I complimenti dei cavalieri dell'Arma dei Carabinieri “Valentina Truppa, O Sole mio!”. Queste le parole, pronunciate con un italiano approssimativo, ma chiaro, da parte dello speaker della Reem Acra Fei World Cup di Lione (Francia), al termine della kur della nostra azzurra, in sella a Fixdesign Eremo del Castegno. Un’esplosione di entusiasmo, per loro, nell’arena che l’ha eletta seconda, dietro al binomio medaglia d’argento e campione 2012 della Coppa del mondo, Adelinde Cornelissen-Jerich Parzival. Un sentimento che ha fatto il giro del mondo, facendo battere il cuore, in particolare, all’Italia. I più felici, comprensibilmente, sono i compagni di divisa di Valentina. “Onore all’Arma – ha commentato l’appuntato scelto Bruno Chimirri – e orgoglio nazionale. Valentina è sulla cresta dell’onda e trascina, con le sue vittorie, tutto il movimento equestre verso la speranza di un brillante futuro tricolore. La seguo da tempo e credo che se continua a battere così i mostri sacri, anche lei sia una di loro”.

In effetti, il carabiniere scelto Truppa stupisce per il suo approccio umile e serio. Ma quello di cui è stata capace, da sempre, si chiama “talento”.

“Il secondo posto a Lione – ha dichiarato l’appuntato scelto Stefano Brecciaroli – non è una sorpresa, ma una riconferma rispetto a quanto la nostra compagna di divisa ha già ampiamente dimostrato. E quello che più mi entusiasma – conclude – è la certezza che il binomio con Eremo abbia in serbo un’ulteriore maturazione e, quindi, altre sorprese”.

Dal salto ostacoli al completo, è il momento della solidarietà femminile. “Sono felice per lei – ha commentato il carabiniere scelto Susanna Bordone – il suo è un successo meritato. Lei e Eremo sono tra i migliori. Premio all’organizzazione di scuderia, all’impegno di Valentina e del suo tecnico, Enzo Truppa, che non lasciano mai nulla al caso, sia nelle tempistiche del lavoro che nella gestione. Eremo, dopo qualche capriccio a Londra, è tornato sereno e concentrato. Sono certa che il loro sarà un continuo miglioramento”.

“Non sono esperto di dressage – ha dichiarato l’appuntato Massimo Grossato – ma posso dire che io spero di poter essere per mio figlio l’Enzo Truppa della situazione. In quella scuderia è evidente che ci sia la cosiddetta “marcia in più” che permette la massima espressione del talento di Valentina e Eremo del Castegno, cavallo da loro cresciuto e portato fin qui”.