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Londra: Valentina Truppa è quindicesima nell'OlimpoL’amazzone azzurra in sella a Eremo del Castegno conclude la sfida olimpica con la percentuale di 78,21 nella kur. Oro stellare alla Dujardin, argento alla Cornelissen, bronzo alla Bechtolsheimer

Potremmo dire che un’amazzone ventiseienne possa essere più che soddisfatta di aver allevato, cresciuto e ottimizzato un cavallo italiano fino al traguardo olimpico. Non è certamente il caso del carabiniere scelto Valentina Truppa, instancabile perfezionista e amazzone in costante autocritica. Non è mai soddisfatta, lei, ma questo è il suo punto di forza, la corda fissa che le ha assicurato, sempre, una costante scalata verso il vertice planetario del dressage. E’ l’istinto che l’ha portata, qualche mese fa, a non adagiarsi sul bronzo della Finale di Coppa del mondo, o sulla vittoria del World Dressage Master di Monaco. Valentina, in sella al suo Eremo del Castegno, ha sempre cercato di fare di più. Ed eccola, nel rettangolo olimpico, ad aggiudicarsi l’accesso nella finale riservata ai migliori 18 binomi di tutto il mondo. Si può volere di più? Assolutamente si! Perchè volere di più, è il presupposto per dare di più. Oggi, Valentina Truppa ha dato di più a tutti, dimostrando che non bisogna cedere al confronto con i mostri sacri del dressage, non bisogna lasciarsi intimorire dagli imprevisti (come la difesa di Eremo, sia durante il Grand Prix Special che nella kur) che compromettono la precisione della prova e danneggiano seriamente il punteggio. E’ entrata per prima (situazione di grande svantaggio) tra i finalisti individuali, impegnati nell’acerrima caccia alla medaglia, e ha inaugurato la kur con la concentrazione di una fuoriclasse di vertice. La nostra azzurra, in sella al maturando Eremo del Castegno, ha lasciato il rettangolo con la percentuale di 78,21, (tecnical score 75,14; artistic score 81,28). Per loro, la 15.ma posizione. Davanti a loro, un futuro ancora ricco di record, perchè lo sguardo di Valentina punta sempre in alto. Per dirlo con le parole della commentatrice Laura Conz: “Questa è Valentina, questo è Eremo, questa è l’Italia”. E a proposito di record, la medaglia d’oro a titolo individuale, per la disciplina del dressage, segna una percentuale a dir poco stellare: 90, 08 è il punteggio raggiunto dalla britannica Charlotte Dujardin in sella a Valegro. Con lei, sul podio, l’olandese Adelinde Cornelissen, argento su Parzival, con 88,19%, e Laura Bechtolsheimer, che guadagna il bronzo britannico, in sella a Mistral Hojris, con 84,33.

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