Polo: propulsione all’attività giovanile, impulso alla disciplina
- Categoria: Polo
- 07 Marzo 2013

I giovani sono nel centro del mirino del programma 2013 del Dipartimento Polo, passato per l’approvazione del Consiglio Federale riunitosi lo scorso 5 marzo. Una serie di propositi che tracciano una linea diretta tra l’allargamento della base dei giocatori e il reclutamento di nuovi cavalli, passando per una strategia di diffusione capillare della disciplina su tutto il territorio.
Primo punto del programma è la formazione dei giovanissimi (dai 5 ai 12 anni), iniziativa ormai consolidata con la Scuola realizzata dal dipartimento federale in collaborazione con il Roma Polo Club. Format che si ripeterà con il Milano Polo Club che ha dato vita a una scuola di polo con i pony concessi dalla FISE.
Dalla base all’attività agonistica giovanile, il dipartimento punta il dito sulla programmazione del calendario riservato ai giocatori junior. Più spazio, dunque, per loro, affinchè testino sul campo le loro abilità e rafforzino la loro esperienza di gioco. Obiettivo federale è quello di reperire le risorse necessarie per allargare il vivaio della nazionale under 21. In questo contesto, prende vita il Progetto “Arena Polo” che intende seguire l’esempio dei paesi come la Francia, l’Inghilterra e gli USA, ove il polo su sabbia si gioca anche al di fuori delle strutture deputate al polo, andando a usufruire dei club dediti ad altre discipline equestri. La prima fase del progetto è la formazione degli istruttori di polo, affinchè apprendano le tecniche di riconversione dei cavalli non nati per il polo, ma dotati di caratteristiche conformi al tipico cavallo argentino impegnato nelle partite di polo. L’ “Arena Polo” proseguirà con una fase dimostrativa itinerante da parte degli istruttori specializzati, su tutto il territorio. Tale diffusione mira a raggiungere il numero sufficiente di giocatori e centri ippici disponibili per poter avviare i tornei regionali e nazionali. Un’iniziativa che favorirà l’avvicinamento al polo e faciliterà economicamente gli appassionati di questa disciplina. Da non sottovalutare, infine, la possibilità di giocare 12 mesi l’anno nelle strutture coperte.