il mancato rispetto dei divieti comporta denunce e procedimenti penali, ma anche procedimenti disciplinari a carico degli Enti affiliati, dei Presidenti, degli Istruttori/Tecnici e degli Atleti tesserati che violano gli ordini del Governo, con severe sanzioni sportive.
La Federazione è certa che il movimento equestre animato da senso di responsabilità, nel rispetto del principio di lealtà, previsto dall’art. 1 del Regolamento di Giustizia, e abituato alla disciplina sportiva, collabori attivamente per il rispetto delle regole dettate dal Governo per contenere il contagio.
Atleta Interesse Nazionale: nuove disposizioni federali
La Federazione Italiana Sport Equestri, con la delibera del Presidente n. 27 del 19 marzo scorso, ha fornito istruzioni più stringenti per l’individuazione degli “atleti di interesse nazionale” che possono proseguire gli allenamenti a porte chiuse.
A seguito dell’annullamento delle manifestazioni di interesse federali nazionali e regionali fino al 26 aprile prossimo, la FISE, infatti, ha ritenuto opportuno valutare l’interesse, non solo in base ai requisiti formali previsti nelle delibere n° 1236/2019 e n° 1180/2019 legati solo a risultati ottenuti negli scorsi anni, ma anche con una ulteriore valutazione effettuata da parte dei direttori sportivi, sentiti i selezionatori di disciplina, sull’effettiva sussistenza del requisito in questo attuale momento.
Tale intervento restrittivo è necessario per contenere allo stretto necessario lo spostamento degli atleti e contribuire maggiormente al necessario sforzo di prevenire il contagio che la Federazione sta chiedendo a tutti i suoi tesserati.
Nei prossimi giorni potranno, dunque, essere annullate alcune certificazioni rilasciate in precedenza. La Federazione è fiduciosa che gli sportivi comprenderanno e accetteranno con senso di responsabilità il sacrificio che risulta necessario per superare questa importante sfida.
La delibera del Presidente n. 27 del 19 marzo sarà ratifica durante il prossimo Consiglio federale, previsto per il 7 aprile 2020.
Manifestazioni di interesse federale: stop prorogato fino al 26 aprile
Decisione assunta con delibera d’urgenza firmata dal Presidente Marco Di Paola
Nuove misure da parte della Federazione Italiana Sport Equestri relative alle manifestazioni di interesse federale sia nazionali che regionali.
La Federazione ha stabilito, dunque, di rinviare a data da destinarsi e riprogrammare nel corso della stagione (ove possibile) le manifestazioni sportive di interesse federale in calendario fino al prossimo 26 aprile e relative a qualsiasi disciplina come: campionati, tappe del Progetto Sport, Trofei nazionali o regionali, test event, etc., organizzati e/o promossi e/o assegnati dalla Federazione o dai singoli Comitati regionali, per quelli di loro competenza.
In tale maniera la Federazione vuole anche consentire ai tesserati e ai Comitati Organizzatori di poter effettuare eventuali disdette di prenotazioni e impegni assunti e limitare un ulteriore disagio alla propria utenza.
Tale decisione prevede, naturalmente, la restituzione ai Comitati organizzatori delle somme già eventualmente versate come quote di spettanza e allo stesso tempo conferma la possibilità da parte degli stessi organizzatori, che hanno programmato gare fino al 12 aprile, di annullarle entro il prossimo 23 marzo (anche in questo caso è prevista la restituzione delle quote di spettanza).
Con la sospensione dell’attività fino al 26 di aprile e – vista la delibera n. 23 dell’8 marzo che prevedeva uno stop fino al 3 aprile - la Federazione ha, di conseguenza, stabilito di non calendarizzare gare per il fine settimana del 4 e 5 aprile.
È possibile consultare la delibera d’urgenza n° 26 del 19 marzo QUI