Nono posto: quanto è bastato a Silvia Veratti a entrare nella top-ten delle Paralimpiadi ormai nel vivo, lasciandola peraltro distante dal podio. L’individuale grado 2 del paradressage ha confermato per noi il trend non felicissimo delle due giornate del team test.

Le azzurre hanno ribadito il proprio talento (la prova di Silvia stamani è stata più che buona), non la forza indispensabile per ribaltare l’esito di prove assai dure come quelle andate in scena sul rettangolo di Greenwich Park.

I risultati parlano da soli. La britannica Baker su Cabral ha conquistato l’oro individuale del grado 2 con il fantastico punteggio di 76.857, le due tedesche Napel e Trabert, rispettivamente in sella ad Aquilina 3 e Ariva-avanti (un nome, una beffa: almeno per noi italiani) hanno ottenuto l’argento con 76.048 e 76.000. Punteggi francamente troppo alti per la Veratti, che ha chiuso peraltro con un dignitosissimo 69,900, che le è valso come detto il 9° posto assoluto. Nella scia della nostra amazzone di punta, si è segnalata ancora una volta la giovane Francesca Salvadé, 13.ma sul suo Come on (67.381 il punteggio), mentre ha confermato il suo momento-no Antonella Cecilia su Colord: l’azzurra, già sfortunatissima nel team test, è stata oggi eliminata per difese dopo i 20 secondi.

Domani in campo Sara Morganti, sesta ieri nel team test, ora impegnata nell’individuale del grado 1°: si comincia alle 15.45 inglesi, le 16.45 in Italia. Incrociamo le dita.