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PARALIMPIADI: DRESSAGE, ITALIA DECIMA A SQUADREOro inglese, argento tedesco, bronzo irlandese: per rimontare non basta l’8° posto della Morganti nel grado 1°
Decimo posto, l’ultimo di una top-ten che abbiamo sognato diversa. Italia dietro all’oro della Gran Bretagna padrona di casa, all’argento della Germania, al bronzo dell’Irlanda che ha superato l’Olanda di un soffio. Ma anche, purtroppo, dietro alle migliori performance proposte da team sulla carta non lontanissimi dal nostro livello.
L’avventura delle azzurre del paradressage a Londra, a livello di squadre, si è chiusa domenica sera, con la decorosa prova di Sara Morganti nel grado 1A. Sul suo Royal Delight, il cavallo più giovane delle Paralimpiadi, la nostra amazzone ha spuntato un 68.650 che non sa certo di mediocrità (mezzo punto in più e sarebbe stata sesta, come nella gara di venerdì), specie su un campo di cui abbiamo da tempo spiegato le difficoltà, ma che purtroppo l’ha tenuta distante dall’élite assoluta della categoria, dominata ancora una volta dalla formidabile britannica Christiansen (82.750).
L’Italia, nel complesso, ha chiuso così la quattro giorni di team test al 10° posto con un complessivo di 405.855, figlio di alcune prove interessanti, quanto – a dirla tutta – di qualche battuta a vuoto piuttosto inattesa.
Per la cronaca, e per avere un punto di riferimento, il punteggio finale della Gran Bretagna vincitrice assoluta è stato 468.817. Una distanza che, certo, fotografa con fedeltà quanto è avvenuto in questi giorni al Greenwich Park, non a nostro avviso i valori tecnici reali del team azzurro.
Ora, il lungo cammino del paradressage si completa oggi e domani con il freestyle, test individuale. 


Nella foto di Liz Gregg, Sophie Christiansen (GBR)



 
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